Drogarsi con le onde sonore

Le “Brainwaves” (bw – onde cerebrali) agiscono attraverso il fenomeno della risonanza e permettono di attivare nell’ascoltatore particolari processi neurologici, usati per raggiungere un maggiore stato di benessere. L’ultima moda è quella di sfruttare le bw per ottenere gli stessi effetti delle droghe. Ne parliamo con Nirodh Fortini.

Drogarsi su Internet senza ingerire alcuna sostanza grazie a I-Doser.com: l’ultima moda tra i giovani, l’ultimo scandalo che tormenta le reti. Le nuove cyber droghe sono normali file mp3, agiscono sulle basse frequenze del cervello, frutto di un software che per ogni tipologia di droga associa frequenze sonore differenti e peculiari, utilizzando, come fonte, gli studi esistenti sulla tossicomania. Infatti, secondo il fenomeno della risonanza elaborato dal fisico e matematico Huygens, esiste un’evidente correlazione tra lo stimolo che proviene dall’esterno – in questo caso la droga trasformata in onde sonore – e le onde cerebrali del soggetto in esame. Se il cervello è sottoposto ad impulsi di una certa frequenza, la sua naturale tendenza è quella di sintonizzarsi su questa. Ecco che sottoposto all’influsso di file droganti il cervello modifica la sua attività in direzione dello stimolo ricevuto.

Come sempre trovare un’attendibile fonte d’informazione risulta essere complicato. Difficile trovare un punto di vista equidistante tra realtà ed invenzione. Se pur ingigantito dalle sorgenti, il fenomeno I-Doser resta inquietante; diversamente dal mercato convenzionale delle droghe non è regolamentato, e dunque legale. In questo modo I-Doser assume le caratteristiche di un fenomeno sociale, veicolato da un mezzo accessibile a chiunque: il suono.

Nirodh Fortini da oltre 30 anni si occupa di ricerca nel settore della musica e dei video applicati anche alla terapia ed all’evoluzione della coscienza. Si tratta di una fonte preziosa per comprendere l’entità del fenomeno e per un interessante approfondimento sull’importanza del suono e della musica nella vita di tutti noi. Sottoponiamo lui a una serie di domande in modo da far luce sul problema e sull’argomento.

– Non si è ancora in grado di stabilire il grado di ripercussione su chi fa uso dei file droganti. Secondo i Laboratori I-Doser, che dagli Stati Uniti hanno messo in commercio i software, tutto ciò accade “con gli stessi risultati (rispetto all’assunzione di droghe) e senza pericolo, senza assuefazione alcuna”. Quanto un’affermazione di questo tipo può rivelarsi veritiera e d’altra parte estremamente pericolosa?

Ho scaricato dal sito I-Doser il programmino che regalano, si tratta di un file esecutivo con certificazione sconosciuta, dopo l’installazione si apre un normalissimo player che legge i file che vendono. Conosco le bw (ndr – brainwaves) da decenni ,vengono prodotte con software specializzati e miscelate con tessuti sonori per veicolarle. Ho costantemente monitorato i risultati usando il brainolotester, un ECG molto avanzato in grado di rilevare oltre alle onde delta, alpha, theta e beta anche lo stato di syncro degli emisferi cerebrali; ancora tuttora siamo nella sperimentazione.

In I-doser parlano di accurati test scientifici, che non si trovano e che non forniscono. Le bw tendono a portare in uno stato alpha chi le ascolta, corrispondente a quello del rilassamento… ovvero, per intenderci, provoca un abbassamento del flusso dei pensieri, e quindi un benessere interiore. Da qui uno stato positivo, ma nulla più, per ora.

Certo che se si usano come mostrato nei servizi televisivi, con giovani in cuffia con la bava alla bocca, miscelate alla musica techno ad alto volume, magari bevendo, fumando o altro… è ovvio che ci si “droga” ma non sono certo le bw che provocano questo stato così alterato. I-doser vende un’idea interiore, un’aspettativa blanda con nomi pericolosi, per fare business, attorno all’unica assuefazione che tutti abbiamo: la ricerca del benessere.

L’unica pericolosità delle bw è di ascoltarle miscelate a musica brutta e ad alto volume. Sono i db, la pressione del flusso sonoro, che rovinano i timpani e il cervello; se poi vengono uniti a frequenze particolari possono essere veramente pericolosi.

Il sito in italiano di I-doser ha poi copiato letteralmente senza autorizzazione e citazione alcuna, il testo da me scritto e pubblicato nel libro che accompagna il mio cd Brainwaves ed.Anima, pubblicato nel 2004. Questo può far capire i personaggi e gli intenti di questa operazione.

– È la prima volta che siti internet utilizzano “battiti binaurali” applicandoli alle droghe; in che modo possono essere utilizzati invece per favorire la meditazione, il sonno o curare il mal di testa?

Ascoltare delle bw ben generate e veicolate da musica adatta, genera ed aiuta notevolmente lo stato di rilassamento interiore. Si devono forse a J.S.Bach i primi esperimenti sul battimento, infatti ne ricercava la sua generazione, usando la pedaliera dell’organo. Sono parecchi anni che ho pubblicato vari cd (ed. Il punto d’incontro) dove propongo brani con bw per vari risultati. Il sonno, il mal di testa, la concentrazione… brani studiati appositamente, e vediamo che funzionano. Abbiamo poi creato tessuti musicali con bw per casi di balbuzie, tuttora in test presso l’ist. equipelogodinamica di Milano diretto dal Dott.Enrico Caruso.

Le bw sono state anche usate anche in casi di dislessia (trovate delle testimonianze nel forum del sito: www.dislessia.org). C’è da dire che in genere alla scuola dell’infanzia ci si preoccupa solo limitatamente e in modo impreciso all’integrazione emisferica con attività psicomotorie, visivo percettive specifiche (ad esempio, tirare in una bacinella a due passi dal bambino dieci mollette con la destra coprendo l’occhio sinistro e viceversa – o i percorsi: dipingere da sinistra a destra da alto e basso linee rette, curve etc..). invece, si fa prescrittura che per un cervello non pronto è una bomba confusionaria.

Forse se adeguatamente stimolati all’uso di entrambi gli emisferi in età precoce, certi bambini non svilupperebbero disturbi né sindromi e potrebbero riuscire ad avere un cervello pronto ad apprendere senza grandi problemi, solo magari con tempi poco più lunghi e con l’uso di alcuni accorgimenti metodologici di gradualità dell’approccio ai simboli… per avere poi un normale andamento dell’apprendimento. Se il cervello a sei anni viene spinto a dare risposte che non conosce e come chiedere di punto in bianco a qualcuno di parlare in un’altra lingua per salvarsi la vita… Si arrabatta , si arrangia, si difende,si confonde fino a diventare silenzioso (cecità verbale).

L’integrazione emisferica è fondamentale: permette a tutti e due gli emisferi di funzionare in sinergia e al meglio, di avere connessioni veloci e di deputare adattandosi alle domande usando ora l’uno ora l’altro lato emisferico per dare risposte adeguate a stimoli.

– Munar, un docente universitario delle Isole Baleari, ha sentenziato: “tutto ciò ha molto a che fare con la suggestione e poco con la scienza”.

Non sono d’accordo, senza entrare nel merito del ruolo scientifico della suggestione, placebo etc.., mi sembra una risposta alquanto lapidaria. Le bw hanno dei dati oggettivi in termini matematici registrabili, e così anche le risposte cerebrali possono essere monitorate, certo prima di arrivare ad una terapia riconosciuta è d’obbligo l’iter della dimostrazione scientifica seguendo i parametri consueti. Per ora raccogliamo testimonianze e pareri e cerchiamo di produrle con la prudenza necessaria. Devo anche dire che non ho mai ricevuto pareri negativi. Mi spiace che I-dozer se ne occupi in modo cosi negativizzante, ma ne ha fatto parlare…e questo è positivo.

– Quanto invece il suono, rivelatosi strumento efficace per riequilibrare il potere dei due emisferi celebrali, può effettivamente agire sulla vita umana?

Il suono e la musica sono l’informazione formante delle emozioni, veicolate dall’udito, un canale diretto al cervello, la Musa per eccellenza… infatti attorno alla musica troviamo tutti gli elementi per evolverci, l’amore, la gioia, la tristezza… e persino i canti di guerra… i popoli si sentono uniti quando suonano insieme, oltre le parole che generano equivoci. Certo spiace vedere persone che si torturano con musiche assordanti e disarmoniche per fuggire da un mondo che suona pure così in certi sensi.

Possiamo ritrovare molta fiducia in noi stessi e negli altri, certe volte basta scegliere un brano musicale adatto alla circostanza e lasciarsi prendere… al resto pensa la Musica.

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