Sul Sentiero della Conoscenza

Sul Sentiero della Conoscenza

Nella conoscenza della natura della realtà e di se stessi risiede l’unica, vera possibilità di comprendere e sciogliere i nodi che causano sofferenza. Grandi Maestri come Gesù e Buddha avevano già indicato le modalità per intraprendere questo Sentiero di Conoscenza…

Il limite percettivo della vista ordinaria e degli altri sensi fisici è prodotto da una realtà che spesso dimentichiamo; l’essere umano viene educato ad utilizzare l’udito, il tatto, la vista, il gusto e l’olfatto esclusivamente per conoscere le cose materiali e tangibili.
Le qualità sottili della vita, i campi di forza (energie) insiti (interni) nella materia, sono realtà che, pur sfuggendo alla percezione umana, rappresentano il cuore (l’anima) della materia densa.

Questi limiti possono essere trascesi; occorre la volontà di ri-educare, ri-indirizzare i nostri sensi a percepire la vita nelle sue infinite possibilità di manifestazione. Energia e materia, pur apparendo una dualità, in ultima analisi costiutiscono i due poli di un’unità nella quale tutto evolve e si trasforma. Anima e corpo, spirito e materia, due poli opposti (positivo-negativo, maschile-femminile) che si compenetrano, interagiscono ed evolvono per giungere ad uno stato di equilibrio e vibrazione armonica.
Immaginiamo un fiore (la forma, l’apparenza esterna); esso non può essere separato dalla sua qualità, dall’essenza sottile (il profumo) racchiusa nella forma, benché questa sua qualità non possa essere vista attraverso la vista fisica ordinaria.

Quando per la prima volta mi guardai allo specchio per vedere la struttura energetica che compenetrava il mio corpo fisico… nel momento in cui osservai con attenzione l’estremità del mio braccio, dopo qualche minuto, riuscii ad intravedere un flusso di luce in continuo movimento che permeava tutte le estremità del mio corpo. Dopo aver chiuso e riaperto le palpebre più di una volta tornai a guardare attentamente… continuavo a vedere quel chiarore di luce che fuoriusciva dal mio corpo…

Il Maestro Buddha esortava a comprendere e a praticare l’ottuplice sentiero: “Retta comprensione, retto pensiero, retta parola, retta azione, retta condotta di vita, retto sforzo, retta consapevolezza e retta meditazione.” Grazie alla sua esperienza, alla dedizione per la vita e per gli esseri umani, e alla ricerca costante delle cause che sottostanno alla sofferenza, giunse a comprendere che l’ignoranza umana rispetto ai piani sottili dell’esistenza, dovuta all’attaccamento agli oggetti materiali e alle condizioni effimere, causa effetti distruttivi e distorti che oggi creano infelicità, dubbio, paura, depressione, frenesia convulsa e squilibri psichici.

Il Maestro Gesù predicava e spiegava pubblicamente l’importanza di conoscere se stessi e di amare il prossimo, di essere compassionevoli nei confronti di coloro che a causa della sofferenza interna e della non conoscenza (“Padre perdonali perché non sanno quel che fanno”) arrecavano distruzione e alimentavano l’eresia della separatezza.

Cosa vuol dire tutto questo? Perché riportare le affermazioni di questi esseri? Le cause dei malesseri psico-fisici sono da ricercare, in primo luogo, nel corpo eterico dell’essere umano; in via secondaria nel corpo astrale e solo una piccola percentuale nel processo mentale.

I due Maestri presi in considerazione hanno voluto semplicemente mostrare la via per raggiungere la gioia, l’equilibrio, la consapevolezza e la beatitudine. Ogni essere umano è chiamato a conoscere se stesso in modo scientifico… che vuol dire divenire consapevoli dei fattori che causano qualsiasi genere di sofferenza.

L’essere umano si identifica continuamente con la forma esterna per mezzo dei cinque sensi tralasciando il piano delle energie sottili, le qualità e il mondo delle vibrazioni. Accedere a queste realtà interne è possibile grazie a quel lavoro di sperimentazione che ognuno di noi può intraprendere attraverso la conoscenza, l’attenzione e la comprensione di immutabili realtà che riguardano il principio di unità tra l’aspetto formale e il principio animico (causale) entrostante tutte le forme.

Conoscere il rapporto che intercorre tra la psiche e il corpo, tra l’anima e la personalità, tra lo spirito e la materia diviene di difficile attuazione se l’essere umano rimane legato e attratto solo dall’aspetto esteriore, tangibile e materiale della vita. Coloro i quali hanno intrapreso il Sentiero della Conoscenza (me compresa) e con abnegazione e sforzo costante indirizzano quotidianamente l’attenzione sui pensieri, sulle parole e sulle azioni, giungono (ognuno con i propri tempi) a percepire sempre più l’esistenza di dimensioni sottili che compenetrano tanto il microcosmo (l’essere umano) quanto il macrocosmo.

Il cuore dell’insegnamento che conduce alla conoscenza delle forze (energie) che causano da un lato la sofferenza, e dall’altro la possibilità di aderire alla bellezza della vita e alle potenziali qualità umane, è dentro ognuno di noi.

Ho scritto questo preambolo per mettere in relazione la necessità di comprendere le cause della sofferenza, le origini delle malattia, i moventi che sospingono le nostre personalità a perpetuare comportamenti distruttivi, con un atteggiamento pratico di sperimentazione diretta dei corpi sottili dell’essere umano.

Il mezzo per raggiungere questa consapevolezza è la Conoscenza dei meccanismi della coscienza. Gli strumenti scientifici affinché la conoscenza possa essere acquisita sono l’attenzione incentrata sulla qualità della vita, la costante meditazione sulle nostre dinamiche quotidiane (parole, emozioni, sentimenti, pensieri) e lo sforzo costante, imprescindibile, per trasformare ciò che in noi produce disarmonia, egoismo, avidità, separazione, paura e sofferenza.

Insieme a tanti altri esseri umani di buona volontà ho sperimentato, grazie alla pratica e allo studio del Raja yoga e dell’esoterismo (la Scienza della vita), cosa vuol dire riconoscersi per quello che siamo, accettando i nostri difetti e sviluppando le nostre qualità. Lo Yoga Regale della Mente conduce alla realizzazione delle caratteristiche interiori (esoteriche) del corpo umano passando attraverso i tratti essoterici (esterni).

Non possiamo trasformare qualcosa che non si conosce…

Abbiamo davvero bisogno di star bene? Occorre conoscere le forze che si muovono dentro e fuori di noi.
Vogliamo vivere le nostre esistenze in modo armonico? Dobbiamo ritrovare l’equilibrio nelle energie che ci compenetrano..

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento con Facebook

Torna in alto