Gurdjieef, un grande maestro collegato alla tradizione del sufismo, diceva che l’uomo crede di essere sveglio, ma in realtà è addormentato. Per uscire dal suo sonno è necessario che pratichi la tecnica del “ricordare se stesso”.
Se ci facciamo caso, durante la nostra vita passiamo la maggior parte del tempo immersi nei nostri pensieri, come se fossimo in trance, dimenticando di esistere. Camminiamo per la strada e non guardiamo ciò che c’è intorno, mangiamo e non sentiamo i sapori del cibo, lavoriamo con scarsa attenzione a ciò che stiamo facendo.
Il modo più efficace di “ricordare se stessi” è porre l’attenzione sul respiro, come ci insegna la tecnica buddista del vipassana. La concentrazione sul respiro ci riporta immediatamente ad esistere, ci fa entrare nella sensazione del corpo, attiva quella sensazione di presenza che rende tutto più vivido ed intenso.
Purtroppo per poco tempo riusciamo a mantenere questa attenzione perché immediatamente i nostri pensieri ci imprigionano in una cappa di irrealtà e ritorniamo nel sonno. Se siamo perseveranti a seguire questa tecnica di consapevolezza del respiro, i momenti di presenza si allungano e diventano più frequenti e cresce in noi la sensazione di essere vivi .
continua..
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