La via del Rito

La via del Rito

La Via del Rito: un approccio moderno all’antica tradizione della celebrazione magica…

Il rituale è un atto magico che pone in relazione l’essere umano con l’universo e le Forze Superiori dentro e fuori di sé. È composto da un insieme coordinato di azioni che consentono di agire in qualsiasi punto dello spazio e del tempo attraverso le corrispondenze archetipiche tra macro e microcosmo. Inoltre, pone in relazione tra loro leggi, forze e dimensioni proprie di differenti livelli di esistenza e di coscienza, attivando connessioni ed energie profonde, potremmo dire agendo “da dietro le quinte” dell’ologramma universale e dello spettacolo umano.

Le 5 fasi di approccio alla ritualità sono:

1. Si sente l’esigenza di entrare in sintonia con i ritmi/cicli/meccanismi del macrocosmo, per lo meno come atto di volontà e dichiarazione d’intenti, come ammissione del riconoscersi parte di qualcosa di ampio e complesso con il quale si vuole entrare in relazione armonica; questo “sentire” promuove una ricerca spontanea, che andrà a disciplinarsi;

2. Si deve intuire e ricercare il significato attuale del rito, ovvero applicato alla propria realtà esistenziale, soprattutto quando ci si rifà a ritualità esotiche e/o antiche; per questo è necessario comprenderne i meccanismi e le motivazioni essenziali, entrando nelle logiche originali che vi sottendono;

3. La parola, il gesto, il simbolo, gli strumenti, il contesto, sia esso naturale o artificiale, scelto o creato, sono dapprima supporti soggettivi (personali o condivisi in contesti più o meno allargati) al ricercato stato mentale;

4. Nella creazione di tali strumenti, il passo successivo consiste nell’individuare l’applicazione della corretta conoscenza per ottenere non solo uno stato soggettivo, ma la reale attivazione di linee di forza e livelli ultra-dimensionali di comunicazione e comunione a livello cosmico, attraverso la potenza di simboli e archetipi universali risvegliati e proiettati;

5. Essere il rito: si chiude il cerchio e si ritorna a se stessi. Si va oltre ogni forma, contesto e necessità strumentale per “essere”, e basta.

Non vi è altra magia
se non la volontà e l’amore,
il rito della vita e la meditazione,
il pensiero e il silenzio,
l’arte e l’azione consapevole.

Se manca anche solo uno dei passaggi, si può cadere nelle trappole della presunzione, della superficialità o della superstizione.

L’energia per ottenere determinati risultati può essere raccolta attraverso due vie: la prima e più nota riguarda l’adesione a sistemi umani e sottili collettivi (eggregorici) dai quali trarre energie e possibilità in virtù dell’appartenenza, dell’accumulo temporale (tradizione) e di un rapporto di scambio.

La seconda via – quella che ritengo oggi praticabile – è quella per cui l’energia viene accumulata attraverso una disciplina personale e una condotta di vita consapevole dalla quale l’atto “tecnico-magico” in sé non può prescindere, come invece può accadere con la prima via in virtù della connessione collettiva ed eggregorica.

Dopo anni di esperienza e di sperimentazione diretta, varia e diversificata, ho maturato la convinzione che la ritualità – soprattutto nelle sue forme collettive più note – sia oggi del tutto asservita a forze egoiche, emotive e deviate, legate alla ricerca dell’immagine e del potere, completamente fuori controllo. Per cui, per essere recuperata nella sua forma autentica, deve essere profondamente riscoperta e radicata nel Sé Superiore individuale, ovvero nell’essenza intima personale.

Certamente credo che quella rituale rimanga una Via di grande significato formativo. Eppure sono certo che per recuperarne il senso e il valore autentico debba essere, oggi ancora più di ieri, vissuta con grande profondità e raccoglimento, ovvero in privato, nel silenzio e nella propria intimità protetta da influenze – interiori o esteriori – estranee alla realtà del sé divino e non riconducibili a ciò-che-è-vero, che anzi allontanano dalla consapevolezza di sé e dal senso della propria ricerca.

Per questo motivo i rituali vanno svolti individualmente, nel pieno e assoluto raccoglimento personale, senza ostentazione né interferenza alcuna, per poi essere trascesi, ovvero riassorbiti nella semplice e definitiva pratica della Consapevolezza.

Sto parlando di tutto questo in chiave evolutiva: da non confondersi con tutte quelle pratiche religiose, liturgiche, pseudo-magiche e di relazione con forze a scopi egoistici, le quali, a qualunque livello esse siano espresse, hanno certamente efficacia e un certo qual potere, ma non sono da collocarsi in nessun caso nel concetto di evoluzione della coscienza e quindi di conoscenza e potere sulla realtà, che scaturiscono dalla sintonia e dall’amore. Il percorso è dunque quello della conoscenza che diventa consapevolezza, e quindi saggezza; la quale saggezza porta alla coscienza e di conseguenza al potere. Quel potere che non è dominio, ma più semplicemente Amore.

Tratto da Metamorfosi di Carlo Dorofatti, Anima Edizioni (*)

09art_metamorf_b(*) Metamorfosiè Il breve saggio di Carlo Dorofatti che fornisce indicazioni pratiche per disciplinare una ritualità personale di “presenza” e di relazione con la realtà sottile.

Metamorfosi
è un conciso saggio, un vero e proprio manuale, che descrive in maniera chiara, semplice ed efficace il corretto approccio e le pratiche di base utili per elevare la propria vibrazione personale al di sopra dell’ordinario caos quotidiano.

Come accostarsi al rito, i saluti al sole, la benedizione del cibo, l’uso riepilogativo e propiziatorio del diario personale, il corpo di luce, costituiscono gli ingredienti essenziali per comporre o completare quelle pratiche che possono elevare il nostro stile di vita, renderci più presenti e consapevoli, più sensibili al “vero” e predisporci al potenziale cambiamento che, su tutti i piani, è ormai alle porte.

Oltre a una descrizione generale delle pratiche di base, Metamorfosi prefigura lo scenario di un futuro prossimo radicalmente rinnovato: una nuova Via, una nuova Era e una nuova Specie che potremo noi stessi, se individualmente sapremo compiere le giuste scelte, interpretare grazie a una vera trasmutazione interiore e psico-fisica.

In appendice, Carlo Dorofatti riporta la trascrizione di una sua conferenza dedicata alla Meditazione, argomento che verrà approfondito nel libro di prossimo pubblicazione: Percorsi di Alchimia Personale (Anima Edizioni) scritto insieme a Giovanni Gnecchi ed Erica Holland, entrambi fondatori, insieme a Dorofatti, dell’Accademia per l’Applicazione Consapevole dei Saperi (A.Co.S.) – www.accademiaacos.it

“Solo l’energia dirompente dal centro dell’individuo, dal centro della sua coscienza risvegliata, può dapprima distruggere tutto l’inquinamento psico-fisico, i programmi mentali, le intossicazioni, gli implants e i dispositivi nano-tecnologici di controllo bio-psichico – normalmente assunti attraverso l’aria, l’acqua e il cibo –, le interferenze elettromagnetiche o di qualunque natura, tutti i blocchi, le paure e le restrizioni culturali ed esistenziali accumulate, per successivamente trasformare dal di dentro ogni sua cellula e orientarla verso nuove e più sottili vibrazioni di esistenza, su piani evolutivi radicalmente rinnovati dove sarà proprio la luce lo stato psico-fisico, l’alimento, la fonte di energia, l’espressione e l’habitat naturale nel quale vivere”.
(Carlo Dorofatti, Metamorfosi)

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