I problemi di pelle sono espressione di uno squilibrio interno, che si può guarire attraverso una dieta corretta e uno stile di vita (quello fruttariano-vegano) che disintossichi l’organismo, e favorisca i naturali e spontanei processi vitali del corpo e della mente…
Pruriti aggressivi da strapparsi la carne
Ciao Valdo,
Una mia cara amica di 50 anni soffre da sempre di psoriasi, in forma oltremodo aggressiva, al punto che la pelle sembra prenda fuoco. Le parti interessate, ogniqualvolta la sintomatologia si presenta, sono le labbra e poi, nel giro di qualche giorno, tutte le zone del corpo vengono interessate, con dei pruriti da strapparsi la carne. La pelle appare rossissima, secca, ingrossata come se avesse una muta.
In generale, la sua pelle non produce mai abbastanza film idrolipidico. La sudorazione, anche quando fa caldo o quando è sotto sforzo fisico, è praticamente assente. Ha avuto dei traumi da abbandono molto forti e, senza ombra di dubbio, c’è una forte componente psicosomatica.
Attitudini alimentari tendenti alla virtuosità e alla saggezza
Il modo di pensare conscio della persona in questione è saggio e retto. Non ha particolari vizi alimentari o di altro tipo, tranne qualche rarissimo bicchiere di vino o di birra, o la stramaledetta sigaretta anche se rara. Si nutre in modo vegano, tendenzialmente crudista, anche se la dose di cibo crudo deve essere aumentata, e l’ho già indirizzata in questo senso. Questo vale soprattutto di mattina, dove era piuttosto scarsa nell’acquisizione di buoni nutrienti naturali.
Il fratello ha sconfitto l’artrite reumatoide con la dieta vegana
Visti i buoni risultati ottenuti da suo fratello con la dieta vegana, lo vuole seguire. Quello soffriva di artrite reumatoide tanto che non poteva nemmeno usare le mani per lavarsi la faccia. E’ guarito puntualmente e l’artrite è scomparsa, in barba ai pregiudizi e al pessimismo dei medici.
La paziente è ben abituata al cibo vivo e nutriente, quindi non ha nessun dubbio che tale scelta sia il massimo. Quando era piccola mangiava rarissimamente cibo di provenienza animale, e succedeva quando nella sua Svizzera faceva particolarmente freddo.
La sua attività fisica all’aria aperta è ridotta, per questioni lavorative. Poi, nella stagione di pioggia e vento, l’esposizione al sole è poca perché la pelle non tollera il calore durante la maggior parte dell’anno. Ha provato cento rimedi, medicali e non, tutti deludenti.
Da anni prova di tutto, dalla pomata erboristica al rimedio omeopatico, più per disperazione che per reale fiducia in una soluzione vincente, e i risultati sono sempre deludenti. L’unica cosa che le dà sollievo, e riporta la sua pelle alla normalità, è la reazione che ha il suo corpo nei riguardi del cortisone. Cortisone che usa quando è alla disperazione.
Qualche sano consiglio, e anche di più, penso di averglielo dato. Vorrei comunque che tu mi scrivessi cosa potrebbe fare di più specifico per migliorare la sua condizione.
Ignazio Podda da Cagliari
Un terribile prurito chiamato psora
Ciao Ignazio,
Complimenti per il giusto e intelligente supporto dato alla tua assistita. Non trovo smagliature e difetti nelle tue spiegazioni. Ti ringrazio per la fiducia e la responsabilità che mi dai nel cercare qualcosa di più e di meglio.
“Psoriasi” deriva dal greco “psora”, che significa in inglese “itch”, ovvero prurito. Le cellule epiteliali che ricoprono il corpo internamente ed esternamente, e quindi anche le cellule della pelle, hanno un ciclo vitale di circa 30 giorni. Vale a dire che si sviluppano, crescono e muoiono nel giro di un mese, rinnovandosi con l’arrivo delle nuove sostitute. Le cellule esauste muoiono, si trasformano nei rispettivi detriti cellulari chiamati virus endogeni, e vengono regolarmente rimpiazzate.
Cellule che hanno vita breve, perché non alimentate dalla circolazione carente
Nella psoriasi, malattia assolutamente non contagiosa (nemmeno per i medici, intendo), le cellule raggiungono il top e la maturazione in appena 3 giorni, quasi come se il sistema immunitario avesse perso per errore l’uso dei freni in quel settore del corpo. Giunte in superficie, invece di perdurare come di regola, le nuove cellule vengono alla luce e defungono come tutte le normali cellule, ma con 27 giorni di anticipo.
Inoltre, essendo numerose, formano delle macchie rosse che i dermatologi chiamano chiazze eritemato-squamose, poi imbiancano e lasciano staccare i detriti che si squamano, si scrostano e cadono.
Ondate di calore compensativo, e virus privi di ogni caratteristica infettiva
In un certo senso, la psoriasi è una concreta e tangibile testimonianza dell’innocuità della polvere cellulare chiamata virus. Una delle tante prove che i detriti cellulari (virus) non causano alcun fenomeno infettivo e trasmissibile.
Questi sfoghi, nonostante la devastazione disperante che comportano, rappresentano sempre uno sforzo liberatorio di un organismo fuori equilibrio, e sono più frequenti nei mesi invernali, per le concomitanti condizioni di debolezza organica da clima, di pelle secca e di mancanza di sole. Lo stress poi gioca un ruolo predominante.
Trattasi in questo caso di folate di infiammazione, ovvero ondate di calore compensativo, collegate a surriscaldamento intestinale.
Consigli generali di comportamento
Il 95% degli ammalati di psoriasi ottiene grossi miglioramenti stando al sole. I bagni in piscina riscaldata o nei mari caldi sono eccellenti per la psoriasi. La perdita degli eventuali chili in più serve pure per migliorare le condizioni dell’epidermide. La prima regola è quella di non toccare e non grattare la pelle, tutte cose che fanno peggiorare la situazione.
La seconda regola è di evitare nel modo più assoluto tutte le creme e tutte le lozioni, incluso il cortisone, che alla lunga può causare danni irreparabili.
La pelle è il secondo rene e secondo polmone del corpo
Il fatto che la medicina si dichiari impotente, e che punti su palliativi come gli steroidi, il ditranolo, gli analoghi della vitamina D (calcipotriolo, calcitriolo, tacalcitrolo), il retinoide tazarotene, o che proponga la fototerapia (PUVA e UVB), fa già capire molte cose.
Molto più ottimismo nelle posizioni di Manuel Lezaeta, per il quale la pelle è da considerarsi secondo rene e secondo polmone del corpo umano, quindi un vero e proprio importantissimo organo.
Alla tua amica serve molto più ossigeno e molta più idratazione – E deve pure darsi una scossa
Credo davvero, caro Ignazio, che la tua paziente soffra di una forte e cronica carenza di ossigenazione polmonare e di idratazione corporale. Per guarire serve qui, da parte sua, un forte cambiamento di personalità. Ci vuole un’iniezione di fiducia e una gran voglia di recuperare. Deve darsi una scossa. Voltare pagina e guardare al futuro con fiducia. Servirà costanza e pazienza.
Guai abbattersi e guai rassegnarsi. Guai pensare che, qualunque cosa lei faccia, non riuscirà a togliersi di dosso questo odioso problema. La psoriasi non sta nell’antipatica faccenda della pelle in sé ma, come al solito, nelle cause che stanno a monte.
Sole, nudismo estivo, respirazione yoga, bagni
La sudorazione assente sta a dimostrare che la sua epidermide non viene normalmente adoperata, non viene irrorata, non viene usata per traspirare. Bisognerà riattivare la pelle e farla lavorare. Ci vuole sole e nudismo, movimento fisico, aerobica rumorosa e ritmata, ginnastica e bagni.
Sedute giornaliere di respirazione yoga, ai ritmi 1-4-2, 2-8-4, 3-12-6, 4-16-8, fatta a regola d’arte. Una visita iridologica presso un buon terapeuta igienista darebbe una mano a identificare meglio la portata del problema, la gravità e la localizzazione dell’intossicazione cronica che il suo corpo alberga da quando era piccola, da quando mangiava poca carne ma chissà quanta cioccolata e quanti salumi, chissà quante altre cose deliziose, incartate ed etichettate, tra le bianche montagne della sua magnifica Svizzera.
Serve rigorosità assoluta nelle scelte virtuose
Bisogna non nascondersi, non mettersi da parte, ma fare tanta attività, tanta ginnastica, tante camminate, e sempre all’aria aperta e non in palestra. Le notti al calduccio sotto le coperte, ma con una finestra socchiusa in tempo invernale e spalancata in primavera-estate.
Vino, birra, alcol, caffè, tè, cioccolata, tisane, bevande calde, via del tutto. Vieterei persino l’acqua minerale. Niente che tolga un millimetro cubo di spazio al cibo principe che è la frutta.
Via ogni dolciume ed ogni zucchero, per non dire delle maledette cole cariche di caffeina e di acido urico, di zucchero o di aspartame, che impediscono alle ghiandole surrenali di elaborare liberamente i loro steroidi e il loro cortisone naturale.
In questi casi il “tendenzialmente” non vale
Deve massimizzare l’introito giornaliero di acqua biologica. Anche perché un programma serio di rigenerazione richiede un buon supporto energetico. Qui non è il caso di parlare di tendenzialmente così e tendenzialmente colà. Se questa donna vuole guarire deve diventare rigorosamente fruttariana crudista all’80%, lasciando il resto alle verdure crude, principalmente carote, sedano, cavoli e crucifere, tarassaco, finocchi, carciofi, valeriana e germogli.
Frutta da mattina a sera senza limiti, incluso datteri e uvetta, mandorle e noci, pinoli e noccioline. Incluso cereali tipo avena grezza, incluso semini di girasole, sesamo, lino e papavero.
Serve urgentemente un riequilibrio termico
La tua amica ha pure bisogno di realizzare un equilibrio termico generale. Il processo infiammatorio che l’avvolge a folate, durante le crisi, sta a significare che non esiste un equilibrio termico stabile nel suo corpo, in quanto lei non solo ha un sangue lipidico e vischioso che rallenta la sua circolazione, ma non sa pure cosa significhi respirare a fondo, espellere tutta l’aria che ha nei polmoni per riempirli con aria nuova, e non fa nulla per accelerare il funzionamento del sistema linfatico, e l’efficienza circolatoria dei suoi capillari.
Nessuno al mondo meglio di Lezaeta per le terapie della pelle
Per curare tutte le malattie della pelle, indipendentemente dal nome che esse possano avere, Manuel Lezaeta Acharan (1881-1959) è stato il più grande igienista-terapeuta della storia, proprio perché le ha avute tutte nelle forme più disperanti, fino a quando la provvidenza divina gli fece incontrare padre Taddeo di Wisent, un umile frate cappuccino tedesco, che non solo lo guarì perfettamente dalla sifilide e da altri problemi, ma gli trasmise tutte le conoscenze che aveva accumulato nella sua vita al servizio del prossimo.
Il lavaggio del sangue mediante stimolazione dell’attività nervosa e del ricambio organico
Una delle cure standard che Lezaeta propone ai suoi pazienti è il lavaggio del sangue stile Lezaeta. Una formula che prevede frequenti abluzioni di acqua fredda sulla parti colpite, nonché fregagioni fredde e cataplasmi freddi, o di fango, sulle varie parti del corpo, inclusi i genitali, meglio se in alternanza a bagni caldi e di vapore, facendo attenzione a non beccarsi qualche malanno di stagione. Lo scopo di queste abluzioni è quello di risvegliare l’attività nervosa che accelera il ricambio organico (ricambio che è il meccanismo di base di rigenerazione dell’intero corpo).
Lo stomaco è il primo organo ad essere colpito dai dispiaceri e dai traumi
Non esiste problema dermatologico che non abbia alle sue origini un sangue impuro, viscoso, lipidico, dovuto a digestioni complicate e difficili, causate, nel caso specifico, da problemi psicosomatici, da quei traumi da abbandono che l’hanno segnata.
Lo stomaco è l’organo più delicato. Il primo ad essere colpito dai dispiaceri che subiamo. Questa è la vera patologia a monte, che lei deve risolvere. Deve cacciare dal cuore e dal cervello questi fantasmi. Deve voltare pagina. La persona o le persone che l’hanno abbandonata e tradita non meritavano, nel modo più assoluto, tutto l’attaccamento che lei aveva per loro.
Occorre esorcizzare i fantasmi del passato
Ancora meno meritano una dedizione postuma e una continuazione psicopatologica di quei precari legami. Deve fare tabula rasa del suo passato. Deve voltare pagina e trovare ragioni e motivazioni di vivere in modo rilassato. Deve saper ridere delle banalità e delle incongruenze del passato, per drammatiche che esse le appaiono, in quanto sono poca cosa di fronte all’eternità. Avrà sapore retorico e pretesco, ma non trovo argomentazioni migliori. L’importante è esorcizzare in ogni caso i nodi del passato.
Il ripristino della funzionalità renale e respiratoria
Occorre ripristinare la funzionalità renale e respiratoria. L’aria, il sole e il movimento sono la medicina numero uno. Per migliorare la circolazione, e con essa la pelle, ci si può aiutare con interventi coadiuvanti e di supporto, come l’applicazione di fasciature fredde e cataplasmi freddi, o anche applicazioni di ortiche e di fieno greco sulle piaghe e sulle ulcere.
Migliore irrorazione e dieta vegana sconfiggeranno il mostro cutaneo chiamato psoriasi
Il concetto rimane quello di stimolare le parti esterne del corpo e creare flusso e irrorazione sanguigna dove non stanno arrivando. Per eliminare le impurità del sangue e formare sangue nuovo servono digestioni rapide e regolari, indispensabili per chiunque voglia rigenerare il proprio organismo. Un breve digiuno propedeutico al campio radicale di dieta, sarà sempre utile.
La dieta a base di frutta e di insalate crude favorirà poi la formazione di sangue rinnovato, e porterà pure alla guarigione totale del mostro cutaneo chiamato psoriasi.
Valdo Vaccaro
Direzione Tecnica AVA-Roma (Associazione Vegetariana Animalista)
Direzione Tecnica ABIN-Bergamo (Associazione Bergamasca Igiene Naturale)
web: http://valdovaccaro.blogspot.com/2010/02/una-psoriasi-devastante-ma-guaribile.html.
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