La sfida evolutiva

La sfida evolutiva

Per capire chi siamo – e qual è il percorso che stiamo afffrontando sia come individui che come umanità – occorre avere una visuale di carattere spirituale: un codice interpreativo con cui affrontare e superare le sfide della vita, e sviluppare maggiore coscienza…

Nel precedente articolo, il primo di una serie sull’affascinante tema sul prossimo grande passo della nostra evoluzione, abbiamo diiscusso diversi punti. Per esempio, abbiamo parlato dell’importanza e del significato di come affrontare con comprensione e successo ciò che la vita e la crisi della nostra epoca chiedono ad ognuno di noi. In riassunto, qui si tratta di poter rispondere all’Enigma della Sfinge (chi sono io? Da dove vengo e dove vado? Cosa sono venuto a fare su questa terra? E come posso raggiungere il mio grande traguardo, la theosis?). Praticamente, si tratta di poter ridare significato (speranza) alla nostra mente, fiducia (motivazione) al nostro cuore e scopi (obiettivi e vitalità) alla nostra volontà.

In questo articolo continueremo il nostro viaggio ed esplorazione di questo tema, considerando i presupposti ed assiomi fondamentli sui quali essi sono ancorati così come la grande teoria dell’evoluzione, di quella umana e spirituale in particolare che costituisce un suo perno fondamentale.

Perché considerare, enunciare e spiegare i presupposti ed assiomi fondamentali sui quali riposano le nostre discussioni e presentazioni? Perché tutti gli argomenti così come tutte le discipline accademiche e le riflessioni filosofiche sono effettivamente ancorati, a livello conscio od inconscio, su certe premesse.

Come voi già ben sapete, se leggete i miei articoli o i mie libri, quello che caratterizza il mio modo di vedere le cose e di interpretare tutti gli argomenti importanti da me discussi è quello della prospettiva spirituale, l’unica che possa veramente entrare nel cuore stesso dell’argomento ed arrivare oltre ai fenomeni fino ai noumeni. Questa “prospettiva spirituale” è basata, a livello obiettivo, sulla tradizione spirituale, sui suoi insegnamenti ed, a livello soggettivo, sulle mie esperienze personali.

Essa è fondata su certi presupposti ed assiomi che tengo a rendere espliciti e chiari perché se li accettate e se siete in sintonia con essi, allora tutto ne consegue in modo razionale e coerente, ma se non li accettate allora questa “prospettiva spirituale” vi sembrerà fantasia, poesia o wishful thinking!

Ora, vediamo quali sono i presupposti ed assiomi più importanti: In nuce, questi sono tratti da una teoria olistica della natura umana, da un modello integrale della psiche, e da una certa teoria dell’evoluzione umana. Essi emergono da una visione dell’uomo inteso come homo triplex. Specificamente:

1. La struttura e le manifestazioni della natura umana sono viste come una trinità con un aspetto fisico, psichico e spirituale: l’uomo ha un corpo (contenitore), un’anima (coscienza) ed uno spirito (vita) a livello strutturale. A livello funzionale troviamo i suoi tre “attributi ontologici”, la conoscenza, l’amore e la volontà o il modo di pensare, sentire ed esprimersi.

2. Un’epistemologia tramite la quale la vera conoscenza si ottiene con i dati dei nostri sensi (vista ed udito), elaborati ed interpretati dalla ragione, e completati dall’esperienza umana, dall’intuizione ed ispirazione, poi verificati dall’osservazione ed esperienza vissuta.

3. Una grande teoria dell’evoluzione umana e spirituale il cui modello è la grande famiglia estesa e la mia teoria dell’Uomo Grattacielo con il suo “asse verticale della coscienza”.

4. La famosa analogia e corrispondenza fra il macrocosmo (l’universo) ed il microcosmo (l’uomo). Da essa risulta che l’essere umano è il “mistero dei misteri” ed il “tesoro dei tesori” in quanto è la sintesi o l’ologramma di tutto ciò che esiste ed il punto d’incontro di tutte le dimensioni ed aspetti della realtà.

5. Una buona comprensione ed applicazione del linguaggio simbolico ed analogico.

6. Coltivare sempre l’umiltà e la sensibilità per tenere la mente, il cuore e la volontà aperti.

7. Il famoso assioma ermetico “in alto come in basso, all’interno come all’esterno e viceversa”…

Per quanto riguarda la grande teoria dell’evoluzione, nell’epoca moderna abbiamo verificato empiricamente e razionalmente ciò che la tradizione spirituale ha sempre insegnato: c’è una lunga e lenta evoluzione di tutto ciò che esiste; della terra a livello fisico, degli organismi viventi a livello biologico, e dell’uomo a livello psicologico, sociale, culturale e spirituale. Questo ci rammenta il famoso paradosso e controversia fra due grandi filosofi greci:

• Parmenide il quale disse: “tutto quello che è reale è eterno e non può cambiare (livello ontologico o dell’anima);
• Eraclito che sosteneva che “l’unica cosa a non cambiare mai è il cambiamento stesso!” “Tutto evolve e si trasforma, non si può mai fare due volte il bagno nello stesso fiume” (livello esistenziale o della nostra personalità).

Per noi quindi, a livello esistenziale e della nostra personalità, l’evoluzione, il cambiamento e la trasformazione, l’attualizzazione delle nostre facoltà e potenzialità latenti, sono la “legge di ferro”, una realtà inesorabile.

Per capire chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, quello che siamo venuti a fare in questo mondo e quale potrebbe essere il nostro Traguardo finale, è indispensabile avere una visione globale (vedi spirituale) di quello che è l’uomo e del suo posto, ruolo e funzione nell’universo; inoltre, per comprendere chi veramente siamo è indispensabile avere una visione e una buona comprensione dell’evoluzione e della fase attuale nella quale ci troviamo a questo punto.

Per la religione troviamo questa legge nella parabola del Figliol Prodigo, nella Caduta e nella Redenzione; per la tradizione spirituale, invece, la troviamo nella grande V dell’involuzione (discesa dello spirito nella materia) e dell’evoluzione (ritorno della materia allo spirito); mentre nella scienza la troviamo nella teoria dell’evoluzione fisica, biologica, psicologica, sociale, culturale… ed ora anche spirituale! In altre parole, è fondamentale poter capire chi siamo, che cosa sono la vita e l’universo, per collegarli con ciò che veniva prima e con quello che seguirà… e così sapremo quale sarà il prossimo grande passo nella nostra evoluzione e la sfida ed “esame” che siamo chiamati a vivere ora. E queste sono cose che solo la coscienza spirituale e la nostra esperienza personale ci possono offrire!

Siccome la legge dell’evoluzione, l’attualizzazione del potenziale latente, tocca ogni aspetto e dimensione della realtà, questa ha un impatto sugli esseri umani; infatti tocca ogni aspetto e dimensione del loro essere dal fisico allo spirituale. La legge è la stessa ma il tempo per viverla e realizzarla può variare enormemente, aumentando considerevolmente quando si passa dal livello fisico a quello spirituale. Quello che potrebbe impiegare da 70 a 90 anni a livello fisico, potebbe invece impiegarne migliaia se non milioni a livello spirituale.

L’essenziale, qui, è essere consapevoli di questo e di avere una road-map del processo di evoluzione a disposizione. Ed è proprio questo che la tradizione spirituale offre a livello obiettivo e che poi potrete vivere e verificare a livello soggettivo quando raggiungerete un certo livello di coscenza e di essere (precisamente il 4° livello, in modo intellettuale, ed il 5° livello, in modo esistenziale).

Il potenziale esiste per tutti ed a tutti i livelli ma deve essere attualizzato e vissuto su ognuno dei sette livelli fondamentali. Qui ci troviamo di fronte al paradosso del tempo, il quale esiste per il corpo e la personalità ma non esiste per l’anima e lo spirito! Inoltre non si può “evitare” o “saltare” un livello o fase che invece deve necessariamente essere vissuto ed integrato, e che possiede le proprie leggi e caratteristiche specifiche.

Di nuovo, ci troviamo davanti al quesito fondamentale di questa serie: qual è la sfida evolutiva che si trova oggi davanti ad ognuno di noi e che solo l’individuo stesso può identificare e risolvere? Uno dei miei contributi più importanti alla conoscenza umana in generale ed alla scienza spirituale emergente è la mia teoria dell’Uomo Grattacielo con il suo ”asse verticale della coscienza”. Qui la premessa ed assioma centrale è il fatto che tutta la conoscenza, quello che noi chiamiamo “realtà” e “verità”, è una funzione del nostro livello di coscienza. Praticamente parlando, questo significa che quando cambiamo di livello di coscienza, cambiamo anche il nostro modo di percepire, definire e reagire ad una data condizione o situazione.

Mentre esistono sette livelli di coscienza e stadi di evoluzione, a livello pratico e concreto abbiamo i quattro livelli che gli antichi avevano collegato ai quattro elementi: Terra rappresenta la dimensione fisica, la persona pratica, attiva e focalizzata sul mondo esteriore e sulla sua conquista. Acqua simbolizza la dimensione emotiva, l’artista focalizzato sui sentimenti e sull’estetica. Aria è connessa alla dimensione mentale e qui abbiamo l’intellettuale che vuole capire, spiegare e creare teorie cognitive. Infine Fuoco è legato alla dimensione spirituale, al mistico, monaco o iniziato, che cerca l’unione con la Realtà Ultima.

Ora, ogni persona deve passare attraverso e integrare tutti i livelli dove la “realtà” e la “verità” sono molto diverse e possono anche essere opposte. Qui ogni persona deve imparare ad essere fedele a se stessa, a sviluppare integrità e carattere… ad essere tollerante ed accettare quelli che vivono ad un altro livello di coscienza. La grande sfida, dunque, è crescere, passare dall’infanzia all’età adulta, salire dal 3° al 4° e al 5° livello, in quanto il nostro attuale stile di vita e cultura sono insostenibili… e questo si può fare o con la saggezza o con la sofferenza!

Per arrivare alla vera vita la quale implica la vera conoscenza, il vero amore e la vera volontà così come la salute, la pace, la giustizia e la gioia autentica, bisogna necessariamente accedere al 5° livello, quello dove l’umano si unisce al divino e dove lo sforzo umano è ispirato e completato dalla grazia!.

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