Segnali dalla Rete: anima.tv

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Intervista a Jonathan Falcone, produttore esecutivo di anima.tv, a cura di Andrea Colamedici per la rivista OltreConfine.

O se come il torrente che rovina
E si riposa nell’azzurro eguale,
Se tale a le tue mura la proclina
Anima al nulla nel su andar fatale,
Se a le tue mura in pace cristallina
Tender potessi, in una pace eguale,
E il ricordo specchiar di una divina
Serenità perduta o tu immortale
Anima! o Tu!
Dino Campana, Canti Orfici

anima.tv è il più conosciuto videoportale italiano finalizzato all’incontro tra spiritualità e scienza, a cavallo tra il mondo del visibile e l’invisibile del mondo. Dedicata allo sviluppo personale e spirituale, ospita articoli e riflessioni sul mondo dell’esoterismo, della salute naturale, delle scienze di frontiera e di tutto ciò che contribuisce a fare anima, per dirla con James Hillman. Abbiamo incontrato Jonathan Falcone, produttore esecutivo del sito.

– Come ti sei avvicinato alla spiritualità?

Il processo di avvicinamento è stato abbastanza naturale. Sono figlio di Calogero Falcone, un pastore evangelico, che è il creatore del Gruppo Anima. Nel 1968, in tempi assolutamente non sospetti, Calogero diede avvio all’attività, subendo tra l’altro diversi attentati: gli fecero saltare il negozio sia i militanti di destra sia quelli di sinistra, e venne accoltellato da un fanatico di una setta religiosa. Mettendo in esposizione i libri di Evola si attirava le ire di quelli di sinistra, esponendo in vetrina il libretto rosso di Mao Tse-Tung si inimicava quelli di destra.

Sono nato in questo ambiente, dopodiché mi sono fatto le ossa nel mondo fuori per diversi anni. La base spirituale c’era, ma da figlio ribelle ho sentito la necessità di allontanarmi dall’impronta paterna. La ricerca spirituale è iniziata diversi anni dopo, quasi per caso, quando mi è capitato tra le mani Krishnamurti. Mi sono innamorato di questi argomenti e non li ho più abbandonati. In seguito è arrivato lo Zen. Avendo avuto una vita piuttosto complessa, cercavo delle cose semplici: Krishnamurti, lo Zen e Allan Watts mi davano la semplicità che cercavo. Nel complesso è stato un avvicinarsi abbastanza graduale. E pensare che da giovane facevo il procacciatore d’affari e mi occupavo di beni di lusso!

– Come è nata anima.tv?

Bisogna partire dall’inizio, da come è nato il Gruppo Anima. Come dicevo, nel 1968 è stata aperta la prima libreria. Mio padre era molto giovane, aveva già quattro figli ed era un ministro di culto evangelico. Avendo pochi soldi a disposizione, l’amore per la lettura lo spinse a chiedere l’aiuto di mio nonno. Dopodiché il comune accettò di dargli venti metri quadrati sotto la metropolitana. In quello spazio, chiamato inizialmente Libreria Ecumenica, venivano trattate tutte le religioni. In seguito il catalogo si ampliò a tutta la letteratura esoterica.

Nel 1994 noi figli abbiamo deciso di rientrare nell’ambito dell’attività familiare. La nuova libreria è stata aperta grazie a mio fratello Timoteo. Mio padre non ha mai voluto ingrandirsi più di tanto, a lui interessava leggere e condividere: è stato il primo a vendere i libri di Osho e di Krishnamurti in Italia, dando una svolta poderosa quarant’anni fa alla cultura milanese e italiana. Ci sono moltissime persone che oggi ringraziano mio padre per essere stati introdotti alla ricerca spirituale. Così, Timoteo ha iniziato insieme a mio padre questa nuova avventura in Piazza Missori: la Libreria Esoterica, con più di settantamila volumi, che oggi è la più grande d’Europa.

– Poi è nata Anima Edizioni, la vostra casa editrice, e in seguito anima.tv

Sì, il gruppo si è progressivamente ingrandito; dalla libreria siamo passati ad avere una casa editrice, Anima Edizioni, e da lì abbiamo sentito la necessità di strutturarci sul web. Siamo partiti con un piccolo sito, Anima News, per dare informazioni soprattutto sui nostri eventi: la Libreria Esoterica di Piazza Missori dispone di una sala di centotrentotto posti, dove vengono tenute duecentocinquanta conferenze l’anno, cinquanta seminari e alcuni convegni tematici. Avevamo l’esigenza di promuovere gli autori della casa editrice: non avendo le risorse di grosse aziende come Mondadori, Rizzoli e simili, abbiamo deciso di inventarci una web-TV aperta a tutti, dove inserire gli autori a noi cari.

Abbiamo iniziato pubblicando video autoprodotti, con un grande sforzo economico iniziale, perché credevamo e crediamo moltissimo in questo progetto. Ci siamo avvalsi di collaboratori esterni che ci hanno aiutato a comprendere le dinamiche di un mercato costantemente in espansione. Con un piccolo problema: nonostante le oltre sei milioni di visualizzazioni su YouTube, non siamo ancora in possesso dei numeri sufficienti per avere grossi sponsor. Se fosse possibile, faremmo molto di più: ad esempio ci piacerebbe che il sito fosse in italiano, inglese e spagnolo, e vorremmo fare anche servizi dall’estero. Abbiamo intervistato il Dalai Lama, Amma, Sri Sri Ravi Shankar, Sri Tathata, ecc. Il sito va molto bene, pur non avendo i numeri di Repubblica.it. Non abbiamo un’agenzia che si occupa di trovare gli affari: a noi arrivano le cose direttamente dall’universo.

– Qual è la novità più interessante del sito?

Da quest’anno abbiamo aperto una nuova sezione, Enjoy the News (“Goditi la notizia”), che è in sostanza una sezione dedicata alle buone notizie. Dare buone notizie fa bene, ed è una cosa che noi facciamo da anni: ora abbiamo dato un’etichetta alla cosa. Ci crediamo molto e stiamo anche cercando degli sponsor per mettere in piedi un progetto a livello mondiale: la maggior parte dei nostri servizi sono in italiano, e farli anche in inglese ci aprirebbe a un mondo vastissimo.
Attenzione però: dare la buona notizia significa raccontare tutte le notizie, non solo quelle belle, ma anche quelle brutte, sempre però in maniera positiva, mostrando per esempio anche il lato costruttivo di una tragedia. Per fare questo c’è bisogno di commentatori molti seri, che abbiano compreso profondamente il senso di Enjoy the News.

– Quali sono i rischi che oggi si corrono in Italia nel farsi portatori di un’informazione differente? Cosa potrebbe essere utile per stappare la bottiglia della felicità?

È tutto utile! Per esempio, quando è uscito The Secret, il best-seller, ho pensato che fosse la solita operazione di marketing riuscita, con milioni di copie vendute in tutto il mondo. Sembrava il solito e banale libretto da supermercato, ma analizzando il venduto, mi sono reso conto che settecentocinquantamila copie di The Secret sono finite in mano a settecentocinquantamila italiani che prima non immaginavano nemmeno l’esistenza di una legge universale che si chiama Legge dell\’Attrazione. Tutto fa brodo, cioè tutto è perfetto. L’importante è che ognuno faccia il proprio mestiere in maniera etica e costruttiva. Anche un tremendo programma televisivo sui misteri va bene: porta comunque un minimo di apertura per il futuro.

– Com’è cambiato il sito nel corso degli anni?
Ci adattiamo in base alla richiesta degli utenti, ascoltiamo molto il nostro pubblico. Come librai e come editori abbiamo il polso di cosa cerca la gente. Avendo la più grande libreria esoterica d’Europa, ogni giorno incontriamo cento persone che ci raccontano i propri desideri, le proprie letture. Adesso stiamo facendo un restyling grafico al sito perché continuando a riempirlo di contenuti si è molto appesantito.

Il sito è organizzato in tre sezioni principali: video, articoli e video-blog. Questi ultimi sono senz’altro una parte fondamentale di anima.tv. Penso ad esempio al video-blog di Roberto Sassone, uno psicologo olistico che spazia da Reich ad Aurobindo. Lui è un nostro ospite fisso. Paradossalmente avere tanto materiale sul web a volte non fa vendere molti libri, ma si tratta di una scelta che abbiamo fatto a favore della divulgazione.
Un altro autore importante è Valdo Vaccaro, che è molto seguito. È un gran bene, perché bisogna aiutare le persone a essere più responsabili rispetto alla propria alimentazione. Come dice Sassone, bisogna curare il corpo per elevare lo spirito.
Io non sono un crudista, né un vegano stretto. Sono un vegetariano ormai da vent’anni, ma se prima evitavo la carne per un motivo di salute, adesso la evito anche per una questione etica. Si potrebbe anche rinunciare ad alimentarsi di vegetali e nutrirsi di sola luce, come suggerisce Daniel Lumera.
Il nostro compito è di dare informazioni corrette e positive. Sull’alimentazione, attraverso il sito, cerchiamo di divulgare messaggi diversi che offrano a tutti nuovi spunti di riflessione, ma senza voler condizionare nessuno.

– Qual è stato il momento più rivoluzionario della vita del sito?

È stato quest’anno, quando, come rappresentante di anima.tv, insieme a giornalisti di Repubblica, del Corriere e del Sole24ore, ho avuto l’opportunità di incontrare il Dalai Lama. «Voi dei media avete una grossa responsabilità» ci ha esortato. «Dovete dare buone notizie! Se passate il buono agli altri, altri si uniranno a voi». Lì ho capito che bisognava cambiare tutto! Subito dopo quell’incontro ho chiamato gli altri ragazzi della redazione e ho detto loro: «D’ora in poi, qualunque notizia uscirà da anima.tv dovrà essere una buona notizia!» Al che mi hanno risposto: «Ma è quello che facciamo da quattro anni!» «Sì – ho ribattuto – però dobbiamo dargli una veste diversa, facendo capire alle persone che le buone notizie fanno bene alla salute, alla mente e allo spirito».
Ho avuto la possibilità di trascorrere tre giorni con il Dalai Lama e di filmare in esclusiva le sue giornate: presto faremo delle puntate speciali su anima.tv.

– In questi anni online come è cambiato il modo di approcciarsi alla spiritualità?

Si è abbassata molto l’età media. Prima andava dai quarant’anni in su, mentre ora sono molti di più i giovani che entrano in libreria e si iscrivono al sito. Vedere dei giovani che si avvicinano al nostro ambiente mi fa davvero piacere: questi poveretti sono bombardati da notizie false, tendenziose e distruttive, ma ce la stanno facendo comunque. Internet è il futuro. Il progetto di fare una web-TV di spiritualità, anche a pagamento, non è sbagliato, ma necessita del web sulla TV. Con le nuove tecnologie si potrà vedere il web sulla televisione, ma il web è gratuito per definizione e tale dovrebbe restare. I soldi bisogna trovarli in un altro modo, magari con l’e-commerce. Sono certo che tra qualche anno tutti avranno in casa un televisore collegato a internet, perché la vecchia TV ha finito di vivere.

– Quali sono gli autori che hanno influenzato di più il progetto online e offline?

Anima Edizioni è nata grazie a Igor Sibaldi e a mio fratello Timoteo; io mi occupavo di altro. Igor diceva sempre: «Tu ospiti i più famosi conferenzieri d’Italia e non pubblichi i loro libri?» Ci sono stati altri tentativi di direzione della casa editrice prima del mio, ma sono andati male. In questo periodo, oltre alla cultura, serve una buona dose di capacità organizzativa a livello intuitivo. Per imparare a fare l’editore ho studiato di notte: come impaginare, come fare le copertine e tutto il resto. Per imparare a fare video ho avuto la fortuna di conoscere grandi esperti che mi hanno aiutato, consigliato, e a cui mi rivolgo ancora: penso all’aiuto offerto da Davide Sibaldi, il figlio di Igor, che con il suo film L’estate d’inverno ha ricevuto premi internazionali. Poi tanti altri autori si sono rivelati fondamentali, ma è Timoteo, il fratello più piccolo, la mente del progetto. Ha delle idee davvero innovative e si butta a capofitto in tutto. Igor gli consiglia: «Fai la casa editrice!» e lui fa la casa editrice. «Facciamo il videoportale!», e abbiamo fatto il videoportale.

Tra i tanti autori, adoro Carlotta Brucco e Monia Zanon, la show-woman della spiritualità. Il sito è fondamentale, ma la sua utilità più grande consiste nel portare le persone a fare delle scelte concrete, a incontrarsi come facciamo durante i mercoledì sera, molto famosi da noi alla Libreria Esoterica, iniziati con Igor Sibaldi tre anni fa. Invece di andare al cinema a vedere cavolate, perché non andare ad ascoltare una conferenza interessante? Dalle 19 alle 21 non è né troppo presto né troppo tardi! Abbiamo avuto la necessità di ingrandire la sala, da 100 a 138 posti, e ho perfino dovuto prendere il brevetto da pompiere per garantire la sicurezza del locale.

– Cercate, in sostanza, di portare il messaggio comunitario di Calogero Falcone attraverso tutto ciò che crea connessione, come internet.

Mio padre è sempre stato difficile da gestire, però è veramente un iniziatore. L’hanno anche proposto per l’Ambrogino! Qui a Milano ha lavorato per quarant’anni sotto la metropolitana, senza la minima luce solare. Adesso vive in Sicilia: fisicamente è rinato, ma si annoia un po’. Stiamo rimettendo mano alle terre dei nonni, il nostro futuro sarà lì: trenta ettari circondati da uno splendido parco nazionale. A breve inizieremo a cercare l’acqua: se la troveremo in abbondanza, mio padre farà un centro inter-religioso, e noi creeremo un luogo paradisiaco, senza rumori cittadini, immersi nella natura. Faremo orti sinergici e organizzeremo seminari esperienziali.

Crediamo nelle sinergie, e non negli scontri. Noi siamo partner con i nostri competitor principali, Macrolibrarsi e Il Giardino dei Libri. Invece di farci guerra, quattro anni fa siamo andati a Cesena a dire loro: «Ragazzi, noi stiamo facendo il videoportale più grande d’Italia, l’unica cosa che ci darà da mangiare sarà l’e-commerce, per cui o lo faccio con voi, o contro di voi». Ovviamente hanno accettato subito e ne è nata una bellissima collaborazione.
Macrolibrarsi gestisce le vendite del sito di Gruppo Anima e con loro stiamo aprendo librerie in tutta Italia. Abbiamo trovato una formula che permette alle librerie di non fallire. In un paese dove le librerie si chiudono, noi le apriamo. Dove i siti invecchiano, noi ringiovaniamo. È la buona notizia!.

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