In quest’ultimo periodo ho notato che molti dei miei amici vivono lo stesso fenomeno: persone ed eventi del passato tornano a essere presenti nella loro vita, vivi e vegeti, concentrati in un spazio-tempo talmente ridotto da rendere ben visibile e sospetto il fatto.
Viandante, se ogni esperienza arriva al fine di fortificarci, il fatto che ci siano pendenze con eventi passati, o semplicemente re-incontri con persone che non si incontravano più da anni, come deve essere visto? Sicuramente c’è molto da capire.
Credo che i tempi di accelerazione che stiamo vivendo dopo la Nona Onda (vedi i precedenti articoli per approfondire), ci permettano di sistemare una notevole carica di “programmi karmici” rimasti galleggianti in attesa di essere capiti.
Questo processo è utilissimo se usato con l’intenzione che gli è dovuta. Ogni volta che provo a migliorare qualche mio vecchio atteggiamento del passato, infatti, anche tutto il mio presente migliora. Addirittura persone e fatti si comportano in modo diverso con me; tutto prende a suonare in modo diverso, a volte davvero “impressionantemente” funzionale.
Fai attenzione, viandante. In questo modo, possiamo guarire il presente, poiché dentro ognuno di noi giace assopito il germe del guaritore interiore: egli si attiva nel momento del bisogno, se non è appesantito da energie-dolore del passato.
Ecco che, per guarire qualcosa del presente, è necessario dare un occhio a ciò che già è stato. Un po’ come quando ci si perde; è funzionale ripercorrere i propri passi a ritroso, vedendo in questo modo da dove si è arrivati.
Cosa ci ha portato nelle vie del tempo dell’adesso, anima che leggi?
Ogni dolore è un bottoncino rosso che si illumina, acceso dalla parte più alta di noi che ci ricorda che non stiamo seguendo l’intento per cui siamo nati. Ecco che spesso la corrispondenza cosmica si attiva, e ci viene mostrato “di più” grazie a chi incontriamo.
Spesso, questi incontri fortuiti, provenienti da polvere su corridoi sollevata dal signore del fato, sono doni.
Facciamo attenzione a ciò che queste persone hanno da raccontare, o da dire; ci potrebbero svelare molte cose. Ci potrebbero per esempio ricordare la strada smarrita, o ciò che mai dovremmo tornare a fare se vogliamo perseguire la via della felicità.
Doni inattesi, certo, e spettacolari nella sua manifestazione: un grande direttore d’orchestra ne coordina gli attacchi, la struttura… e a noi non resta che ascoltare e goderci lo spettacolo, ringraziando per questo momento di mistica attenzione da parte dell’universo nei nostri confronti.
Siamo seguiti, ascoltati, osservati molto di più di ciò che crediamo vero o possibile. C’è da sorridere davvero col cuore pieno di gioia e scoperta per il nuovo “file” che si sta per aprire, mentre ci accorgiamo di ciò che ci è dato di scoprire in questo nuovo canovaccio di vita.
Vecchi attori prendono scena nel tempo dell’adesso.
Noi, a questo punto, non dovremmo più recitare la vecchia scena, ma da spettatori osservarne le dinamiche, per poi lasciarle andare, consapevoli di nuovi dati ed enormi novelle comprensioni per quell’essere umano che dovremmo “arrivare a divenire”.
Quindi… occhi, orecchie ben aperti e cuore agile serviranno a togliere carica pesante all’evento del passato che la persona è venuta a ricordarci, con la delicata rimozione di ciò che è tossico, immediata e costante.
È necessario disidentificarsi con la forma pensiero che il cosmo ci sta riportando a vivere. Ogni volta che facciamo questo, la forza dell’effetto che questa forma pensiero ha su di noi, viene meno, e noi siamo liberi!Liberi di attirare dell’altro! Altre sinfonie arriveranno a noi, poiché non suoniamo più la stessa musica.
Naturalmente, questa resta un esclusività di chi si accorge!
Nell’augurare a te e a me un pronto accorgersi, ti invito a condividere questa informazione con chi riterrai più opportuno.
Buona vita!..
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