Le origini della magia si perdono nella notte dei tempi, ma da sempre il Mago è colui che sa immaginare, capace di produrre immagini nella sua mente, che genereranno effetti nel mondo reale. Articolo di Gaia Shamanel.
Le origini della magia si perdono nella notte dei tempi. Gli antropologi sostengono che, quando l’Uomo cominciò a percorrere i suoi primi passi sulla Terra, fin da subito sentì sorgere dentro di sé una coscienza magico-religiosa, che lo avrebbe accompagnato per l’eternità.
Gli esseri umani hanno sempre percepito l’esistenza di un mondo altro, un luogo invisibile e misterioso, che si intreccia inspiegabilmente col nostro. In epoca antica, tutto ciò che avveniva nella nostra realtà e non poteva essere spiegato doveva necessariamente trovare il suo fondamento in quella dimensione arcana, così difficilmente accessibile, eppure profondamente connessa al regno materiale.
Si trattava di un luogo imperscrutabile, indecifrabile, e per tale ragione inevitabilmente ammaliante: il mondo invisibile esercita da sempre il suo travolgente fascino sull’umanità, che ne percepisce senza tregua il richiamo, senza potersene mai veramente sottrarre.
Basta fare un giro a Lascaux, in Francia, per farsi un’idea della potenza magico-creativa dei nostri predecessori. Le pitture rupestri che le hanno valso il titolo di “Cappella Sistina del Paleolitico”, ci parlano ineffabilmente di quel sentimento ancestrale che animava i nostri antenati.
Una visita in Val Camonica, per ammirare alcuni tra i più splendidi petroglifi del mondo, può essere illuminante. Da sempre fanno discutere quelle insondabili figure umanoidi con un casco sulla testa, che gli autori immortalarono per sempre sull’eternità della pietra. Ma incisero anche labirinti, sacerdoti oranti e simbologie misteriche, tuttora incomprese. Qual era il loro significato?
Di pitture rupestri, ve ne sono in tutto il mondo: dalla Scandinavia al Sahara, dall’Indonesia al Nicaragua, passando per tutti i sei continenti. E, in ciascun luogo, si respira un’atmosfera indescrivibile di magica sacralità, così apparentemente lontana dal frastuono delle nostre città moderne.
Eppure, la magia compenetra ogni cosa, ogni luogo, da sempre. Sembrerà strano, ma immense metropoli come Washington, Londra, Parigi, Roma, Torino, sono a tutt’oggi le capitali mondiali dell’esoterismo e dell’occultismo. Nonostante millenni di storia ci separino dai nostri antenati del Paleolitico, il sentimento magico non è mai cambiato, non si è ma estinto: si è forse trasformato – forse – mutando apparentemente veste o linguaggi. Ma la sostanza rimane la medesima: è il desiderio dell’Uomo di relazionarsi con le dimensioni invisibili, attingendone conoscenza e potere, per accrescere se stesso e regolare in maniera più efficace il mondo materiale in cui egli vive.
Cosa significa la parola “magia”? I vocabolari etimologici ci restituiscono alcuni significati molto interessanti.
L’origine parrebbe rimandare al greco “mageia”, ossia la “dottrina dei magi persiani”, esperti in rituali e incantamenti di ogni tipo. Il Magus, dall’antico persiano Magu, era colui che deteneva la conoscenza: era il purificatore, secondo alcuni, in relazione alle ritualità del fuoco; era il grande, secondo altri, da cui l’appellativo latino “Magnus”, di cui si fregiarono importanti personaggi storici come Carlo e Alessandro.
La stessa radice di “mago” e “magia” si ritrova in parole come “immagine”, e “immaginazione”. Ed ecco qui un punto centrale dell’arte arcana. Il Mago era ed è, da sempre, colui che sa immaginare, che è capace di produrre immagini nella sua mente (talvolta rafforzate dall’uso di raffigurazioni pratiche), che genereranno effetti nel mondo reale. È colui che sa usare la potenza del suo pensiero per creare forme sottili destinate poi a materializzarsi nella dimensione concreta.
Da qui parte tutto. Ed ecco cosa c’entra la fisica quantistica: il punto di intersezione tra l’antico sapere e la scienza empirica dei nostri giorni. Ecco da dove bisogna iniziare per scoprire e imparare a usare veramente la Magia Quantica.
Gaia Shamanel
Estratto dal libro Magia Quantica
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