La relazione è comunicazione, è mettere in comune. Significa aver voglia di incontrare l’altro… Articolo di Beatrice Bianco, estratto dal suo libro Sbloccati!
La cosa che mi colpisce sempre molto è che per alcune persone rapportarsi con gli altri sembra una questione di prestazione. Immagina la scena: sono al tavolo con un gruppo di persone e scelgo di dire qualcosa. Nella mia testa è come se stessi salendo su un palco e tutti gli occhi si rivolgessero verso di me pronti a giudicare, ovviamente sempre in modo negativo, ciò che dico. Vista così spaventerebbe chiunque. O no? Il problema non è ciò che dico o come lo dico, ma ciò che si crea nella mia mente quando sto per parlare. Una costruzione di questo genere mette ansia.
Un mio cliente era cresciuto in una situazione di questo genere, continuamente invitato dai genitori a prestare molta attenzione a ciò che diceva per evitare figuracce! Ad un certo punto parlare era diventato esclusivamente un rischio di prendersi una sgridata dai propri genitori. Come lo ha risolto? Stando zitto.
Il fatto è che non si tratta di alcun tipo di prestazione, non dovremmo essere pronti a spararci addosso al primo errore, non siamo isole. Siamo esseri in relazione, il mio dire pertanto non è una prestazione, basterebbe ricordarci solamente questo:
A me cosa fa piacere sentire?
Una mia cliente mi raccontava che presa da questa idea della prestazione, anziché intimidirla, la faceva parlare tantissimo: ogni volta che incontrava delle persone doveva attirare la loro attenzione, dopodiché doveva parlare, parlare, parlare… e per riuscire a mantenere un’elevata prestazione doveva inventarsi qualsiasi cosa pur di riuscire a fare sorridere quelle persone o a non farle andare via. Tutto ciò ovviamente le comportava una fatica incredibile e un’enorme ansia. Ciò che chiedi a te stesso in una situazione del genere è quello di essere un attore, che deve recitare una parte, improvvisando un copione, dovendo far ridere o attirare l’attenzione. Neanche a un attore professionista è richiesto tanto! Ha un copione, di solito scritto da qualcun altro, che studia per mesi e che prova diverse volte, tu invece dovresti riuscirci al primo colpo e senza testo scritto!
Il fatto è che qui non c’è traccia di relazione. Questo è un monologo. Gli ingredienti di una relazione sono diversi. Quali sono?
- domandare;
- ascoltare;
- prendere in considerazione il pensiero dell’altro;
- parlare.
La comunicazione vera parte dall’ORECCHIO che ascolta e non dalla bocca che parla. In quel monologo mancavano almeno 3 aspetti della relazione, non vi era nessuna domanda, non vi era ascolto perché non lasciava all’altro il tempo di parlare, non prendeva in considerazione il pensiero dell’altro, perché non domandando, non aveva idea di quale fosse.
Un’altra persona mi raccontava di vivere una relazione per lui realmente frustrante, la moglie era molto attenta a tutto ciò che era l’accudimento della casa e dei figli, ma non era assolutamente presente per ascoltare ciò che lui pensava o per accogliere le sue idee. Questa persona affermava: a me non interessa avere una serva in casa, io voglio una moglie con cui parlare, confrontarmi. Non cercava un’interazione, voleva una relazione. Un’interazione è una reazione a persone, fatti, fenomeni. Sentite? È una reazione, tu fai questo e io faccio quest’altro, reagisco ai comportamenti di qualcun altro.
La relazione è altro. Nel dizionario: Relazioni umane (human relations) le relazioni tra individui (che) si manifestano spontaneamente nella convivenza sociale, […] tendenti ad apportare un MIGLIORAMENTO della reciproca comprensione. La relazione è comunicazione, è mettere in comune. Significa aver voglia di incontrare l’altro.
Vediamo cosa ci suggerisce Dale Carnegie, nel suo famosissimo libro Come trattare gli altri e farseli amici:
Inizia con elogi e onesto apprezzamento. Richiama l’attenzione sugli errori altrui indirettamente. Parla dei tuoi stessi errori prima di criticare le altre persone. Poni delle domande invece di dare ordini diretti… Rendi le mancanze facili a correggersi. Fai in modo che gli altri siano felici di fare ciò che suggerisci.
Ciò che apprezzo di questa breve frase è INIZIA: non avere paura di instaurare relazioni, nessuno di fronte a una buona offerta di amicizia si troverà nella condizione di rifiutarla. Se così sarà, peggio per lui!
PARLA DEI TUOI: parla di te, non parlare degli altri, non sprecare il tuo tempo a parlare male degli altri, piuttosto impara a entrare in contatto con la tua vera autenticità e parla di te stesso, dei tuoi pensieri e delle tue idee, senza imposizioni.
PONI DELLE DOMANDE: non avere timore di chiedere, se ti verrà detto di no, cosa che potrà accadere, non ti bloccare, ma continua a chiedere ciò che desideri. A volte i bambini con la loro costanza e insistenza ci insegnano cosa vuole dire la risolutezza!
RENDI… FACILI: cerca di creare le condizioni affinché le cose vengano ben accettate, sappiamo che il 90% delle cose vengono accettate se ben esposte e spiegate, è il modo che fa la differenza più del contenuto della richiesta!
Beatrice Bianco
Dal libro Sbloccati! (Anima Edizioni)
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