Le Leggi del Manifesting

 

Intervento di Nicola Saltarelli a “Dialoghi sulla Coscienza” (15-16-17 aprile 2016, Villa Bertelli – Forte dei Marmi), organizzato da Simona Barberi Eventi.

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Riassunto del video:

Come possiamo manifestare nella realtà quello che desideriamo attraverso i pensieri?

La mente ha un’azione sulla materia, ma in genere questo principio non viene riconosciuto.

Il Manifesting è l’arte di manifestare le cose ed è governato da alcune  leggi. Vediamole.

L’intera realtà è un unico campo di pura coscienza. Se la coscienza è alla base della realtà, vuol dire che fra il mondo interiore e quello esteriore esiste una continuità.

La Legge della Specularità della realtà asserisce che la realtà è strutturata in modo duale tale che il mondo esterno è il riflesso del mondo esterno.

La nostra coscienza individuale è un tutt’uno con l’Assoluto. Significa che disponiamo degli stessi potenziali del Divino. È la legge di pura potenzialità. Diventando coscienti di questa legge, impariamo ad allargare il campo delle nostre possibilità operative.

Tutte le strade sono già scritte, compreso il loro passato, presente e futuro, come se fossero le pagine di un libro, ma abbiamo la sensazione del tempo che scorre perché leggiamo una pagina alla volta. In realtà esistono più strade, più correnti, ed è possibile spostarsi su un’altra corrente dello spazio delle varianti attraverso il Manifesting.

Focalizzarsi su una variante la induce a manifestarsi nella nostra vita. Questa è la Legge di Risonanza o Attrazione.

La fisica quantistica ha scoperto che nell’infinitamente piccolo le particelle esistono in una sovrapposizione di stati. L’elettrone, per esempio, fino a quando non viene misurato, virtualmente esiste in più stati (fenomeno della superposizione). Nel momento in cui viene osservato si ha il collasso della funzione d’onda il che permette la misurazione.

La Legge del Minimo Sforzo vuol dire che il passaggio da una variante all’altra avviene attraverso una linea di minor resistenza. Non è necessario che “sappiamo” qual è la linea di minor resistenza, dobbiamo solo permetterla.

Morris Goodman rimase paralizzato a seguito di un incidente aereo, ma lavorando con la focalizzazione e con i pensieri è riuscito a rimettersi in piedi e oggi gira il mondo per motivare le persone.

A livello potenziale esiste per tutti noi una linea di vita dove abbiamo piena salute e successo. Ma come raggiungerla?

La materia è caratterizzata dall’inerzia, per cui se visualizziamo qualcosa, la manifestazione a livello materiale non sarà immediata. Inoltre, spesso abbiamo blocchi e credenze limitanti che interferiscono col processo.

Il nostro presente è un’immagine degli schemi mentali del nostro passato. Se cambio oggi i miei schemi mentali, vedrò i risultati nel futuro.

La Legge dell’Autoresponsabilità ci dice che se ci assumiamo la responsabilità di ogni cosa ci concediamo il potere di cambiare la realtà. Questo concetto è alla base dell’Ho’Oponopono.

La Legge dell’Importanza ci ricorda che l’importanza che diamo a noi stessi, agli altri e agli eventi rappresenta un freno, perché crea un “potenziale superfluo” cioè un picco di energia che si oppone alla manifestazione.

Occorre avere intenzione: significa avere un intento, stabilire un fine, definire la visione.  Ma questo non basta, occorre anche dare attenzione per nutrire l’intento.

La Legge della Manipolazione Probabilistica ci dice che l’intento va formulato con il tempo presente, come se esistesse già, questo permette di allineare le emozioni e i pensieri alla variante che vogliamo manifestare, e la attira più facilmente nella nostra realtà.

Dobbiamo avere una motivazione forte, una fede incrollabile, un desiderio che sia espressione profonda della nostra anima.

Per la Legge della Pulizia Emozionale, dobbiamo sciogliere i nostri blocchi emotivi e paure se vogliamo raggiungere il nostro obiettivo.

La Legge della Ripetizione afferma che pensieri, emozioni e azioni e la realtà esterna sono strettamente collegate.  La ripetizione di un’azione stimola le immagini mentali e le emozioni corrispondenti, e così via dove tutti questi fattori si alimentano a vicenda.

L’intenzione interna è la risolutezza a fare e ad agire. È la modalità della volontà che va verso l’obiettivo. Ma se ci allineiamo con la variante desiderata, scopriamo che l’obiettivo viene naturalmente verso di noi, e in questo caso parliamo di intenzione esterna.

La Legge della Gratitudine ci ricorda che l’atto del ringraziare facilita tutti i processi visti.

La Legge del Dare e del Ricevere significa che se turbiamo l’equilibrio dell’universo, ci sarà una reazione conseguente. Se vogliamo ottenere qualcosa, dobbiamo iniziare noi a donarla agli altri e all’universo, per vedercela tornare indietro, anche amplificata.

La Legge dell’Azione indica che bisogna agire e che non basta pensare. Utile è fare qualcosa di nuovo, uscire dalla zona di comfort, invece di ripetere le azioni del passato, sennò otterremo sempre gli stessi risultati.

Per la Legge del Finalismo o del Dharma, la retta via è fare quello per cui ci siamo incarnati, realizzare il progetto dell’anima, allora veniamo sostenuti e aiutati più facilmente.

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