Intervento di Bruno Renzi per Femminil-Mente, serata “Donne e Religione” (milano, giugno 2014)
Tra gli argomenti:
Ogni donna ha dentro di sé degli archetipi, delle energie che esistono in forma mitologica e appartengono a ogni tempo.
Il mondo attuale, avendo perso molto del “potere femminile”, ha fatto spazio alla violenza.
Se una donna fosse consapevole delle energie archetipiche che esistono in lei, non si stupirebbe dei mondi interiori che la abitano.
Nella tematica della dipendenza affettiva, in realtà si ritrovano dei miti e degli archetipi che narrano di un femminile che si realizza solo attraverso il rapporto con un uomo.
Proprio la scienza oggi ci sta permettendo un riavvicinamento con il sacro, perché essa stessa sta indagando dimensioni metafisiche ed energetiche.
Nella visione cosmogonica, il femminile è la capacità di generare, è la Grande Madre, è Prakriti nella cultura vedica, la matrice da cui tutto nasce.
Le diverse valenze archetipiche possono caratterizzare le diverse declinazioni del femminile, e all’interno di una stessa donna possono danzare diverse dee.
L’archetipo della Grande Madre è presente in ogni coltura.
Nella mitologia greca ci sono Artemide, Atene ed Estia, dee vergini che rappresentano il femminile indipendente.
Era, Demetra e Persefone rappresentano invece la moglie-madre-figlia, che si realizzano nel rapporto con il partner, di cui hanno bisogno per sentirsi amate.
Afrodite o Venere è dea dell’amore e della bellezza, capace di trasformare e creare il proprio amore.
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