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56.RESPIRO E CONTATTO NEL TANTRA

Il Tantra è diventato un bene di consumo nella cultura occidentale. I corsi di Tantra si sprecano e la maggior parte di essi sono degli addomesticamenti molto più simili a gruppi bioenergetici e di contatto che non ad una via iniziatica. Altri travisano il significato dell’energia sessuale e diventano corsi per individui con difficoltà sessuali e di relazione. Il Tantra non è una pratica sessuale. Per risolvere questi problemi ci sono gruppi di terapia molto più specifici ed efficaci.

Il Tantra è una via iniziatica di altissimo livello che pochi possono intraprendere seriamente e non può ridursi ad un week end esperienziale e basta. Conosco però alcuni insegnanti seri ed onesti che fannocorsi di preparazione in cui si può iniziare ad impostare il senso di questa ricerca, come una prima elementare che non ha pretese velleitarie. A tale proposito segnalo i corsi che si svolgono al Villaggio Globale di Bagni di Lucca con Gitama.

In un libro essenziale che sa entrare con efficacia nell’argomento, “Desideri, Passioni e Spiritualità” – Anima Edizioni, Daniel Odier rivendica l’importanza della respirazione per affinare i cinque sensi: “Il successo di tutte le pratiche successive (del tantra) che riguardano la piena coscienza delle sensazioni dipende unicamente dalla capacità di respirare in coscienza.”

Il Buddha dice: “La pratica della piena coscienza della respirazione, sviluppata e condotta con continuità, conduce alla realizzazione suprema.”

Man-An, maestro zen del XVII secolo, scrive: “Quando espirate sappiate che espirate. Quando inspirate sappiate che inspirate (…) restando semplicemente attenti al soffio che esce e che entra.”

Il primo passo è dunque il respiro cosciente. Il secondo è il tatto. La pelle è il mezzo di relazione più essenziale, un punto di unione, ma non di confine netto. In effetti la pelle continua con un corpo di energia, un involucro che si estende oltre la pelle e che può essere sentito. Sono come delle onde che danno la sensazione di sfumare nel contatto con l’altro. Recuperare il contatto è già un traguardo verso la sensazione di unità.

continua

http://youtu.be/pAqb4qjSXXo..

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