Incontro con Chamtrul Rinpoche Lobsang Gyatso (Milano, 2104)
Tra gli argomenti:
Vi sono sei diversi tipi di coscienza: cinque legati ai cinque sensi, e la sesta legata all’intelletto. Due sono i livelli di coscienza: grossolano e sottile.
Per percepire un fiore con la vista, devono verificarsi delle condizioni legate all’attività cerebrale. Per il buddismo la coscienza è la facoltà della chiarezza, mentre l’attività cerebrale e i neuroni sono una parte materiale.
La fisica quantistica ci mostra che il cuore della materia è un aspetto immateriale, energetico.
Ogni fenomeno che percepiamo è necessariamente il frutto dell’attività della nostra mente.
Ci sono due tipi di meditazione: tramite via analitica o attraverso la benedizione. La meditazione analitica permette di sviluppare il discernimento e la facoltà di giudizio.
La prima saggezza del buddismo è la comprensione che i fenomeni sono una realtà di impermanenza.
Se non comprendiamo il vuoto, non possiamo meditare. La vera natura dei fenomeni è vuoto, ciò che dà origine all’interdipendenza dei fenomeni.
Il punto centrale della felicità è la libertà sul piano fisico e mentale.
Gli insegnamenti buddisti si dividono in tre categorie: le pratiche religiose, la filosofia buddista e la scienza buddista della mente. Se un occidentale volesse seguire la religione buddista, potrebbe avere delle difficoltà. Ma la filosofia buddista può essere condivisa da tutti perché è un insegnamento al di là della tradizione religiosa.
I concetti essenziali del buddismo sono compassione e saggezza, ed entrambi devono coestire..
Lascia un commento con Facebook