Il nostro benessere non dipende dal partner

Il nostro autentico benessere non può essere generato dal partner. Solo dentro di noi possiamo trovare la fonte della nostra vitalità e del nostro amore…

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Ognuno di noi porta nella propria vita una serie di schemi e condizionamenti solitamente inconsci che influenzano il nostro comportamento e quindi la stessa prospettiva di vita.

Guardarsi dentro per ricercare la fonte del nostro benessere e della nostra vitalità, piuttosto che cercare questo negli altri, è il primo passo per prendersi cura di se stessi.

Pensare infatti che il nostro benessere dovrebbe essere generato da qualcun altro è una bugia che ci raccontiamo. Oltretutto, ponendo la nostra felicità nelle mani di altri, priviamo noi stessi dell’abilità di raggiungere proprio quello che desideriamo. Per poter accrescere il senso di benessere interiore, piuttosto che concentrarci sull’esterno, abbiamo bisogno di buona volontà per conoscerci nel profondo e assumerci la responsabilità dei nostri comportamenti che spesso boicottano la nostra felicità; porre cioè delle intenzioni positive verso l’altro col desiderio di sentirsi pienamente vivi.

L’approccio che porta a una conoscenza approfondita di noi stessi può avvenire, oltre che dall’osservazione di come agiamo nella nostra vita, anche dall’utilizzo della relazione che stiamo vivendo come specchio di noi stessi. È importante saper filtrare, riuscire a non identificarci con la propria immagine legata ai temi personali che prendono origine da ferite dell’infanzia o da nodi non sciolti del passato.

Questi temi creano molto spesso una distorsione della realtà e della visione della relazione che genera un effetto a volte negativo anche sui nostri sentimenti: per esempio può accadere di pensare di non amare più o di non essere abbastanza amati.

Una volta visti e riconosciuti i principali temi personali si ha la possibilità di abbandonare la visione distorta della realtà, di vivere l’autenticità in noi stessi e di percepirla nel nostro partner. Questo permette di sentire ed esprimere sentimenti ed emozioni, seguire gli impulsi del nostro corpo verso una ritrovata vitalità e passione sia in se stessi che nella relazione.

Senza consapevolezza e radicamento interiore, senza un sé stabile, è facile ad esempio cadere in una sensazione di vuoto o profonda solitudine, con il desiderio di colmarla tramite fonti esterne oppure scaricare la responsabilità delle proprie disavventure su altri o su cause esterne. In entrambi i casi andrà persa la possibilità di comprendere qual è la nostra responsabilità, cosa possiamo fare in prima persona, qual è la nostra parte.

Sensazioni come fiducia, amore, vitalità, passione, nascono nel nostro corpo e, come i momenti di pieno appagamento, richiedono presenza ed espressione corporea; è pura illusione attribuirli a entità estranee a noi.

Gloria Di Capua, Maurizio Lambardi

Dall’introduzione al libro Tantra & Amore

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