Al bar mette una libreria al posto delle slot machine

La proprietaria di un bar di Viareggio ha combattuto per farsi levare le slot machine dal locale e al loro posto ha messo una libreria con un angolo lettura

 

Sono trascorsi ormai due anni da quando Azzurra Cerri decise di togliere le slot machine dal suo bar, il Why Not di Viareggio, ma la sua storia continua ad avere grande risonanza.

Al recente “Tocatì”, il Festival internazionale dei giochi in strada di Verona, in occasione dell’incontro “Azzardopatia: il buco nero del gioco d’azzardo”, Azzurra ha parlato delle tappe che l’hanno spinta a disfarsi delle slot machine e a inserire al loro posto una libreria, spiegando di aver visto tantissime persone rovinarsi economicamente, psicologicamente e moralmente, per non parlare di coloro che ogni tanto davano di matto e avevano un atteggiamento minaccioso quando non riuscivano a ottenere le vincite sperate, o dei  danni ricevuti per i ladri che più di una volta si sono intrufolati per rubare gli incassi dalle macchine.

La parte più difficile in realtà è stata quella di recidere dal contratto perché la concessionaria chiedeva delle penali, inoltre faceva pressione per continuare a tenere accese le macchine, controllando a distanza gli incassi. Una volta presa la decisione di levare le slot machine, Azzurra non si è fermata e ha combattuto un paio d’anni prima di riuscire a convincere la concessionaria ad assecondare la sua decisione.

Oggi afferma: “Vivo meglio, il bar lo sento di nuovo mio, rispecchia ciò che sono realmente. Provo fierezza per il gesto che ho fatto e del quale mai mi sono pentita”. E aggiunge: “Ho rinunciato ai cosiddetti guadagni facili, perché ho capito che quelli non portano lontano. Anzi, creano solo problemi”.

Nel video qui sotto riportiamo una intervista fatta ad Azzurra nel gennaio del 2015, dopo poco essere riuscita a liberarsi delle slot machine.

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Redazione Anima.TV

Fonte: iltirreno.gelocal.it.

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