Su ispirazione del mio libro Sincronicità – Tutto quello che non sai può essere usato contro di te. Manuale di attivazioni sincroniche per l’anima, Anima edizioni.
Dobbiamo re-impadronirci delle parole, del loro significato! In questo modo benediciamo ciò che attraiamo a noi. Programmiamo nel funzionale ciò che ci sta per accadere. Spesso, infatti, usiamo parole davvero tossiche per la nostra quotidianità che attirano sventurati eventi, e cali bruschi di coraggio ed energia.
Se avessimo un “misuratore di energia individuale” scopriremmo cosa ci facciamo accadere e che vampirismi energetici mettiamo in atto quando usiamo termini s-funzionali alla nostra salute.
Per esempio se ci misurassero l’energia mentre pronunciamo la frase “quella persona mi toglie la vita!” oppure “sto morendo!” o, ancora, “sono stanco da morire!”… ecco che, se potessimo vedere cosa accade, smetteremmo subito di programmare al tossico il nostro esistere che stiamo costruendo per noi… nel momento dell’ora, condizionando di nefandezze il momento del domani.
Ah! L’importanza del benedire! L’intento, per esempio è fondamentale. Caricare il prossimo presente di energia dolore, caro confidente è facilissimo! È necessario accorgersi!
Siamo dentro ad uno strano programma che ci fa vivere in modo superficiale e davvero dannoso. Credo che la cosa più grave sia il fatto che lo manteniamo acceso noi, perché non ci importa cambiare. Cambiare programma implica fatica. “Non ho tempo!” Mi rispondono tre quarti della persone quando chiedo loro il perché non inizino a meditare.
Meditare ci fa accorgere dei programmi s-funzionanti. Si può meditare osservandoci da fuori mentre parliamo, cuciniamo, lavoriamo…
Osservare chi siamo, cosa diciamo e come, con che intento… cosa volevamo dire davvero e cosa poi siamo finiti per dire… Interessante! Prendersi il tempo per osservare come passiamo il nostro tempo… C’è da uscirne vincenti davvero! Sembra semplice e innocuo, invece potrebbe essere che ne va di me, ne va di te, ne va di noi!
La vita per chi inizia ad accorgersi cambia.
Il programma è quello che ti fa usare parole che non incentivano alla speranza e alla benedizione. Pensieri disfunzionali e tossici che produciamo noi, per noi, continuamente, più o meno in modo consapevole.
Vorrei, caro viandante, spostassi la tua attenzione sulla parola “maledire”, cioè del dire male. Maledire letteralmente significa: colpire con condanna. Ma se vado a consultare il dizionario alla voce “colpire”, lì c’è qualcosa che colpisce, non è vero che verba volant! È un pensiero che prende forma, e che prendendo forma colpisce!
Come colpisce? Nella benedizione colpisce nel bene e per il bene, nella maledizione colpisce nel male e per il male.
Funziona! Non c’è giudizio in questo. Funziona e basta! Il pensiero, la mente che pensa di per sé non è male, come tutti gli oggetti che servono a qualcosa e cioè funzionano; la differenza sta nell’uso che se ne fa, così è fondamentale come viene condotta l’azione del pensare, e questa deve essere una scelta dettata dalla nostra consapevolezza.
Ora ci sono pensieri e ci sono forme-pensiero: sai cosa accade quando una persona non ha una mente forte e concentrata in quel che fa? Combina guai! Perché non è presente è “sopra il pensiero”, è soprappensiero! Quando noi smettiamo di essere presenti, non siamo completamente noi. In quel momento, quando non c’è nessuno in casa, quando la nostra mente è debole noi siamo attaccabili. Possono arrivare i ladri! Chi e che cosa ci attacca? Le forme pensiero. In questo modo noi diventiamo loro mezzi, ci fanno pensare ciò che vogliono.
Alcune forme pensiero molto tossiche le attiriamo noi pensando “cose” che sono in linea con il loro gruppo di appartenenza. Ecco che ci sarà la forma pensiero della maldicenza che attireremo quando parliamo male e che ci farà attirare la male-dizione, cioè l’essere vittime di tale sconveniente attività. Esistono in egual misura e in uguale potere anche forme pensiero funzionali della benedizione. Attireremo così cose a noi funzionali.
Tutto sta nel sapere “cosa vuoi Essere”, come dice mia figlia quando vuole giocare con me, inventandoci un personaggio. Ecco che ci saranno forme pensiero che attirano a noi cose interessanti e utili, e altre… da evitare!
Nella Cabala si racconta che quando una persona parla male, la sua aura si crepa e attira lo stesso tipo di energia nefasta che ha prodotto…
Pensa bene, e benedici caro viandante! E in questo modo ti sarai garantito la protezione dall’energia dissonante, il rafforzamento del tuo campo d’azione e il buon intento per il tuo futuro, e così facendo sarai nella via dell’evoluzione.
Om tat sat..
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