Le vie dell’amore

Taoismo e tantrismo esprimono una sintesi degli opposti e, non demonizzando il sesso, ne fanno una via di realizzazione totale.

Parlare o scrivere sull’amore mi fa sentire a disagio. Pensando al tema mi è venuto in mente Paul Watzlawick, fondatore della scuola di Palo Alto in California, recentemente scomparso. Molti anni fa, mentre si trovava in Germania, sentì alla radio che sul tema della felicità il conduttore aveva raccolto almeno 276 definizioni. Chiamato a dire la sua capovolse il titolo con Istruzioni per rendersi infelici e siccome alcuni lettori chiesero spiegazioni egli rispose con il libretto Di bene in peggio.

Ho premesso questo episodio per dire che ognuno di noi ha la sua opinione sull’amore e la sua ricetta risolutiva. Con un pizzico di cattiveria possiamo dire che tutti i ministri di culto che sono interrogati come esperti sull’amore, il sesso, la famiglia, la bioetica, hanno le loro risposte già preconfezionate dall’autorità della Chiesa cattolica e dalle altre religioni. Il significato più diffuso dell’amore è quello romantico, cioè della passione che un altro essere umano ci suscita come un fiume che ci investe dopo un uragano.

Pedagogicamente possiamo quindi distinguere e riconoscere tre tipi di amore:eros o passione, fileo o amicizia e agape tradotto in latino con il terminecaritas. L’eros è l’istinto vitale che coinvolge la sfera della psiche o di una parte dell’anima che la natura ci ha provveduti per la sopravvivenza della specie.Quando l’erossesso è represso sfocia nella malattia dell’anima (vedi Freud). Ma anche la libertà sessuale, o meglio il libertinaggio, non è da meno, perché oltre alla paura del contagio fisico segue il vuoto esistenziale. Ciò spiega il fatto che molti santi erano ex-libertini come S. Agostino, S. Francesco, Ignazio Di Loyola e altri.

Ho letto molti libri sull’amore e penso che solo il Taoismo cinese e il Tantrismo Indiano esprimano una sana sintesi degli opposti. Il taoismo e il tantra non demonizzano l’eros, ma ne fanno una via di realizzazione totale. Per me Osho è l’autore moderno che maggiormente ha contribuito a liberare il rapporto uomo-donna per quello che è. Il suo libro Dal sesso all’eros cosmico, sintetizza la sua visione. Se partiamo dal primo chakras-eros insieme al partner ci libereremo dall’attaccamento del sesso e del cuore.

Pensare che la sublimazione dell’eros sia alla portata di tutti è un errore di principio e di fatto. Innanzitutto dobbiamo rispettare la libertà dell’altro. Ogni NO va accettato con rispetto e ringraziamento. Molte tragedie antiche e moderne si vogliono giustificare in nome dell’amore. Il vero amore non è violenza, gelosia, ossessività, vendetta o REIFICAZIONE dell’altro. Cesare Musatti, il padre della psicanalisi in Italia, diceva che nel gioco del corteggiamento a volte il NO vuol dire NI e il NI vuol dire SI, ma state attenti perché è difficile decifrare il linguaggio solo verbale. L’esperienza insegna che il corpo va sentito nella sua totalità. Concludo dicendo che l’amore, sia esso eros, amicizia o agape, non è una teoria, ma una pratica.

Come si impara a camminare camminando, s’impara ad amare amando. Apriamoci agli altri senza timore del SI e del NO perché qualsiasi esperienza d’amore è meglio della sicurezza della fortezza dell’ego. Amare tutti e il tutto partendo da noi stessi..

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