Il 9 marzo 2011 la Nona e più alta Onda del calendario Maya si è attivata. Questo è stato l’inizio del conto alla rovescia finale verso la data del completamento del calendario: il 28 ottobre 2011.
In questo ultimo periodo vi è stato un notevole aumento della frequenza Schumann(*) divenuto evidente a tutti attraverso la straordinaria quantità di eventi significativi e drammatici compressi in un brevissimo periodo di tempo.
La Nona onda si è immediatamente manifestata nel terremoto in Giappone e, nel suo primo giorno, ha incluso non solo le scosse di assestamento di questo sisma e la seguente crisi nucleare, ma una nuova guerra in Libia sullo sfondo di processi rivoluzionari in dodici differenti nazioni arabe. Per non parlare del drastico momento climatico in Liguria e varie altre scosse sismiche, solo per considerare l’Italia.
In precedenza, qualunque di questi eventi, da solo, avrebbe assorbito la totale attenzione dell’intera comunità internazionale, ma, siccome essi stanno accadendo tutti simultaneamente, la nostra attenzione si suddivide tra diversi sviluppi di eguale drammaticità.
Noi non siamo sconnessi dalla Terra, e ad effetto onda, tutto intorno a noi, politica compresa, ha preso un’accelerazione tale da sfuggire alla ordinaria comprensione.
Che la gente sia o non sia a conoscenza della relazione di questi eventi con la Nona Onda, l’aumento di frequenza ha coinvolto ognuno di noi sul vivo.
Gli economisti hanno commentato che mai come ora l’economia mondiale è stata caratterizzata da così tante correnti contrarie, e il futuro appare assolutamente imprevedibile in base a qualsiasi modello di cambiamento lineare. Tali cambiamenti, sia in Medio Oriente sia in Giappone, hanno fortemente fatto tremare il sistema monetario mondiale basato sul dollaro USA come valuta di riserva. Anche le rivoluzioni arabe lo hanno indebolito. Sembra stia arrivando il momento in cui i dollari non saranno più accettati come moneta per il pagamento del petrolio.
Il sisma e la crisi nucleare in Giappone si sono mossi di conseguenza agli eventi mondiali, dal momento che questa nazione aveva prestato considerevoli somme di denaro agli USA, denaro di cui, ora, avrà bisogno per la ricostruzione.
A tutto ciò va aggiunto che nel primo giorno della Nona Onda un quarto di milione di persone ha dimostrato a Londra contro le misure di austerity del governo mentre il governo USA è alle prese con il problema di come pagare i propri impiegati.
Considerando che ormai non si può più sfruttare l’opzione di stampare denaro per rimandare la crisi, il mondo è di fronte alla possibilità di un crollo economico come mai è avvenuto.
La soggiunta frequenza della Nona Onda di unità di coscienza, in un modo o nell’altro, semplicemente disintegrerà qualsiasi tentativo di ristabilire il mondo attorno al vecchio sistema di dominio materialista.
È giunta l’ora del cambiamento obbligatorio.
Nel momento della fine ci si prepara a rinascere di nuovo.
A questo punto della Nona Onda il mondo sperimenterà una situazione economica molto seria, assai più difficile di quella del 2008. In qualche modo, la Nona Onda del calendario Maya sarà artefice di Purificazione, come anche gliHopi (popolazione di nativi d’America) annunciavano.
Tutto è collegato: la frequenza del cambiamento e le forze contrapposte delle energie cosmiche che stanno agendo sul nostro pianeta, stanno avendo un effetto anche sulle vite di ognuno di noi, sotto l’influenza di questa onda, attraverseremo un’importante trasformazione nel modo di vivere e di costruire il nostro mondo.
Ecco che, continuare a pianificare le nostre vite senza tenere in considerazione tali eventi, come se si dovesse continuare a “essere” e “fare” nella stessa maniera precedente, sta diventando impossibile anche in brevi lassi di tempo.
In questi giorni sarà sempre meno facile provvedere ciò che potrebbe succedere, e qualsiasi forma di divinazione è quasi del tutto inutilizzabile.
Cercare di rimanere equilibrati è certamente una sfida quando tali energie hanno effetto su di noi e ci spingono verso direzioni diverse, talvolta in conflitto tra loro.
E’ necessario rimanere ben centrati sui risultati di questi impulsi, in un processo che mira alla riconciliazione e all’unione tra gli esseri, e ad una più alta connessione con il Divino che è in noi.
La strada del materialismo ha mostrato il suo demone: l’alienazione da ciò che davvero conta.
Siamo ora giunti in un vicolo cieco e i tentativi di uscirne saranno probabilmente sbarrati in tutte le direzioni. La Nona Onda, quindi, ci insegnerà a lasciar andare, specialmente tutte le vie che portano alla prevaricazione degli uni sugli altri.
Il risultato della Nona Onda porterà le persone a domandarsi a cosa servano i governi e chi ne ha davvero bisogno.
Per le persone che non stanno capendo l’accelerazione del tempo inerente al sistema del calendario Maya, questi cambiamenti potrebbero essere terrificanti.
Sicuramente tali eventi porteranno disagio a tutti, indipendentemente dalle conoscenze intellettuali di ognuno.
Di fronte a ciò, molte persone naturalmente si domanderanno cosa ci sia da fare; tuttavia “fare” o “pensare” non forniranno alcuna soddisfacente soluzione per andare avanti. Il motivo è che questo caos è necessario, visti i risultati delle azioni e delle scelte portate avanti sin d’ora dall’uomo.
Questo caos servirà a sconvolgere le nostre abitudini di sempre, al fine di aprirci e prendere parte alla manifestazione dello scopo del piano cosmico. Questo obiettivo può essere compreso attraverso il calendario Maya e altre antiche fonti che ci sono pervenute.
Dovremo arrenderci, fidarci e affidarci al piano divino, seguire il flusso che ci guiderà. Imparare la via del cuore e del donarsi. Credere che esista il posto giusto per ognuno di noi. Provare altre vie piuttosto di quelle della mente.
Solo una simile resa può condurci a essere co-creatori del mondo che già esiste nella mente del Divino.
Questa trasformazione verso l’unità di coscienza richiederà un lavoro di trasformazione interiore dell’individuo, trasformazione spinta notevolmente dagli eventi che stanno accadendo. Questi eventi per loro natura sono esperienziali.
La cosa più importante è il sincero desiderio di approfondire le sacre connessioni interiori in un tempo che, dal di fuori, appare sempre più caotico.
E come al solito, ne va di noi!
NOTE
(*) Si tratta della frequenza sonora della Terra che sta aumentando con molta velocità. Essa è la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di Risonanza di cavità Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal momento della sua scoperta al 1940 questa frequenza è rimasta inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L’inizio del suo innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all’inizio del 1996 aveva raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente.
Ma non finisce qui!
L’aumento della risonanza di cavità Schumann è “accompagnato” da un altro fenomeno: la diminuzione del campo magnetico terrestre. Il nostro pianeta è un enorme magnete avente una moltitudine di livelli che ruotano per formare un campo magnetico. L’intensità della densità del campo magnetica è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta. Tanto tempo fa, all’incirca duemila anni fa, l’intensità del campo magnetico terrestre raggiunse il massimo, ma da allora questa intensità è sempre diminuita, man mano che la Terra diminuiva la sua velocità di rotazione.
Attualmente il campo magnetico terrestre ha raggiunto una flessione pari al 50 per cento se comparato a quello di 1.500 anni fa.
Questo fenomeno, che è destinato ad andare avanti, rientra in un meccanismo del tutto naturale.
Per rendere l’idea, è un po’ come il meccanismo che regola le stagioni, ma assai più complicato e potente.
Secondo il geologo Gregg Braden, tanto tempo fa i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva essere raggiunto nel 2012, quando la risonanza magnetica potrebbe toccare i 13 cicli al secondo e il suo campo magnetico potrebbe addirittura assestarsi attorno allo zero.
Secondo Gregg Braden, il Punto Zero sarà associato alla quasi totale diminuzione del campo magnetico.
Con questi parametri così bassi, la Terra cesserebbe di ruotare. Nonostante ciò, la gravità del pianeta non sparirebbe in quanto essa è governata da altre leggi, non dalla sua rotazione. Non sarebbe la prima volta che accadrebbe una simile trasformazione visto che una cosa simile pare si sia palesata per ben 14 volte negli ultimi 4,5 milioni di anni.
L’ultima volta che il fenomeno è esordito risale tra gli 11mila e 13mila anni fa, un’era che molti esperti associano con la fine di Atlantide e l’inizio della ricostruzione, dopo il grande cataclisma avvenuto dopo il 10500 a.C.
Esiste un Grande Ciclo di 26mila anni che governa questo processo di trasformazione e tredicimila anni fa ci trovavamo nel mezzo di esso.
Ora, questo Grande Ciclo è in dirittura d’arrivo e questo comporterà enormi mutamenti. Gregg Braden non scarta certo la possibilità che il nostro pianeta possa smettere di roteare. Inoltre, da analisi del ghiaccio in Groenlandia e nelle aree polari, emerge che probabilmente l’asse terrestre si sia spostato di recente, circa 3.500-3.600 anni fa.
Tutte le volte che l’intensità del campo magnetico del nostro pianeta è diminuita, fenomeno che oggi possiamo sperimentare in prima persona, è corrisposto uno spostamento dei poli, ovvero l’inversione del nord e sud magnetico.
Gregg Braden sostiene che per alcuni giorni la Terra smetterà di ruotare e poi inizierà a farlo in senso opposto.
Se il pianeta smettesse temporaneamente di ruotare, avrebbe una metà illuminata e l’altra metà al buio, e questo fenomeno è descritto migliaia di anni fa dagli antichi. Questo processo lo si può osservare in una barra di ferro quando il flusso di elettricità che la attraversa viene invertito: si ha l’inversione dei poli.
Quando la Terra iniziasse a ruotare in senso opposto, muterebbe direzione il suo flusso elettrico, e quindi si invertirebbero i poli.
Il dottor Brian Desborough sostiene che i media tendono a sminuire, e alla peggio, ignorare molti eventi geofisici. Anch’egli conferma la veloce diminuzione del campo magnetico terrestre che prossimamente raggiungerà lo zero.
Anche il servizio geologico degli Stati Uniti conferma queste tesi.
L’ente di stato sostiene che ogni 500mila anni il campo magnetico terrestre raggiunge lo zero per poi riformarsi lentamente.
Questa transazione causerebbe epocali trasformazioni geologiche, cataclismi terrestri, eruzioni esplosive dei vulcani, ecc., a causa del temporaneo blocco della rotazione del pianeta.
Colleghi di Brian Desborough affermano che il campo magnetico della Terra abbia già toccato lo zero e che si sia elevata la conversione dell’idrogeno in elio. Questo processo di intensificazione delle frequenze non interessa solamente il nostro pianeta, ma anche il sistema solare e l’intera galassia.
Gli antichi sapevano molto bene di queste svolte energetiche che causavano epocali cambiamenti strutturali e geofisici della Terra. I calendari dei Maya (che risalgono a circa 18 mila anni fa), degli Egizi (che risalgono a circa 39 mila anni fa), dei Tibetani, dei Cinesi e di altre civiltà, indicano nel periodo che corrisponde a quello nostro attuale, la fase terminale.
In particolare, i Maya parlavano di un tempo di transizione, ovvero del periodo di “Assenza di tempo“, in cui il vecchio tempo veniva sostituito dal nuovo. Secondo i Maya, il tutto sarebbe iniziato nel luglio del 1982 e avrebbe condotto al cambiamento nel 21 dicembre 2012.
Infatti, neanche a farlo apposta, attorno agli anni Ottanta si è iniziato a sentire sempre con maggiore intensità i mutamenti del clima, il surriscaldamento della Terra e via dicendo.
Fonte: www.ecplanet.com/canale/ecologia-6/clima-61/1/0/14535/it/..
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