Iniziamo col concederci amore. Amore per ciò che vediamo, per ciò che ci accade, per l’immenso essere che siamo. Amore per tutti gli esseri visibili ed invisibili che ci hanno permesso di volgerci a nuovi orizzonti del nostro apparire. Sarà l’inizio di una lunga storia d’amore, destinata a durare per sempre!
C’è da dire che il mezzo più efficace e bello per arrivare a conoscere Dio è proprio la segreta frequenza dell’amore. Tutti i grandi mistici e gli illuminati lo ripetono da sempre. Quando siamo nell’amore, anche le cose più difficili da superare diventano dolci colline e non picchi impervi.
L’anima stessa del mondo è mossa da queste leggi, come dichiara Dante con il verso “Amor che move il sole e l’altre stelle”, perché tutto risponde al movimento del dare, che è il movimento dell’amore.
Quando una persona è nelle vibrazioni della felicità può essere aiutata dalle energie sottili, poiché là esse vivono. Non possiamo essere aiutati quando vibriamo nel dolore. Se ci attrezziamo nel giusto modo e proviamo i sentimenti giusti, tutto l’universo si organizza affinché noi possiamo ottenere. Per essere aiutati si deve procedere con la sicurezza che si otterrà. Dobbiamo arrenderci al fatto che finché siamo nella frequenza del dolore e della mancanza niente di buono, se non altra mancanza, arriverà nel nostro percorso.
Dobbiamo cambiare frequenza affinché l’universo ci mandi i suoi vassalli. È la Legge dell’attrazione: ognuno attrae ciò che più o meno consapevolmente chiede. Se vibri alle frequenze dell’energia “dolore”, attrarrai demoni dolore, cioè ammassi di energia composti dalle forme-pensiero di questo tipo, appartenenti alle moltissime persone che pensano in questo modo.
È contagioso! Solo chi riesce a raggiungere velocemente vibrazioni alte o a rimanere costantemente nell’amore può esserne immune. Chi è triste attira gente triste. Ti sarà capitato, caro confidente, in un particolare periodo della tua vita, magari triste, in cui la tua energia era bassa e i tuoi pensieri incentrati sul concetto di mancanza, di incontrare quasi solo persone nella tua stessa condizione. Non è una banale coincidenza!
Prima ci si accorge, prima inizia il processo di trasformazione verso la guarigione, che rappresenta l’uscita da quel cliché svantaggioso. Impariamo a guardare davvero e a sentirci sul serio: impariamo ad osservare i desideri! Diamoci una scossa, liberiamoci dal già visto e del già sentito. È necessario correre dei rischi. Nel “mi accontento” non c’è magia!
Riusciamo a comprendere il miracolo della vita solo quando ci accorgiamo. Niente magia nei giorni uguali ai giorni, privi di batticuore, credendo che i miracoli siano cose che appartengono alla religione, o più tristemente a vecchi racconti di fiabe per bambini…
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