Come si può superare quel momento di cambiamento frequenziale vibrazionale, che porta con sé l’avvicinarsi del totale recupero di ciò che siamo originariamente, della nostra memoria animica, in una parola della completa consapevolezza e, contemporaneamente, porta con sé l’allontanarsi di tutti coloro che non ci possono più vedere come gli piaceva vederci e ci respingono, fino a rifiutare il nostro essere?
Il coraggio di vivere in Anima e cioè così come si è giunti qui, sulla Terra, è una nostra naturale qualità, così come lo sono L’Amore puro e incondizionato, la forza, l’intento di agire sempre e solo nell’Amore, la determinazione nel lottare contro le spire che la mente umana cerca di insinuare su di noi.
Allora, cosa accade quando alcune Anime incarnate rimangono connesse o recuperano la connessione con la nostra unica Fonte e, man mano recuperano la loro consapevolezza originaria, mentre altre Anime intorno a loro hanno perduto progressivamente ogni connessione e ogni consapevolezza di se, della loro origine e la loro Luce? La risalita e il recupero comportano un ulteriore distanza frequenziale vibrazionale da queste ultime, le quali percepiscono questo allontanamento naturale, cioè lo spazio che si genera tra le rispettive frequenze, come un abbandono e come una sorta di “tradimento”!
Per quale motivo ciò accade?
Chi vive senza riconoscersi, disconnesso dalla propria Fonte, dai propri fratelli animici, nella fragilità, dominato, oppresso e schiacciato dalle spire della psiche e dai veleni emessi dalla mente, propria e altrui, non vive nell’Amore originario né lo può vedere, percepire o riconoscere, questo fa sì che il suo modo di vivere chi ha intorno a sé sia esclusivamente basato sul soddisfacimento dei propri bisogni e delle proprie necessità psichiche!
Di conseguenza, nel momento in cui la persona che questi afferma di amare si eleva frequenzialmente, egli non potrà vedere ciò che questa persona sta recuperando, le sue conquiste, i suoi ottenimenti, la serenità e le gioie acquisite (con grande fatica e impegno animico e umano), ma invece vedrà esclusivamente una perdita!
Egli vedrà la perdita di ciò che è in grado di riconoscere, decodificare, scambiare, concedere e domandare: il soddisfacimento di bisogni e di necessità di natura psichica e mentale!
Cosa significa questo?
Significa che chi non aderisce più a quell’immagine, a quelle risposte, a quel soggetto bello, simpatico, remissivo, affettuoso, allegrone, e così via, in una parola “perfetto” per riempire quei bisogni, uscirà dall’accoglienza di queste Anime, anche e soprattutto se avrà anche raggiunto una maggiore qualità della propria vita, magari vittorie e ottenimenti di tipo animico e umano!
Quando ciò si realizza, chi sta risalendo la propria scala frequenziale vibrazionale affronterà ciò che deve affrontare per ripulire la propria entità animica dalle spire dense e appiccicose della vita terrena, in incarnazione umana, vivendo la solitudine animica in Terra ferma, che avanza progressivamente, mentre chi si radica in basse o bassissime frequenze vibrazionali cerca, in ogni modo possibile, di attaccarsi a lui, di trainarlo verso se e di trattenerlo, scorgendo una grande perdita in senso materico, economico, di soddisfacimento psichico, così via, anche ricorrendo a miserrimi sistemi, come adottando ricatti morali, facendo leva su improbabili sensi di colpa, incolpando di ogni proprio “fallimento” l’altro, sino anche a infangarlo, diffamarlo, tentare di ledergli, nel peggior modo, pur di non lasciar andare l’unica fonte di Amore puro e di Luce, alla quale potersi aggrappare, per restare “a galla”, senza eseguire il benché minimo sforzo di migliorare e rafforzarsi!
La solitudine animica non è reale ma una percezione che si sente nel momento in cui si scala una montagna e si stanno distaccando gli altri compagni, mentre la roccia e il silenzio dominano sempre più!
È necessario avere la forza e il coraggio di lasciare andare chi si rivela nel proprio disamore, poiché restare nel suo ambito frequenziale vibrazionale, basso, denso e pernicioso, significherebbe arrestare e rendere maggiormente difficile e doloroso il proprio recupero della consapevolezza, fallire la propria missione e continuare a inibire la possibilità di avanzare altrui! Si tratta solamente di un cambio di fascia frequenziale vibrazionale: si lascia chi vive in quella precedente, mentre ci si prepara a incontrare chi vive nella successiva!
Mi sto solamente spostando!
Mi sto spostando dalle pendici della montagna alla sua cima: molte persone si trovano alle sue pendici, meno più in alto e, man mano che salgo esse saranno sempre meno, sino a divenire così poche, rispetto alle moltitudini precedenti, che io, lassù, incontrerò solo chi, come me, avrà avuto quella forza, quel coraggio, quella determinazione, quell’ intento, quell’ Amore e quella Luce tali da consentirgli di giungere lì!
Non sei solo!
Devi solo ricordare come riconoscere chi è giunto laddove sei giunto o stai giungendo tu!
Trasmesso a Gabriella Laura Conversano Cippini per canalizzazione
Autrice del libro L’universo reclama amore
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