La vera scienza non ha dogmi

Una lettera aperta sull'”altra scienza” , che in passato fu oggetto di un’importante iniziativa culturale promossa da Astra, assieme ad Anima News e alla Libreria Esoterica. Per rafforzare un nuovo spirito nella ricerca scientifica, focalizzato sulla centralità della persona.

Lettera aperta sull””altra scienza”

La scienza accademica ha perso la nozione dei suoi limiti e dimenticato le sue ispirazioni originarie, privilegiando l’insorgenza di una tecnologia che in molti casi violenta la natura anziché rispettarla. La nostra proposta è che a questa scienza se ne sostituisca “un’altra”, più coinvolgente e meno riduttiva, che metta al suo centro la persona umana nella sua singolarità, nelle sue connessioni con gli altri, con l’ambiente della terra e con l’universo. Ma, naturalmente, non possiamo ignorare che l’uomo ha costruito la sua storia modificando la natura, traendo da essa modelli e risorse, tentando di frenarla quando si scatenava. Rispettare la natura non significa essere assoggettati alle sue leggi.

1 – La linea di confine tra naturale e sovrannaturale, tra fisico e ultrafisico, è pura convenzione accademica. Il vero confine della scienza riguarda la soglia del non conosciuto. Tutto ciò che esiste è naturale.

2 – L'”altra scienza” riconosce l’esistenza di fenomeni non sperimentabili e non ripetibili, comprendendo entro il suo dominio la visione generale dei misteri del mondo e lo stupore che essi generano.

3 – La scienza non può essere ridotta a tecnologia, per quanto sofisticata. L’ “altra scienza” aspira a generare una visione del mondo che riguardi tutto l’esistente. La conoscenza scientifica sorge certamente dal metodo ma anche dall’ispirazione e dall’intuizione, così come gli altri conseguimenti della cultura umana.

4 – L'”altra scienza” si sente eticamente impegnata nei confronti dell’essere umano e della natura: questo le dà uno scopo che non è limitato al solo uso degli strumenti tecnologici disponibili. I valori che hanno fondato la scienza derivano dal mondo morale: attrazione per il mistero, onestà, rispetto per la verità, coerenza, comprensibilità.

5 – La scienza è un campo del sapere volto a ricercare e rilevare l’autentica realtà dell’universo. Essa esige rigore scientifico e umiltà in tutte le materie dello scibile, assenza di pregiudizi, di presunzione, di forzature, particolarmente nel caso della medicina. In campo medico, I'”altra scienza” si pone al servizio della persona malata, del suo ambiente, della sua interiorità.

Essa riconosce al medico e al malato la libertà di ricorrere anche a quelle cure che non sono comprese entro i confini della medicina ufficiale e rifiuta l’idea che la via alla guarigione passi esclusivamente attraverso impersonali diagnosi chimico-fisiche, terapie aggressive, sintomatiche e sperimentali e che la vita sia ridotta a oggetto di management medico, professionale e amministrativo.

Questo principio va comunque inteso con prudenza in quanto potrebbe dischiudere possibilità pericolose legate allo sfruttamento di individui, praticamente indifesi a causa della malattia che li affligge, da parte di altri individui che applicano metodi terapeutici di cui non si sono preoccupati di verificare l’efficacia.

6 – L'”altra scienza” disconosce il successo e il potere, comunque ottenuti, come criteri di valore e rifiuta una visione competitivo-militare della ricerca.

7 – La scienza attuale punta i suoi missili verso l’impossibile (terapia genica, guerre spaziali, realtà virtuale…). L'”altra scienza” aspira a disegnare un mondo abitabile per l’uomo.

8 – La ricerca scientìfica non può essere sottomessa al potere politico-economico che tende a privilegiarne l’aspetto pragmatico e applicativo. Un ruolo primario spetta alla ricerca disinteressata, libera da condizionamenti imposti dagli enti finanziatori, aperta a una divulgazione responsabile e valutata esclusivamente per la sua qualità.

Ci sono più cose in ciclo e in terra che non spieghi la tua filosofia” (William Shakespeare).

Liberiamoci dall’intellettualismo della scienza per ritrovare la nostra propria natura e quindi la natura in generale” (Max Weber).

La scienza normale è un tentativo strenuo e determinato di costringere la Natura nelle caselle concettuali fomite dall’istruzione professionale” (Thomas Kuhn).

L’oggetto della ricerca non sarà soltanto stabilito dal sentimento di potenza che viene dalla dominazione, ma sarà piuttosto ispirato dal senso di meraviglia e di rispetto che circonda tutto quanto è misterioso” (Adolf Portmann).

Cio che è necessario è ripristinare la categorìa del sacro, la categoria più completamente distrutta dall’establishment scientifico” (Hans Jonas)..

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