Nell’ambito della rassegna “Novecento: il catalogo è questo” svoltasi al Circolo Filologico di Milano, ecco la relazione del 29 maggio 2017. Intervengono il Prof. Enzo Soresi, Primario Emerito Ospedale Niguarda di Milano; il Dott. Antonio Seneci, biologo; il Prof. Claudio Verusio, Primario di oncologia clinica Azienda ospedaliera di Saronno; la Dott.ssa Erica F. Poli, Psichiatra e Psicoterapeuta.
Tra gli argomenti del video:
(Prof Soresi)
La medicina integrata tiene conto di tutti gli aspetti della persona, compresa la sua capacità di rispondere all’effetto placebo.
Il mitocondrio è il batterio che ci dà l’ossigeno
L’attività fisica attiva una serie di risposte biologiche che agiscono sulle cellule.
L’espressione dei geni è per il 98% indotta dal terreno e dallo stile di vita (epigenetica).
L’epigenetica si modula per esempio attraverso il cibo
Il microbiota è come un organo neuroendocrino che produce sostanze che interferiscono con il sistema immunitario.
(Dott. Antonio Seneci)
L’80% dei batteri del microbiota differisce da individuo a individuo. È possibile fare l’analisi del microbiota individuale e assumere i giusti probiotici.
(Prof. Claudio Verusio)
Il tumore ha almeno dieci fattori che vengono coinvolti nella cancerogenesi.
La terapia classica proposta è la chemioterapia ossia l’introduzione di sostanze tossiche che bloccano la proliferazione cellulare.
Oggi parliamo di terapie bersaglio, immunoterapie e altre che hanno la caratteristica di essere più selettive e colpire solo i tessuti interessati.
Ogni giorno il nostro corpo ricambia circa 70milioni di cellule.
Sulla cellula esistono 4 recettori responsabili della produzione e inibizione della cellula che durante la cancerogenesi perdono il proprio equilibrio provocando la proliferazione incontrollata della cellula. Esistono farmaci che agiscono su questi recettori in maniera mirata.
Il 25% di mutazioni del tumore sono state oggi identificate, ma per il restante 75% occorre ancora la chemioterapia finché non si sarà identificato il 100% delle mutazioni.
L’immunoterapia lavora per far riconoscere al sistema immunitario i tumori.
Perché le cellule del sistema linfatico una volta raggiunto il tumore non lo bloccavano? Il problema è che i linfociti T o Natural Killer a contatto con le cellule tumorali vengono “spenti”. Si è pensato allora di utilizzare delle proteine che facessero da scudo ai linfociti T per mantenerli “accesi”.
La medicina di oggi è basata sulle evidenze scientifiche e non sulle opinioni dell’esperto di turno.
Il punto centrale è l’obiettivo terapeutico raggiunto dall’incontro della tecnologia e scientificità medica e dalla persona intesa come individuo che ha delle preferenze e dei valori.
I costi delle terapie chemioterapiche sono sempre più crescenti. I farmaci per l’oncologia rappresenta la fetta più grossa del mercato.
Il costo dei farmaci non sempre equivale a efficacia.
Oggi parliamo del valore di una terapia, dato dal beneficio conseguente in rapporto ai costi e alla tossicità.
(Dott.ssa Erica F. Poli)
La psicobiologia delle emozioni implica l’idea che c’è un ponte che collega la psiche e la biologia.
È in atto il passaggio dal paradigma medico centrato sulla malattia a quello centrato sulla persona.
La medicina integrata non esclude nulla ma accoglie anche nuovi farmaci e nuove opzioni terapeutiche, ma reintroduce l’idea che la malattia è un processo che si dinamizza tra la realtà fisica e quella psichica.
Ci sono dei correlati tra la realtà fisica e quella emotiva, come già ci dimostrano le neuroscienze. Esiste quindi una chimica della rabbia, della paura e delle emozioni in genere perché le emozioni si traducono anche come realtà biologica.
L’inconscio oggi è rilevabile anche a livello medico.
L’epigenetica ci dice che l’espressione genica è regolata dall’ambiente e dalle esperienze soggettive.
L’effetto placebo sfrutta la capacità di determinare una risposta a seguito di una suggestione di tipo inconscio.
È difficile avere memoria dei primi due anni di vita perché non è ancora del tutto sviluppato l’ippocampo, che è deputato alla memoria, tuttavia parliamo di memorie fisiche, insite nel corpo, che trattengono il vissuto di quei primi anni.
Parliamo di medicina delle emozioni.
Esiste un cervello emotivo che ha che fare con la vita istintuale, che non comprende le parole ma le immagini, i suoni e il sentire.
Il nostro cuore possiede anche un sistema nervoso che produce ormoni e neurotrasmettitori.
Il sistema nervoso enterico è costituto da 100milioni di neuroni e sembra che l’intestino abbia un proprio sistema di regolazione che agisce in modo autonomo.
Ci sono bisogni fondamentali collegati ai primi anni di vita e che sono regolati dalla capacità del genitore di regolare il proprio sistema nervoso in risposta alle richieste del bambino.
Quando curiamo una persona in realtà curiamo la sua storia, la sua biografia, la sua infanzia e anche la sua spiritualità.
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