Buongiorno e buone emozioni a tutti e a tutte!
Ecco un nuovo post per il blog dedicato ai temi della salute emozionale e del ben-essere sia psichico che fisico, visto che, in realtà, mente e corpo sono profondamente intrecciati e mai scindibili.
Nonostante mi sia prefissata di rispondere in questo blog alle numerose domande emerse durante la serata del ciclo Femminil-mente dedicata alla sessualità femminile, questa volta ho sentito forte la necessità di dirvi qualcosa su questo tempo di crisi.
Incerti, preoccupati, ansiosi, demoralizzati, angosciati. La crisi economica, l’incertezza per il futuro, il carico fiscale, i licenziamenti, le notizie mediatiche sempre negative… e così via… Non credo sia necessario continuare, siamo tutti immersi in questo stato di cose.
Anche chi non ha perso il lavoro e ha una situazione stabile, in fondo ha paura. Perché la crisi economica diviene la cifra di uno stato di crisi più profondo, mette in scacco noi stessi, le nostre certezze, i nostri schemi.
Cosa ci salva dalla crisi? Salvare Dio in noi stessi.
Etty Hillesum lo afferma, mentre è nel campo di concentramento dove troverà la morte, scrivendo queste parole:
“L’unica cosa che possiamo salvare di questi tempi, e anche l’unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio. Forse possiamo anche contribuire a disseppellirti dai cuori devastati di altri uomini. Sì, mio Dio, sembra che tu non possa far molto per modificare le circostanze attuali ma anch’esse fanno parte di questa vita. Io non chiamo in causa la tua responsabilità, più tardi sarai tu a dichiarare responsabili noi. E quasi a ogni battito del mio cuore, cresce la mia certezza: (…) tocca a noi aiutare te, difendere fino all’ultimo la tua casa in noi. Esistono persone che all’ultimo momento si preoccupano di mettere in salvo aspirapolveri, forchette e cucchiai d’argento – invece di salvare te, mio Dio”
(Etty Hillesum, Diario 1941-1943, Adelphi, pp. 169-170).
Come salvare Dio in noi?
Mi vengono in mente due parole: creazione e bellezza.
Non rinunciate a creare e non rinunciate alla bellezza, anche se vi sentite immersi nella crisi. Create, e create bellezza, perché siete nella fase di crisi. Pensate la crisi come a un sovvertimento della realtà, nella quale potete disfarvi di vecchi schemi e osare…
Sì, osate. La crisi giunge per questo.
Scritta in cinese, la parola “crisi” è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.
(John Fitzgerald Kennedy)
Accettate il pericolo, in cambio avete l’opportunità.
Buona crisi a tutti, buona trasformazione, buona rinascita.
Erica F. Poli
NOTA
Venerdì 23 maggio ERICA F. POLI vi aspetta per la serata di “Femminil-mente”, dedicata alla BELLEZZA (e ai partecipanti verrà dato un “omaggio di bellezza”).
Grazie Erica per questo prezioso consiglio, immersi in questo buio abbiamo necessità di alimentare la nostra fiammella.