L’enigma della Maddalena Una e Trina – I

L’enigma della Maddalena Una e Trina - I

Intervista a Massimo Picasso che ci parla della figura della Maddalena, dopo duemila anni ancora così affascinante da ritrovarsi al centro di attualissime controversie e accesi dibattiti… I Parte

– In base alle sue ricerche, qual è secondo lei il punto di vista più attendibile relativamente alla figura di Maria Maddalena? Come mai risulta ancora così misteriosa ed elusiva?

Un paio di anni fa, quando non si parlava che di Pacs, due deputati misero due coppie di bambole gay nel presepe della Camera con lo scopo di attirare l’attenzione sull’argomento. Un grande “vecchio” della politica commentò: “E’ stata un’ottima iniziativa. Anzi proporrei che, dal prossimo anno, fosse inserita nel presepe anche una Maddalena per sensibilizzare i parlamentari sul problema delle prostitute”. Nulla da eccepire solo che il “grande vecchio” era caduto anche lui nell’errore ormai consolidato che “vuole” Maddalena sinonimo di prostituta. E’ un errore in cui sono caduti storici, teologi, pittori e scultori, tutti attirati (forse morbosamente) da questa donna così sensibile da incoraggiare l’ipotesi che fosse stata addirittura la moglie di Gesù.

Ma chi fu, veramente, Maria di Magdala, detta “La Maddalena”, questa figura che nei Vangeli viene ripresa in maniera così evasiva e che, dopo la Resurrezione, ha l’onore di vedere, per prima, il Cristo risorto? Perché, dopo venti secoli, si parla ancora di lei a proposito ma, il più delle volte, a sproposito? Era un’indemoniata, una prostituta o una santa?

Secondo il Vangelo di Luca, Maria di Magdala è una donna dalla quale Gesù fa uscire sette demoni che la tormentano. Dopo la prodigiosa guarigione, Maria di Magdala diventa una seguace di Gesù e si prende cura del gruppo itinerante dei discepoli assieme ad altre donne che li assistono con i loro beni. Da rilevare che Maria di Magdala viene menzionata per prima in ogni elenco delle donne che seguono Gesù dall’inizio del suo ministero in Galilea fino alla morte ed oltre. Sembra, quindi, confermato il posto che occupasse, all’interno del gruppo, una posizione di preminenza. Cosa che ha fatto fiorire le leggende più fantasiose: da quella che la “vede” come moglie di Gesù a quella che la dipinge come una ricca donna ebrea in grado di offrire un aiuto economico continuativo ad un rabbino itinerante di nome Gesù.

In realtà, però, negli scritti del Nuovo Testamento non ci sono molte notizie su questa donna. E, soprattutto, non c’è alcuna notizia che parli di Maria di Magdala come di una prostituta redenta. Ma, allora, è lecito farsi tre domande precise: è stata un’indemoniata? una prostituta? una santa? Oppure, è stata qualcosa di diverso come sostengono, maliziosamente, libri e film destinati a un pubblico dal palato grosso? Sembrano domande facili. Sono, invece, domande alle quali è impossibile rispondere visto che, attorno alla figura della Maddalena, sono fiorite tante di quelle leggende che non si riesce a dividere la realtà dalla fantasia.

Ad aumentare la confusione, ci si sono messi anche dei grandi pittori (del calibro di Tiziano, per intenderci) che l’hanno sempre immaginata bellissima e sensuale, sia pure in atteggiamento da penitente. L’ultima tendenza che ci viene segnalata è quella rappresentata da gruppi di femministe che vedono nella Maddalena la donna che si prende un’epica rivincita sulla cultura gretta e maschilista di quei tempi diventando l’apostolo prediletto di Gesù, destinato a ricevere rivelazioni esclusive. Una tesi che si intreccia con quella di Dan Brown secondo la quale Maria Maddalena avrebbe dato vita, assieme a Gesù, ad una dinastia regale i cui discendenti sarebbero i Merovingi, fondatori, fra l’altro, di Parigi (!).

Ma, al di là di fantasie, invenzioni e leggende, come si è arrivati al personaggio di Maria Maddalena che, il 22 di luglio, la Chiesa di Roma celebra come Santa?

All’origine della confusione c’è, molto probabilmente, il fatto di chiamarsi Maria, nome attribuito a sette donne nel Nuovo Testamento, fra le quali almeno due (se non di più) sono la stessa persona. Non a caso, per la Chiesa dei primi secoli, continuarono ad esistere tre Marie ben distinte fra loro fino a quando Gregorio Magno, alla fine del VI secolo, volle fonderle in un’unica persona dando origine alle confusioni che sono arrivate fino ai giorni nostri. Ma chi erano veramente le tre Marie, destinate a dar vita ad un unico personaggio così seducente?

La prima è senz’altro la donna dalla quale Gesù fa uscire sette demoni, una donna che, tutto sommato, non ha niente per essere considerata la peccatrice per definizione. La seconda è una prostituta che raggiunge Gesù, ospite alla tavola di un fariseo, per lavargli i piedi con le sue lacrime e asciugarli con i suoi capelli. Una “peccatrice” dichiarata che non deve assolutamente essere identificata con Maria di Magdala. La terza è, molto probabilmente, Maria, sorella di Lazzaro, che spargerà olio profumato sul capo di Gesù durante la cena di Betania prima della Passione. Non è escluso che, nella figura di Maria Maddalena, si sia sovrapposta anche la figura della donna adultera che Gesù salva dalla lapidazione invitando solo chi è senza peccato a scagliare la prima pietra.

Continua nella II Parte.

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