Quando è stata l’ultima volta in cui ti sei detto: “Basta, non posso più continuare così”?
Questa semplice frase rappresenta uno dei momenti più potenti del nostro percorso di crescita: l’attimo in cui il nostro copione interiore si incrina e inizia una possibilità di trasformazione. In questa ottava puntata della rubrica Rivoluzioni dell’Essere, ispirata all’omonimo libro di Chiara Corriga (Anima Edizioni), esploriamo insieme il passaggio dal conflitto al confronto.
Che cos’è davvero il conflitto?
Spesso colleghiamo il conflitto allo scontro, alla fatica o al dolore. Ma il conflitto ha due dimensioni: quella con gli altri e quella con noi stessi.
Il conflitto con gli altri nasce da bisogni non ascoltati, da una comunicazione distorta o dalla paura del diverso.
Il conflitto interiore invece si manifesta come tensione tra desiderio e dovere, tra aspettative e senso di colpa.
Alla radice di molti conflitti c’è ciò che Chiara definisce nel suo libro il tradimento dell’anima: tutte le volte in cui ci allontaniamo dalla nostra verità e cediamo a un compromesso che spegne qualcosa dentro di noi.
Il conflitto come segnale, non come fallimento
Il conflitto non è una maledizione da evitare, ma un segnale prezioso. È la porta attraverso cui possiamo rientrare in contatto con ciò che vogliamo davvero.
Un esempio emblematico è quello di una cliente di Chiara, bloccata dal senso di colpa nel lasciare un lavoro che non sentiva più suo. Il conflitto non era con il marito, ma dentro di lei: tra il desiderio di libertà e la paura di pesare sull’altro.
Quando riconosciamo questa frattura, qualcosa cambia: smettiamo di sfuggire alla realtà e iniziamo ad affrontarla.
Dal conflitto al confronto: il cambio di paradigma
Il confronto è una scelta consapevole.
Non mira a vincere o a perdere, ma a creare uno spazio di dialogo, verità e umanità.
È il passaggio dal campo di battaglia al tavolo della conversazione.
Il confronto ci permette di:
- portare fuori la nostra verità con coraggio;
- disobbedire ai copioni che ci incastrano;
- uscire dal gioco del triangolo drammatico (vittima–carnefice–salvatore);
- trasformare il senso di colpa in responsabilità;
- ritrovare la coerenza tra ciò che siamo e ciò che viviamo.
Il confronto come ribellione sacra
Chiara definisce questo movimento una ribellione sacra: non una lotta aggressiva, ma una disobbedienza gentile a tutto ciò che ci spinge a tradire la nostra anima.
È un atto di presenza. È la scelta di verità.
Sì, il conflitto è inevitabile.
Ma il confronto è una scelta. E quella scelta può cambiare la qualità delle nostre relazioni, del nostro futuro e del nostro modo di stare al mondo.
Dal linguaggio della paura al linguaggio della verità
Nella prossima puntata della serie entreremo nel vivo dei linguaggi evolutivi: parole, simboli, corpo e voce come strumenti per riformulare il modo in cui ci raccontiamo e per generare coerenza tra visione interiore e realtà.
Se desideri approfondire queste dinamiche e accedere a pratiche concrete di auto coaching, puoi trovare tutto nel libro “Rivoluzioni dell’Essere” di Chiara Corriga, pubblicato da Anima Edizioni.
Il confronto è il primo passo per tornare a te.
E ogni passo è una rivoluzione dell’essere.
Guarda il video completo
Guarda l’ottavo episodio completo della rubrica Rivoluzioni dell’Essere con Chiara Corriga: Il Salvatore e l’illusione dell’utilità
Scopri di più nel libro Rivoluzioni dell’Essere, pubblicato da Anima Edizioni.
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