Il desiderio di Rachel

Il desiderio di Rachel

Oggi 60.000 persone, in oltre 100 villaggi africani, possono bere acqua pulita grazie al desiderio di una bambina di nome Rachel.

 

Rachel Beckwith aveva quasi nove anni, amava la cantante Taylor Swift e aveva una cotta segreta per la popstar Justin Bieber. Si prendeva a cuore ogni problema che vedeva a questo mondo. Una volta si tagliò tutti i capelli e lì donò per le parrucche destinate ai bambini ammalati di cancro. Un giorno, seduta in chiesa, aveva sentito Scott Harrison di Charity: water tenere un discorso su come i ragazzi della sua età in Africa non avessero acqua pulita da bere. E lei decise subito che voleva fare qualcosa in merito.
Con l’incoraggiamento di sua madre, Rachel creò una pagina di raccolta fondi su mycharitywater.org (ndr – la pagina di Charity: water dedicata alle campagne create dalla gente).
Disse alla sua famiglia e agli amici che come regalo per il suo nono compleanno voleva realizzare un suo desiderio: che ciascuno donasse 9 dollari alla sua campagna. Rachel voleva che bambini come lei avessero acqua pulita da bere. Aveva un grande obiettivo: raccogliere 300$  e aiutare così 15 persone ad avere acqua potabile pulita. Quando riuscì a racimolare di meno, 220$, disse a sua madre che l’anno seguente si sarebbe dovuta impegnare di più.
Un mese dopo, Rachel fu coinvolta in un tragico incidente d’auto a seguito del quale perse la vita.
Quando si diffuse la notizia sulla storia di Rachel e sul suo desiderio di compleanno, persone di tutto il mondo cominciarono a donare sulla sua pagina. Alcuni diedero 9 $, altri di più, lasciando commenti tipo: “Questo è il resto dello stipendio mio mese…”
Un mese dopo, 30.000 persone avevano donato più di 1,2 milioni di dollari.
Charity: water l’anno scorso ha inviato il 100% del denaro raccolto grazie alla campagna di Rachel ai loro partner in Tigray, Etiopia, dove questi cominciarono a costruire progetti idrici per le persone bisognose. Le persone dell’organizzazione fecero una promessa a samantha, la mamma di Rachel: che un giorno sarebbe andata con loro in Etiopia per incontrare alcune delle persone che erano state aiutate grazie al desiderio di Rachel. E quella promessa, infine, è stata rispettata. Lo scorso 23 luglio, in occasione del primo anniversario della morte di Rachel, la mamma di Rachel è stata accompagnata in Etiopia presso il villaggio Bahra. La comunità aveva previsto una funzione commemorativa in onore di Rachel e una celebrazione della sua vita.
In primo luogo, visitarono una chiesa. I sacerdoti erano rimasti alzati fin dalla mezzanotte pregando Dio affinché mantenesse l’anima di Rachel in pace. Una foto di Rachel era sul davanzale, circondata da candele. I sacerdoti recitavano le loro preghiere, cantando inni antichi etiopi.
Dalla chiesa, raggiunsero un nuovo pozzo nelle vicinanze, sempre finanziato dalle donazioni della campagna Rachel. Tagliarono il nastro di inaugurazione del pozzo che forniva acqua cristallina, povera di parassiti o batteri pericolosi. Non era lontano dalle case della gente, e non si doveva camminare per ore per raggiungerlo. Era proprio lì, nel loro villaggio. E Samantha bevve un lungo sorso.
I bambini avevano scritto dei pensieri su Rachel, e li porsero uno a uno a Samantha.
Un sacerdote famoso sul posto lesse una poesia che aveva scritto appositamente per l’occasione, e poi il villaggio distribuì doni alla famiglia di Rachel.
Una madre dal paese fece un discorso e disse che la storia di Rachel sarebbe stata una lezione per i loro figli. Disse che tutte le madri del suo villaggio stavano pregando per Samantha.
Un’altra comunità aveva scelto di curare un pezzo di terra e lo aveva chiamato “Parco di Rachel”, e Samantha e i nonni furono ciascuno invitati a piantare un albero in memoria della piccola Rachel.

 

13art_Rach2
In seguito, vicino al pozzo, i partner di Charity: water hanno commissionato una lastra di marmo con sopra inciso: “Il grande sogno di Rachel, la sua gentilezza e visione di un mondo migliore, vivrà con e in mezzo a noi per sempre”. La foto di Rachel è stata apposta sulla lastra e servirà come promemoria per tutte le mamme che attingono acqua da questo pozzo, per ricordare loro che la perdita tragica di una madre e il sogno di una bambina hanno portato l’acqua pulita al loro villaggio.
Oggi 60.000 persone, in oltre 100 villaggi, possono bere acqua pulita grazie al desiderio di Rachel.
La mamma di Rachel, Samantha, continua a raccogliere fondi in onore di sua figlia. A questo link trovate l’attuale campagna di raccolta fondi.
(Video in inglese)

Fonte: www.charitywater.org
Traduzione e sintesi a cura di Camilla Ripani

 .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento con Facebook

Torna in alto