Continuiamo la nostra conversazione con Massimo Picasso riguardo la posizione della religione occidentale nei confronti della dimensione dell’Aldilà. Seconda ed ultima parte.
– Adesso, veniamo finalmente a “casa nostra” e parliamo dell’aldilà cristiano. Cosa si può dire?
Posso solo dire che è molto confuso, per quel che riguarda il Paradiso. Manca di “appeal”.
– In che senso?
Per Paradiso si intende, normalmente, l’ambito di felicità riservato come premio per le anime dei giusti. Solo che non ho mai capito quale sia, in concreto, la fonte di tutta questa felicità. Eppure me lo chiedevo anche quando ero bambino..
– Davvero?
Certo. Visto che vivevo in una famiglia dove approfondire la religione equivaleva a commettere un peccato, chiesi alla nostra giovane cameriera veneta cosa ci avrei trovato (nel paradiso) se mi fossi comportato bene in vita.
– Cosa ti rispose?
“Le giostre – mi disse – e potrai mangiare tutti i gelati che vorrai senza che ti venga il mal di pancia”. Una visione islamica adattata a un bambino di otto anni… Quando penso a questa risposta, mi rendo conto quanto sia difficile spiegare alle masse cosa sia la beatitudine.
– Parliamo dell’inferno, del purgatorio e… del limbo: cosa ne pensi?
Prima di tutto penso che bisogna sgombrare la nostra testa dalle terrificanti visioni che (complice la Divina Commedia) ci sono state inculcate fin dalla tenera età; poi cominciare a ragionare in termini di stato e non di luogo fisico. Sia chiaro che tento di ragionare nell’ottica della Chiesa Cattolica e non in un’ottica personale visto che sono più ateo di una pietra pomice.
– Cominciamo dall’inferno?
Certo. Nel marzo dello scorso anno, Joseph Ratzinger ha affermato che “l’inferno esiste ed è eterno”… anche se non ne parla più nessuno. Ha precisato, comunque, che la pena è di carattere spirituale e sta nella consapevolezza della separazione eterna da Dio.
– Sappiamo che molti accenni dell’Antico e del Nuovo Testamento parlano di un luogo assimilabile all’Inferno. Non si trova però alcuna conferma riguardante il Purgatorio. E’ vero?
Mi sembra che di chiaro ed esplicito ci sia ben poco. I protestanti, infatti, negano questa realtà intermedia. La Chiesa Cattolica la ritiene, invece, una verità assoluta basandosi sul fatto che, in Paradiso, non può entrare nulla di inquinato (è una zona “depurativa”, cioè). Molti teologi sostengono che le prove più forti dell’esistenza del Purgatorio sono le preghiere per i morti che ci indicano che l’Anima si trova in una situazione intermedia. Ma…
– Ti vedo perplesso…
Che vuoi… preghiere e lasciti si sono spesso trasformati in soldoni. Il purgatorio si è sempre rivelato un buon business per la Chiesa di Roma. Sarebbero matti se lo abolissero.
– Veniamo al Limbo. Mi sembra che le Sacre Scritture non ne parlino. In teoria, dovrebbe ospitare le anime dei bambini morti senza battesimo, dei subnormali e, mi sembra, dei personaggi illustri del mondo antico. Come stanno le cose?
Il Limbo secondo la Chiesa Cattolica è un luogo dove le anime non soffrono ma non godono della visione di Dio perché, avendo il peccato originale, non meritano il Paradiso, ma neppure l’Inferno o il Purgatorio. Non è stato mai considerato un dogma. Se n’è parlato molto un paio di anni fa quando si andava verso l’abolizione. Poi se n’è parlato sempre di meno. Onestamente, non so come sia andata a finire. Penso sia ancora in sospeso (NdR – per quanto riguarda il Limbo ci ripromettiamo di tornare sull’argomento non appena in possesso di una posizione formale da parte della Chiesa).
– Una domanda di carattere generale: secondo te come è nata la “credenza” nell’anima e, quindi, in un Aldilà?
Personalmente, continuo a pensare che tutto inizi da una esperienza numinosa, da una sensazione, cioè, misteriosa, che riempiva l’uomo di spavento e di venerazione, in quanto ritenuta di origine sacra. Cito, a titolo di esempio, i fenomeni di visioni estatiche e, soprattutto, i sogni. Oggi, sappiamo cosa sono i sogni. Pensiamo, però, a come venivano interpretati dai primitivi. Immaginiamoci, per esempio, come doveva essere sconvolto un uomo di qualche migliaio di anni fa che vedeva in sogno l’immagine corrispondente a una persona cara scomparsa che, magari, gli prediceva il futuro…
– Immagino tu voglia alludere ad un bello shock…
Terribile. Poteva solo pensare che quella persona scomparsa fosse ancora viva, magari più pallida, magari di sostanza eterea ma viva. La fede primitiva nella sopravvivenza dell’anima nasce, secondo me, da qui. Gli esempi nella letteratura omerica non possono che confermare questa tesi, anche se va integrata con interpretazioni psicoanalitiche più moderne.
– Ultimissima domanda: cosa ne pensi della “resurrezione dei corpi” inserita nel Credo come articolo di fede?
Mamma mia che cosa macabra! Deve averla pensata così anche Gesù quando affermò che saremmo stati come angeli del cielo, cioè immateriali (v. Vangelo di Matteo, paragrafo 13: L resurrezione dei morti). Gesù era veramente un maestro in tutto.
– Un’ultima domanda sul Limbo: cosa sono gli “Inferi” nei quali discese Gesù?
Secondo la Chiesa Cattolica gli Inferi non sonno l’Inferno (stato di dannazione eterna) ma lo stato di tutti gli uomini morti prima di Cristo e, quindi, “bollati” dal peccato originale. E’ verità di fede che Gesù abbia raggiunto i “giusti” che attendevano il loro redento per portarli alla visione beatifica di Dio.
– Per concludere, chi formulò una precisa mappa dell’Aldilà?
Penso Tommaso d’Aquino vissuto in pieno 1200. Tommaso afferma che l’Aldilà è diviso in cinque luoghi (non stati): l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Quindi Limbo (sala uno) dove si trovano i giusti vissuti prima di Cristo, e limbo (sala due) dove si trovano i bambini morti senza battesimo. A quanto mi risulta, in merito al Limbo la Chiesa di Roma non si è ancora pronunciata. Tutto quello che posso dire è che, nell’ottobre del 2006, si concesse una pausa di riflessione di due anni. Dovremmo, quindi, essere in prossimità di un pronunciamento definitivo.
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