L’autore Valdo Vaccaro, esperto di igienismo naturale, spiega i vantaggi di uno stile di vita igienistico e, quando necessario, del metodo del digiuno per affrontare i problemi di salute, troppo spesso dovuti a tossiemia interna…
Sono una ennesima vittima della dieta Mediterranea
“Buongiorno dr Vaccaro, ringrazio il giorno in cui mi sono imbattuta casualmente nel suo blog, dopo aver letto un articolo sul sito disinformazione.it. Ho 58 anni e, fino ad ora, la mia alimentazione è stata quella tradizionale della maggioranza, con carne, pesce, formaggio, uova, latte, dolci e compagnia bella.
Basta coi gonfiori, con le Escherichie e con le Klebsielle.
Voglio una nuova vita.
Avrei mille cose da raccontarle sulla mia salute, e sulle tante cose che non vanno. Ma l’annoierei. Preferisco solo citare che da circa tre anni sono tormentata da una cistite cronica da Escherichia Coli che si alterna alla Klebsiella, e da mani e piedi che mi si gonfiano, provocando pure dolori alle articolazioni. Ho deciso di dire basta, di comprare il suo libro Alimentazione Naturale e di iniziare una nuova vita.
Anni di ininfluenti e costose cure omeopatiche
Non sarà impresa facile, visto che devo ancora cucinare per marito e figlie, i quali difficilmente si adatteranno alle scelte radicali che sto per intraprendere. Da notare che sono in cura omeopatica da decenni, per un motivo o l’altro, e sempre senza miglioramenti duraturi e significativi. Cure omeopatiche mantenute tanto per far qualcosa o per non cadere in trappole farmacologiche ancora peggiori.
Stitichezza, lassativi e clisteri
Anch’io, come gran parte delle lettrici che le hanno scritto, ho problemi di stitichezza, per cui ricorro a lassativi e clisteri. Da dove iniziare?
Ho letto che partirà per l’Asia tra pochi giorni… spero quindi di ricevere risposta prima della sua partenza. Le sono grata per quello che potrà fare per me. Ci tengo a ringraziarla per tutto il suo lavoro e il suo impegno a favore del prossimo. Dio la benedica”.
(Ivana Collini)
Chiedo scusa a te e alle decine di lettere inevase.
Pregovi rallentare le domande e rileggere l’abbondante corrispondenza dei mesi scorsi.
Contattare più spesso Franco Libero Manco e Carmelo Scaffidi.
Ciao Ivana,
mi scuso con te e con qualche altra decina di lettrici e lettori in attesa di risposta. La conferenza di Milano del 14 marzo mi ha impedito di far fronte alle ultime corrispondenze. Mi ha pure impedito di inviare a tutti i miei scritti. Ora ho aggiornato la mailing-list e cercherò di essere puntuale e preciso (…)
Ci sono però il dr Franco Libero Manco all’AVA-Roma (06-7022863, e 333-9633050), e il gran Maestro igienista Carmelo Scaffidi alla ABIN-Bergamo (035-340208 e 338-9222610), pronti a darvi liberamente assistenza informativa, tecnica e morale. Contattateli senza timore.
Contattare la Dominique di Frosinone
Mi chiedi da dove iniziare col tuo nuovo programma alternativo e revitalizzante. Ti invito intanto a fare una chiacchierata con l’amica Dominique di Frosinone (domi_andre@hotmail.it) che è una delle mie più attente e precise lettrici-allieve-insegnanti, e che mi ha autorizzato a citare la sua disponibilità. All’inizio mi ha tempestato di domande, applicando poi in modo rigoroso e fedele i principi dell’igienismo e del naturalismo, ed è approdata a notevoli risultati. Essendo dotata di grande generosità e gentilezza, sarà in grado, donna-donna, di chiarire molti dubbi.
Si parte sempre con un riposo fisiologico rigenerante detto digiuno
Direi che la prima cosa da fare per risolvere i tuoi problemi specifici alla vescica e all’intestino è quella di concederti un riposo fisiologico di 1-2 o massimo 3 giorni, per dar modo al tuo corpo di mandar fuori la tossiemia interna che hai accumulato.
Riposo assoluto in ambiente temperato e ventilato, con tanta acqua distillata o comunque leggera e priva di minerali nocivi. La potrai al massimo arricchire con del succo di limone fresco. Il tutto da bersi a piccoli sorsi in continuazione e a volontà.
Il significato tecnico del riposo fisiologico chiamato digiuno
Quale è il significato del digiuno? Per chi è afflitto da problemi notevoli (escrescenze, calcoli, lipotoxemie, emoviscosità, depositi minerali che lo rendono rigido come una stalattite, ulcere, indurimenti e tumori, vecchi depositi di caffeina-nicotina-farmaci-integratori), il digiuno diventa una sala operatoria senza bisturi, seguita poi, nella fase di vero recupero, dalla gioia della rivitalizzazione e della salute. In questi casi c’è qualche sofferenza fisica, servono più giorni e due damigiane di acqua leggera, e spesso qualche replica digiunistica a distanza di due settimane).
Il mio particolare sistema di vita
Mi chiedono spesso le mie esperienze digiunistiche personali. Non sono un patito del digiuno, pur credendo in esso. Questo perché ho impostato la mia vita in modo tale da evitare accumuli di intossicazione lipidica, caseinica, cadaverinica ed inorganico-minerale. Trenta anni fa, quando ero vegetariano a volte non vegano, l’intensa attività sportiva-agonistica aiutava molto il metabolismo e la circolazione.
Un provvidenziale prolungamento del ciclo eliminativo notturno
Attualmente, il livello più modesto di attività aerobica cui mi costringete stando qui a rispondervi al computer (è solo una battuta, lo faccio volentieri!), è compensato da un’alimentazione più vivificante che nei tempi andati. La mia dieta mattiniera a base di frutta acquosa, non fa altro che permettermi di prolungare il ciclo eliminativo notturno, che è poi il digiuno normale che tutti facciamo durante la notte.
Veganismo crudista come dieta nutritiva, eliminativa-digiunante ed auto-purificante
In altre parole, il veganismo tendenzialmente crudista, applicato per lunghi anni, diventa una specie di dieta eliminativa-digiunante, nutritiva ed auto-purificante nello stesso tempo.
Ricordo qui ancora a tutti l’importanza dei cicli metabolici:
12-8 pm: ciclo appropriativo (in cui metter dentro legno e carburante nella propria stufa)
8 pm-4 am: ciclo assimilativo (in cui riposare e dormire a finestre non tappate)
4 am-12: ciclo eliminativo, dove c’è abbondanza di urine, di sudore e di escrementi da eliminare (“momento clou” in cui optare per centrifugati vegetali, succhi freschi, frutta prevalentemente acquosa, arricchendo le disponibilità idriche interne).
Il digiuno, quando serve, non indebolisce ma rafforza l’organismo
Per chi non è troppo male in arnese, il digiuno è solo una purificazione e un rafforzamento energetico, in quanto si eliminano tutti gli sforzi digestivi-assimilativi-evacuativi e si dà una forte iniezione enzimatica al sistema immunitario che può provvedere a rimettere in ordine la situazione interna.
Non appena alito e lingua si normalizzeranno e saranno gradevoli, e non appena l’appetito ritornerà dopo esserne andato del tutto, e le urine si saranno schiarite, tronchi il digiuno e parti con una dieta fruttariana di 2 giorni circa, inserendo via via le verdure crude e poi il secondo piatto a pranzo e cena, per approdare alla dieta vegana tendenzialmente crudista che sarà la tua compagna normale di vita.
Te la riscrivo, rifacendomi circa alla mia tesina sull’emicrania del 30 gennaio 2010:
Schema dietologico generale valido per tutti, sani e malati, piccoli e grandi, bianchi e neri, con gli opportuni adattamenti individuali in termini di orario, di quantità, di gusto personale, di compatibilità con eventuali situazioni di emergenza…
Ore 7 Prima colazione: succo di 4 arance o di un pompelmo (o altri agrumi), oppure melone-anguria, oppure un centrifugato di carote-sedano-rape-bietole-mele-ananas.
Ore 9 Seconda colazione: 2 kiwi e una banana, oppure fragole, pesche e ciliegie (quando c’è la stagione)
Ore 11 Terza colazione: crema di avena, più germe di grano, più semi di sesamo bianchi e neri, semi di girasole, di lino, di papavero, di zucca (il tutto intenerito a caldo o freddo in latte di cereali o latte di cocco o anche acqua).
A giorni alterni si può alternare col pop-corn e banane e col pop-corn e datteri.
Ore 13 Pranzo:
a) primo piatto abbondante di verdure crude, incluso radicchietto, lattuga, valeriana, tarassaco, crescione, rucola, germogli vari, ravanelli, carote grattugiate, rape grattugiate, pomodori, cetrioli (non oltre 4 verdure mescolate);
b) secondo piatto di verdure amidacee tipo cavolfiore, patate, zucche, patate dolci, melanzane, peperoni, zucchine, tegoline, piselli (cotti in modo conservativo), alternato il giorno dopo con cereali integrali (riso integrale-riso nero-miglio-saraceno-orzo-farro-mais tenero), oppure con pasta integrale al dente con cime di rapa o altre verdure, o con pizzetta sottile alle verdure fresche, ai funghi-olive-peperoni-ananas-avocado, oppure con minestra di verdure cotta non oltre 16 minuti (meglio però il gaspacho o crema di verdure crude alla spagnola).
Ore 16 Prima merenda: mela o pera, ananas o papaia.
Ore 18 Seconda merenda: mandarino o melograno, o frutti di bosco.
Ore 19 Cena: Come il pranzo, alternando e cambiando il tipo di verdure e di cereali
Note aggiuntive allo schema dietologico
– Nessun bicchiere sul tavolo a pranzo e cena. Al massimo un bicchiere di acqua al giorno lontano dai pasti per chi indulge ancora nel cotto.
– Qualche oliva e qualche carciofino sott’olio, qualche crema di olive e di carciofi da spalmare sul pane integrale di accompagnamento (o sul pane integrale dei panini alle verdure, per chi preferisce i panini ai pranzi, o per chi ci deve ricorrere durante i viaggi), sono tutte cose utili.
– Per condire, usare sempre extra-vergine spremuto a freddo e qualche goccia di limone e di aceto balsamico (ogni sale e ogni aceto sono da minimizzare, o anche eliminare, trattandosi di gustosi ma velenosi componenti, sostituibili con alternative naturali più accettabili).
– A conclusione di pranzo e cena, o comunque al termine di altri pasti di frutta della giornata, per chi preferisce, sgranocchiare pinoli, noci, nocciole, mandorle, arachidi, semi di zucca, anacardi, noci brasiliane, pistacchi (indispensabili una manciata al giorno per il gruppo di vitamine B).
Le cose vietate per tutti in generale, diventano ultra-vietate per chi ha la vescica in disordine, lo stomaco e l’intestino in disordine.
Quanto alla tua cistite, altro non è che una infiammazione della vescica, legata però a stitichezza, lentezza epatica, sangue denso, e forse anche ai farmaci che ti hanno somministrato in passato. Nel caso tuo, vietatissimo il sale, l’aceto, le spezie, gli integratori, il fumo, i farmaci, i vaccini, l’aria viziata, il caffè, il tè, l’alcol, la cadaverina, la caseina, i cibi concentrati e disassemblati, nonché privi della rispettiva acqua biologica mineral-vitaminizzata-ormonizzata-enzimizzata-glicosizzata-magnetizzata).
La cosa peggiore del mondo per gli stitici sono proprio i rimedi medicali tipo diuretici, lassativi, purganti, clisteri di caffè (stile Gerson), clisteri di urina di vacca, clisteri di camomilla o di altro ancora…
Ultra-vietati i diuretici, i lassativi, i purganti e i clisteri, in quanto sono dopanti e causano forti irritazioni, rendendo i fenomeni acuti e cronici. Il clistere può essere ammesso solo in sede di pronto soccorso, non certo come strumento di risoluzione problemi.
Ultravietata la vita sedentaria e la vita all’ombra. Ultra-raccomandata l’attività aerobica al sole.
Impara a respirare bene col metodo yoga.
Bere acqua di sorgente, meglio se di alta montagna, ti aiuterà a depurare, specie in occasione di belle e faticosette passeggiate aerobiche.
La panacea della frutta, del centrifugato e dei bagni rinfrescanti al ventre
La panacea rimane la frutta. La panacea rimane anche il centrifugato di carote-rape-sedano-topinambur-ginger-patatadolce-mela-ananas, che si può inserite in un programma detossificante e reidratante intensivo a base di bio-acqua proveniente dalle elaborazioni vegetali-solari.
Bagni freddi al basso ventre ogni 4 ore, ed anche il tipico cataplasma di fango applicato sul basso ventre durante la notte, possono dare una mano a disinfiammare meccanicamente l’intestino, fermo restando che il lavoro disinfiammatorio di base viene risolto solo dalla dieta fruttariana e crudista.
Il vero autore del ripristino e dell’auto-guarigione è sempre e solo lui, il medico interno chiamato sistema immunitario
Nessuno però deve confondersi. Parliamoci chiaro ancora una volta. Non è la frutta, non è il digiuno, non è il pisselit (tarassaco), non è il terapista medico o non medico, non è l’omeopata con le sue assurde erbette microdosate, al limite non è il ridicolo ed imbarazzante clistere. Il vero autore intelligente del ripristino e della guarigione è sempre e solo lui, il signor sistema immunitario, messo finalmente in grado di lavorare.
Valdo Vaccaro
Direzione Tecnica AVA-Roma e ABIN-Bergamo.
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