Medium e scienziato. Quando le parole separano

I medici, i fisici, i biologi, i filosofi, i professori, i bagnini, gli editori, gli scrittori, i negozianti… che sanno di essere “medium”, sanno di essere a servizio dell’universo: sanno che il vestito che indossano è solo un vestito, utile alla loro missione d’Amore

 

“Viviamo in tempi pazzi, pazzi!” diceva il Professor Lumacorno in Harry Potter, nel “Principe Mezzosangue”, quando il mago oscuro Voldemort era ritornato alla “luce”. Come ora, qui, sul pianeta Terra. Come in questo momento della nostra vita.

Tempi pazzi e tempi oscuri! Non è finzione, non è un romanzo, non è uno spettacolo teatrale.

I saggi Elfi del Signore degli Anelli ci hanno mostrato come la risposta adatta a molte situazioni sia lo “sni”, cioè a metà sì e a metà no.

Quindi sono oscuri o no questi tempi?

Sì, assolutamente sì, vissuti dal punto di vista dell’io mortale; da qui si può, purtroppo, nuovamente osservare quanto poche persone al mondo, ma molto forti, determinate e consce di cosa stanno facendo, stiano oscurando con una forza e una violenza tale il mondo che abitiamo. Stiamo raggiungendo “le frequenze” di quel docufilm storico che la nostra specie ha vissuto sulla propria pelle, in cui l’attore protagonista era un certo Adolf.

Solo che i “lager non sono fisici, ma emozionali”, quelli che precludono la socialità e la vita attuale sono le case, le piazze, i bar, i luoghi della vita pubblica di relazione, i luoghi di lavoro, i corpi di ciascun essere umano, e la paura, innescata abilmente, è tale da soggiogare la vita, ancora una volta la nostra vita, di noi tutti, in un qualche modo, la nostra umanità e cioè l’altra parte di mondo, “i molti”.

Ancora una volta.

Ora, so che citare Harry Potter, Il Signore degli Anelli e Adolf nello stesso testo può sembrare folle, o almeno poco rigoroso, se non del tutto fuori luogo, per molti tra noi. Purtroppo.

Per quanto mi riguarda, è folle che la maggior parte degli esseri umani si nutrano, intenzionalmente, per scelta, di cibo avvelenato e poi continuano a dire che la colpa è del caso, del caos o della genetica.

Se ogni giorno della tua vita ti avveleni con “cibo guasto”, di cosa ti puoi lamentare?

Un esempio di “cibo guasto” per ogni corpo:

– Corpo fisico: nutella party, paura.

– Corpo mentale: il Grande Fratello, paura.

– Corpo emozionale: invidia, rabbia, avarizia, paura.

– Corpo spirituale: dubbio che tu abbia un’Anima o meno, che tu sia immortale, che tu sia speciale, paura. 

Ma come? Sto male e non mi posso neppure lamentare?

Certo che puoi farlo! Ma ricordati che stai solo aumentando la quantità di cibo spazzatura nei tuoi corpi, perché la lamentela fine a se stessa, che si verifica quando sei tu a scegliere di non cambiare abitudini, ti avvelena ogni giorno, giorno dopo giorno.

Santa pace! Diventa il creatore di te stesso. Vai Oltre ai tuoi limiti, lo puoi fare, o almeno lo devi fare se ciò che ti manca è la libertà.

Cosa c’entra tutto quanto detto sopra con il titolo dell’articolo?

Tutto!

Medium e scienziato. Medianità e scienza. Quando le parole separano, quando le parole oscurano.

Le parole per ogni essere umano che cerca la propria via, la propria missione, per ogni essere umano che vuole imparare e insegnare a se stesso e agli altri la propria via, perché crede essere una buona via, per ogni essere umano che vuole, desidera, “passare” agli altri le proprie conoscenze, il proprio punto di vista, che gli altri siano clienti, pazienti, figli, amici, amanti o conoscenti, per coloro che si occupano di guarigione a ogni livello, per ogni “guerriero di Luce”, le parole sono uno strumento di vita, di comunicazione e di relazione, la via per eccellenza, “nell’universo occidentale”. Universo che non ha ancora imparato la potenza del silenzio.

Sono chiavi per aprire le porte. Sono come una katana. Le parole feriscono o guariscono, creano o distruggono, possono portare alla morte, e non solo energetica ma anche e soprattutto fisica; da sempre è stato così, in ogni tempo e in ogni luogo.

Certo, ora non ci sono più falò in piazza per bruciare le streghe, e gli oppositori, di ogni tipo, del sistema costituito, “nell’occidente evoluto”… Si sono evoluti anche i cattivi, ma sono, ancora più che mai, forti del potere del pubblico ludibrio, nei confronti dei molti, ancora, addomesticati dall’ignoranza.

Loro che conoscono il potere delle parole, sanno che… se non ti senti allineato al “sistema”, “all’organizzazione generale”, ti sentirai perso.

Se osi lavorare su te stesso, sulla tua creatività, se osi occuparti della tua personale guarigione e cura, perché così ha voluto la Natura, donandoti tutte le capacità e le doti che ti servono per farlo, se osi vivere semplicemente, se osi pensare liberamente, se osi essere una persona dotata di capacità critica e quindi di esporre il tuo personale punto di vista, sei “fregato”, sei bruciato, sei separato, sei svilito, sei insultato, sei emarginato, sei ostacolato, sei esposto al “pubblico ludibrio” come un delinquente.

Ecco, questa è l’aria che si respira oggi.

Medium e scienziato. Medianità e scienza. Quando le parole separano, quando le parole oscurano.

Chi è un medium? Che cosa è un medium? Un essere umano, consapevole di essere anche immortale, perché ha un’anima che vive eternamente e s’incarna in spazi, luoghi e “tempi differenti”. Un essere umano che sa che la morte è solo un’esperienza, una tra le più importanti che possa vivere, insieme all’Amore. Un essere umano che ha imparato il valore dell’onestà, della gentilezza, dei propri sentimenti, del proprio valore. Un essere umano che sa che le lingue sono solo ponti per attraversare le persone, i luoghi e i tempi e le varie e svariate esperienze di vita che ci rendono ogni volta migliori.

Un medium è un essere umano che sa che, anche se fosse l’essere umano più ricco al mondo, in termini economici, continuerebbe a fare il suo lavoro, qualunque esso sia, perché sa che il suo lavoro è la sua missione e sa che questa è il motivo, la ragione principale per cui si è incarnato.

Un medium è un essere umano che sa che può fare lo scienziato e che è utile farlo in quella “ determinata incarnazione” perché deve imparare a guardare le cose da vicino, con metodo ed estrema attenzione.

Quindi qual è la differenza tra uno scienziato e un medium? Tra scienza e medianità?

Nessuna! E al tempo stesso la solita che ci può essere in qualunque professione di chi non vive in verità. 

Perché essere medium è Natura. Un medium lo sa. Sa che può vivere e lavorare per Amore o per denaro e sceglie la prima.

Un medium sa di essere un medium; “uno scienziato da palinsesto” quasi mai lo sa, aspetta che lo glorifichino gli altri.

I medici, i fisici, i biologi, i filosofi, i professori, i bagnini, gli editori, gli scrittori, i negozianti … che sanno di essere “medium”, sanno di essere a servizio dell’universo: sanno che il vestito che indossano è solo un vestito, utile alla missione, e sono persone d’Amore.

“Gli altri” che pontificano e vogliono decidere delle nostre vite, con arroganza e maleducazione, come se avessero davvero qualche verità in tasca, sono solo appestati d’ignoranza nel migliore dei casi, furfanti, delinquenti, accattoni e servi, nella maggior parte dei casi.

Medium e scienziato. Medianità e scienza. Quando le parole separano, quando le parole oscurano.

Vedere la divisione è sano, viverla uccide.

 

Claudia Righetti

Autrice del libro I Maestri – Come accedere al Cervello Quantico

 

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