Il libro del 1971 è ancora un testo fondamentale per le nuove generazioni “alternative”.
Tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni settanta in tutto il mondo, assieme ai grandi movimenti libertari di massa della riforma economica e politica, si svolgevano anche grandi rivoluzioni nei campi della psichiatria, dell’educazione, dell’antropologia, delle scienze applicate, della spiritualità.
Una nuova dimensione interdisciplinare delle scienze umane apriva alle masse nuove prospettive di sviluppo armonico nei rapporti umani. Molti autori e molte riviste contribuirono a questa evoluzione. In Italia, a mio parere, il libro più interessante pubblicato sull’argomento è stato La Dimensione Umana di Bernadino del Boca, edito nel 1971. Scritto con la psicotematica, la tematica dell’anima, dà una prospettiva della risoluzione dei problemi della vita umana, individuale e collettiva, attraverso un rapporto armonico tra psicologia e scienza sotto la lente della visione spirituale.
Il libro mette a fuoco da una parte le inutili illusioni scientifiche e dall’altra le falsità della superstizione, gli inganni “nichilisti” ed “eternalisti” della mente. Bernardino del Boca con una lucida visione teosofica riesce a mettere in risalto le immense potenzialità individuali che la società e i poteri del male, spesso volutamente, rimuovono dalle coscienze. I sognatori, i sinceri rivoluzionari possono trovare in questo libro molto sostegno per non perdere fiducia nei propri ideali d’amore.
La vicinanza di Bernardino del Boca ai movimenti della riforma della vita e specialmente agli hippies e ai capelloni ha fatto di questo libro un testo fondamentale per le nuove generazioni “alternative” in Italia. Peccato che non abbia avuto traduzioni all’estero. Dopo quarant’anni dalla sua prima uscita laFondazione Bernardino del Boca pubblica la sua terza edizione..
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