Ritroviamo l’uomo antico dentro di noi

L’essere umano popola la Terra da tre milioni di anni, ha rispettato la sua forza, il suo potere, le sue leggi: perché l’uomo moderno no? Esiste una profonda corrispondenza tra Spirito Universale, natura ed essere umano, di cui gli antichi erano a conoscenza…

 

La civiltà occidentale contemporanea ha prodotto una continua espansione della società sul piano materiale e, al contempo, una dolorosa carenza a livello spirituale. Viviamo in un’epoca in cui predominano scienza, progresso e pensiero analitico che hanno inevitabilmente generato una grande lacuna a livello olistico e integrale.

Nonostante tutte le conquiste della vita moderna, le crisi nel mondo non sono diminuite, nemmeno quelle a livello personale, anzi, siamo sempre più a contatto con i conflitti e le difficoltà che opprimono il nostro pianeta, a causa di tutte le informazioni che ci inondano in ogni istante, attraverso i moderni strumenti di telecomunicazione a nostra disposizione e a causa della loro errata gestione.

L’umanità si è fatta preda di una vita troppo tecnologica e di un eccessivo individualismo e cerca la propria realizzazione personale attraverso il benessere materiale e il soddisfacimento superficiale all’insegna del consumismo e dello svago.

Viviamo un momento di grande impoverimento filosofico e culturale che ha causato tanto smarrimento e un vuoto esistenziale che dovrà essere colmato con grande urgenza per riconquistare uno stato di vita più elevato, degno del nobile compito evolutivo dell’essere umano e dell’alta responsabilità che ha nei confronti della Terra.

Né l’umanità, né il pianeta si rigenereranno attraverso il continuo e inarrestabile progresso. Diviene perciò necessario riportare il desiderio di crescita ed espansione dal mondo esteriore e materiale a quello interiore e animico: ogni vera crescita può avvenire solo dentro di noi, a livello della coscienza.

Abbandonare la superficie e scendere in profondità, occuparsi di se stessi, non nel senso dell’egoismo sociale che caratterizza la vita moderna, ma limando la personalità attraverso l’elaborazione dei propri lati oscuri, aiuta gli esseri umani a diventare più ricchi di virtù e non di beni materiali e ad acquisire altri valori.

Domande come “chi sono?” e “qual è il senso della mia vita?” hanno da sempre bisogno di abbandonare il pensiero analitico-funzionale ed essere poste in un contesto filosofico-spirituale, aspetto di gran lunga sottovalutato dalla scienza moderna, mentre la nostra cultura possiede un’importante e antica tradizione mistica di cui essere orgogliosi, invece di dimenticarla o, ancor peggio, ridicolizzarla e denigrarla, perché ancora non approvabile scientificamente.

Il nostro vero impoverimento non è quello materiale ma quello spirituale e per questo pongo alla base del mio lavoro la Filosofia Ermetica, antica fonte di sapere supremo, che propone Leggi Universali come linee guida della vita e vede l’essere umano come parte integrale, come entità di Corpo, Anima e Spirito, l’unica strada maestra a disposizione di chi desidera evolvere.

Da guida ci fa anche la Natura di cui siamo parte. L’essere umano popola la Terra da tre milioni di anni, ha rispettato la sua forza, il suo potere, le sue leggi: perché l’uomo moderno no? In meno di un secolo è stato capace di devastarla, tanto da mettere a repentaglio la propria vita e l’esistenza del pianeta stesso. Questo atteggiamento non è certo un segnale di alta illuminazione: dietro si cela arroganza e una falsa valutazione delle proprie capacità.

Crediamo di essere più sapienti, più potenti della natura – ma ciò corrisponde alla realtà? E possiamo davvero fare a meno di rispettare Madre Terra e sfruttarla o soffriamo forse di uno strafottente senso di superiorità?

Così non siamo buoni custodi del pianeta che ci alberga e che è la nostra casa.

Le catastrofi naturali, ogni anno in aumento, sono la testimonianza della ribellione della natura e del fatto che l’essere umano non è padrone della vita. È la natura che si impone: sarebbe più saggio cambiare comportamento, riconoscendo il potere della Terra, onorandola e seguendo le sue leggi.

Esiste una profonda corrispondenza tra Spirito Universale, natura ed essere umano, di cui gli antichi erano a conoscenza.

Vivere in sintonia con la natura e studiare la sua simbologia è ciò di cui il genere umano ha bisogno anche adesso, per comprendere che tutto è ciclico e che la natura non solo si espande in primavera e in estate, ma, nelle altre due stagioni, si ritira e si rigenera dall’interno.

Gabriele Rosemarie Paulsen

Estratto dal suo libro Camminare sulle Orme dell’Anno Solare

 

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