La felicità non è qualcosa che ci aspetta nel futuro, ma l’assaporare il viaggio durante ogni sua tappa…
Sarò appagato quando avrò raggiunto l’obiettivo professionale che mi sta tanto a cuore.
Sarò contento quando avrò al mio fianco la persona amata.
Mi sentirò sereno quando i miei figli saranno sistemati.
Potrò rilassarmi quando sarò in pensione.
Ragioniamo così: pensiamo che la felicità sia un traguardo da tagliare. Che la possiamo conseguire una volta che siamo riusciti a ottenere un risultato.
Ottenere i risultati desiderati è giusto.
Ti è mai capitato, tuttavia, che ottieni il risultato, sei felicissimo ma, dopo qualche tempo, la felicità comincia a calare? E che per sentirti davvero felice hai bisogno di raggiungere un nuovo obiettivo… e poi un altro… e un altro ancora? E così via, in una lunga e incessante rincorsa che dura tutta la vita?
Pensiamo che la felicità sia nel raggiungere il traguardo. Non è così. La felicità è nel viaggio.
Ci illudiamo di arrivare alla fine del percorso trovando gli striscioni di benvenuto, la banda che suona e il pubblico che applaude. Sbagliato. Non troveremo nulla. Se non la soddisfazione di un istante. Perché la vita è così. Ogni giorno ha bisogno del suo piccolo obiettivo da raggiungere. Della sua piccola gioia da assaporare.
Tanti piccoli obiettivi, tante piccole gioie ci conducono lungo la strada di un grande viaggio: il viaggio della vita. Gustiamolo. Giorno per giorno. Prima di giungere alla destinazione finale.
Altrimenti alla fine non troveremo una grande gioia, bensì una grande delusione..
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