Stimoli verso il Nuovo Paradigma

Stimoli verso il Nuovo Paradigma

L’era attuale si sta orientando verso nuovi modelli di realtà, che però rischiano ancora di essere il frutto di illussione e annebbiamento… Ma è possibile orientarci in modo corretto se ci poniamo le domande giuste, e ci mettiamo alla ricerca di risposte che vengono dal nostro Sé più vero…

Desidero condividere una riflessione con i ricercatori e coloro che si occupano di divulgazione sui temi che spaziano dalla meditazione, allo sviluppo personale, all’elaborazione di modelli della realtà spirituale e sociale che ci circonda.

Possiamo dire che, più o meno e a grandi linee, abbiamo tratteggiato:

1. Le maschere dell’(auto-)inganno globale:
– scenari spirituali e sottili,
– scacchiere dimensionali e interferenze aliene,
– manipolazioni genetiche,
– manovre politiche/religiose/culturali,
– controllo mentale,
– sistema bancario,
– problematiche demografiche,
– controllo delle energie e delle risorse,
– manovre geo-politiche,
– indottrinamento scientifico, mediatico, commerciale e quant’altro, senza dimenticare i novelli miti tipo…
– salvatori divini e angelici,
– vaticani cosmici,
– baracconi New-Age con i loro corsi, ammennicoli e eco-trovate “non-profit”;

2. Le tracce cognitive (conoscenze e informazioni) e pratiche (metodi, tecniche, stili di vita) per esplorare, vivere e perfino proporre direzioni di ricerca e scelte di vita concrete.

Per quanto riguarda il primo punto, sappiamo – ma vale la pena ricordarcelo – che se da un certo punto di vista è tutto così tragico e dannatamente reale, da un altro punto di vista si tratta del risultato della nostra scelta, individuale e quindi collettiva, certamente alimentata ad arte, di creare, conservare e nutrire una logica che ci richiude in quel preciso circuito di realtà, rendendola sempre più vera ed insistente.

E più ne parliamo e ce ne lamentiamo, non senza un certo senso di entusiasmo nel pensare di aver capito cose che altri non hanno ancora capito, e più quella “cosa” esiste e cresce, collocando ognuno di noi, uno per uno, in una linea di realtà prevaricante e disfattista, tenuta insieme anche grazie a tutte quelle “valvole di sfogo” – studiate ad hoc – che completano l’opera.

Tutto questo in un momento che appare sempre piú cruciale e potenzialmente il piú adatto per pianificare un riscatto possibile, per prepararci a “qualcosa” che sentiamo nell’aria, fuori ma soprattutto dentro di noi. Siamo disincantati di fronte a tutte le illusioni che ci vengono costantemente propinate e stiamo, finalmente, ritrovando l’incanto di fronte a quell’unico vero e autentico riferimento che, alla fin fine, quando non abbiamo paura del vuoto apparente, sentiamo e riconosciamo: noi stessi.

Per cui… poche parole e poche balle: disfiamoci di tutti gli schemi, le teorie, i maestri, gli angeli e i demoni, i riti e gli orpelli che fanno comunque parte delle píe illusioni fisiche, astrali e spirituali che ci hanno imbambolato finora. Tutto deve ripartire, sono convinto, da ciascun individuo, dal profondo del Sé Vero, per orientarci verso un Cambiamento reale, sicuramente ancora possibile.

Però, cari ricercatori, sappiamo che tutto questo è creato da noi, alimentato da noi, siamo noi! Ma anche che la soluzione, la”porta”, è dentro di noi. La porta verso una realtà vera e non mediata del tutto diversa da ciò che crediamo di percepire e di sapere (e parlo anche di scienza, di fisica, di storia e di tutto il caleidoscopio di forme e ombre che ci viene messo – o che ci siamo messi – di fronte ai sensi).

Fermo restando il carattere personale e intimo di questa esplorazione, domandiamoci:
– Quale stile di vita?
– Quali scelte concrete?
– Quali conclusioni possibili?
– Quali parole e quali silenzi, quali azioni e quali non-azioni ci porteranno davvero “oltre”?
– Quali veritá dietro tutte le metafore, da quella alchemica a quella ufologica?
– Come vivere pienamente il senso delle nostre scoperte?
– E poi… se vogliamo… quale divulgazione possibile?

Cosa conosciamo? Cosa abbiamo intuito? E quindi?

Ecco, è su questi argomenti, o meglio su questo approccio, su questo “tirare un po’ le somme”, che mi piacerebbe discutere con voi in particolare e con tutti coloro che si sentono coinvolti in questo processo di consapevolezza, a prescindere dall’esperienza e dal credo.

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