Codice dei desideri

 

Conferenza di Maria Elena Aimo, autrice del libro Codice dei desideri – Manuale pratico per realizzare te stesso (Anima Edizioni), disponibile nelle librerie o tramite web a questo link.

 

Il desiderare è una forza, una energia che abbiamo dentro.

Desiderare parte dalla mancanza, da quello che ci manca e che vorremmo.

Spesso non ci permettiamo di desiderare perché crediamo che magari ci illudiamo.

Non possiamo essere liberi di desiderare se non ci liberiamo dall’addomesticamento e dal sistema di credenze che cerca di uniformarci.

Bisogna “togliersi” dal mondo in cui siamo immersi, per cominciare a chiedere quindi desiderare e ricevere.

Questioni da cui liberarci:
– dall’addomesticamento, per aprirci alla ricerca;
– da una verità, nel senso che esistono tante verità e le esperienze cambiano;
– dal dovere, per andare verso il piacere;
– dalle aspettative, per muoverci verso l’autenticità;
– dall’attaccamento a un’idea, una persona, una situazione… per aprirci all’ascolto pieno di ciò che incontriamo e anche desideriamo.

Il desiderio dell’essere è diverso dal desiderio dell’avere. Il desiderio dell’essere risponde alla domanda: come voglio vibrare? Come voglio stare? Quale emozione voglio provare?

Il desiderio dell’essere è il desiderio dell’anima.

I desideri dell’avere sono i servitori del desiderio dell’essere, perché consentono di realizzare pienamente il proprio essere attraverso il lavoro, le relazioni, gli oggetti… che sono importanti, ma devono essere in armonia con il proprio essere.

Per ottenere bisogna chiedere “bene” cioè chiedere attraverso il desiderio dell’essere.

Per chiedere bisogna usare il linguaggio delle stelle che è il linguaggio dell’inconscio: dobbiamo nominare il nostro desiderio come se fosse già presente.

Non possiamo pensare a un desiderio se in qualche modo non l’abbiamo già conosciuto. Se dico “Io sono felice” significa che vado a recuperare la memoria della felicità che dunque ha la possibilità di emergere sempre più potentemente.

Desiderare non è la pretesa di avere qualcosa.

La prima questione è entrare nella dimensione dell’essere esploratori della propria vita.

Chi desidero essere? È una domanda che ci mette in connessione con noi e con il resto del mondo.

Se sono in una situazione di fatica, rabbia o stress, è quello che continuerò a ottenere.

Desiderare è sintonizzarsi con quello che l’anima vuole fare nella sua esperienza terrena: bisogna sceglierlo e allenarsi a farlo.

Tra gli esercizi proposti nel libro, vi è l’invito all’essere neutri quindi non esprimere giudizio. Altri esercizi sono sull’intenzione e sull’attenzione.

Nel libro si parla anche della “mappa dei desideri”, che è un modo per mappare i propri desideri. Si parte dal desiderio dell’essere e, dopo averlo esplorato, si costruiscono i rami che riguardano tutti i vari ambiti della vita.

Quello che dobbiamo fare è restare nella vibrazione del nostro desiderio, il resto verrà da sé.

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