Il cervello ha la capacità di modificare i circuiti cerebrali e crearne di nuovi. Significa che ciò a cui pensi ripetutamente e ciò su cui focalizzi la tua attenzione determina quello che diventi
“L’utilità di tutte le passioni consiste nella capacità di consolidare i pensieri dell’anima che è bene conservare… E tutto il male che possono fare consiste nel consolidare e tenere questi pensieri più del necessario”. (Descartes, 1662)
Ogni volta che hai un pensiero, spesso generato da una percezione dell’ambiente esterno, a prescindere che sia collegato a una sensazione di rabbia, tristezza o gioia, esso rafforzerà una parte del tuo cervello invece di un’altra, che poi si rifletterà sul corpo, che nel tempo modificherà i tuoi schemi mentali e i tuoi comportamenti. […]
Ogni tuo pensiero produce una reazione biochimica nel cervello che lo induce a rilasciare dei segnali chimici attraverso il corpo, i quali agiscono da messaggeri del pensiero stesso e ti permettono di sentire cosa stai pensando. Quindi ogni volta che hai dei pensieri felici e positivi oppure tristi e negativi, il tuo cervello produce delle sostanze chimiche che ti fanno provare delle sensazioni corrispondenti al tipo di pensiero che la mente ha generato. Basta pensare al periodo di innamoramento quando molti dei tuoi pensieri sono rivolti alla persona di cui ti stai innamorando, rilasciando ormoni come endorfina, ossitocina, serotonina e dopamina nel tuo corpo che ti aiutano a sorridere alla vita, avere la testa fra le nuvole e farti scivolare addosso i drammi del mondo.
La ripetizione continua degli stessi pensieri rinforza le connessioni tra i neuroni, e stimola la formazione di gruppi di neuroni che lavorano e si attivano insieme indipendentemente, chiamati reti neurali. Il principio è molto semplice: le cellule nervose che si accendono continuamente insieme, alla fine si connetteranno tra di loro, e connettendosi tra di loro influenzeranno il tuo modo di pensare ma anche di agire. Inoltre, gli schemi di pensiero ripetitivi stimolano il cervello a produrre le stesse sensazioni; più queste sensazioni diventano regolari e permanenti, più è possibile creare dei veri e propri stati di dipendenza da schemi mentali.
È come quando tu entri in casa e – giorno dopo giorno, anno dopo anno – accendi sempre la luce del salotto per prima. È talmente abitudinaria quest’azione che a un certo punto la luce nel salotto inizia ad accendersi da sola, non devi più entrare nella stanza e premere l’interruttore. Lo hai premuto così tante volte che adesso la casa sa che quel circuito elettrico deve essere acceso per primo. E così sarà, fino a quando non decidi che non deve più essere così. Tuttavia nel momento in cui tu decidi che da oggi in poi il salotto non si accenderà più in automatico, la casa e il salotto opporranno resistenza e farai fatica a scegliere un altro circuito da accendere.
Molti pensano che gli schemi mentali sono ereditati. Infatti spesso accade che i figli fanno gli stessi discorsi dei genitori. Questa tendenza è documentata ma – come hai già visto – la tua composizione genetica è secondaria, la tua percezione del mondo esterno rimane l’elemento di primaria importanza. Tu sei una combinazione unica del materiale genetico dei tuoi genitori, tu non sei identico a loro. Hai la possibilità di svilupparti e di evolverti in maniera autonoma e indipendente. La tua eredità genetica è il risultato di una combinazione tra le informazioni genetiche a lungo termine, comuni a tutta la nostra specie, e le informazioni genetiche a breve termine ereditate dai tuoi genitori. Anatomicamente e biologicamente condividiamo tutti la stessa struttura che garantisce a tutta la specie umana di avere caratteristiche relativamente simili, ma è la tua capacità individuale che ti permette di processare e sviluppare le informazioni e gli stimoli che ricevi continuamente, e che ti rende diverso da tutte le altre persone che conosci, anche quelle che ti assomigliano di più.
Questo è evidente in persone che hanno avuto successo in ambito professionale, personale e sentimentale, pur essendo state cresciute da genitori violenti, affetti da dipendenze e quant’altro. Ognuno di noi eredita dei contenuti genetici, assorbe dei contenuti emotivi e comportamentali, ma poi ognuno di noi è libero di prendere il suo cervello e riscrivere tutto quello che non è funzionale al suo benessere.
Infatti, ciò a cui pensi ripetutamente e ciò su cui focalizzi la tua attenzione determina quello che diventi. L’attenzione costante su ciò che credi, o fai, modella e plasma la tua struttura neurologica modificando la tua personalità e il tuo modo di essere. Le cellule cerebrali, infatti, vengono costantemente rimodellate e modificate dai tuoi pensieri e dalle tue esperienze.
Per mezzo dell’esercitazione mentale puoi creare nuovi circuiti cerebrali, in poche parole puoi cambiare il tuo cervello semplicemente pensando. Questa capacità di modificare i circuiti cerebrali e di crearne di nuovi è conosciuta come neuroplasticità.
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Annalisa Corti
Estratto dal suo libro Spegni la Mente, Accendi il Cervello
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