Reiki: dal primo al terzo millennio

Breve introduzione al metodo di cura conosciuto con il nome di “Reiki”

Il Reiki e’ un metodo di guarigione naturaleriscoperto intorno alla metà del 1800 da un monaco giapponese, Mikao Usui, ma le sue origini sono molto più antiche. Il termine è composto da Rei, che si riferisce all’Energia Universale, e Ki che è l’energia di ogni essere vivente. Il Reiki, quindi, mette in sintonia l’energia personale con quella universale.

Praticare il Reiki vuol dire essere canali dell’energia, che una volta entrata nel corpo si dirige spontaneamente dove è maggiormente necessaria, innescando un processo globale di autoguarigione e di riarmonizzazione con la Realtà. Innesca processi che agiscono sul piano fisico, mentale, emozionale e coscienziale. Lavora sulle cause dei sintomi, sulle carenze energetiche e ripristina l’equilibrio globale nell’individuo. Riattiva la circolazione, rafforza il sistema immunitario, rigenera i tessuti, facilita l’eliminazione di tossine. Induce uno stato di benessere e di rilassamento, attenuando stress, tensione e fatica.

Può essere utilizzato per trattare se stessi, gli altri, animali, piante, cibi, pietre, etc. Non è legato ad alcuna filosofia, dogma o credo costituito. Non può mai essere nocivo. I seminari in genere si articolano in 2 giorni consecutivi (4 ore circa per giorno), durante i quali gli allievi ricevono l’attivazione (suddivisa in 4 fasi) che permette di riappropriarsi della capacità di canalizzare l’energia universale..

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