Siamo nell’era del narcisimo?

In questo periodo si parla tanto di narcisismo, ma sappiamo davvero di cosa si tratta? Lo chiediamo a Gloria Di Capua e Maurizio Lambardi

 

Narciso, nel mito greco, è un bellissimo semidio che disprezza chiunque gli offra il suo amore. Come punizione viene allora condannato a innamorarsi della propria immagine riflessa e finisce per cadere nel lago in cui si specchia, dove muore annegato, nel disperato tentativo di unirsi proprio alla sua immagine. Qual è il significato più profondo di questo mito? Ne parliamo con Gloria Di Capua e Maurizio Lambardi, coach e counselor relazionali, formatori ed esperti  di crescita personale e relazionale,  autori del libro Annientare e sottomettere le donne – Narcisismo, patriarcato, micromachismo. La visione anti-tantrica del maschile e del femminile.

– Gloria, cos’è il narcisismo?

Il contraltare dell’empatia. Essere empatici significa comprendere lo stato d’animo e le emozioni degli altri, cioè vicinanza e contatto emozionale, presupposto fondamentale per ogni tipo di relazione. Il narcisismo è invece il centrarsi esclusivamente su se stessi, ignorando, disprezzando o restando completamente indifferenti agli altri esseri umani. Il narcisista è del tutto incapace di creare e mantenere delle vere relazioni interpersonali o di provare affetto al di fuori di se stesso.

– Maurizio, qual è il ruolo dei social in questo contesto?

Contribuiscono alla deriva narcisistica della società, come segnalano sociologi del calibro di Vincenzo Cesareo, secondo cui la nostra è proprio l’era del narcisismo. Non a caso sempre più persone manifestano tratti narcisistici e incapacità relazionale. “L’altro” per il narcisista non esiste, se non come specchio nel quale riflettersi, oppure strumento da usare per nutrirsi e appagare le proprie esigenze, e i social sono un buon posto dove trovare fornitori di “mi piace” e nutrimento, senza doversi sforzare troppo per ottenere il consenso e l’ammirazione.

– Quindi, Gloria, il narcisismo è in aumento?

In costante aumento negli ultimi decenni. È stata avanzata l’ipotesi che il fenomeno sia da attribuire ai cambiamenti sociali e culturali occidentali degli ultimi 50 anni, soprattutto alla fine ufficiale del patriarcato, ma con un buon contributo anche da parte del culto dell’individuo e del successo, della paura della vecchiaia e delle relazioni durature, del bisogno di apparire più che di essere, il tutto a fronte di un’educazione alla relazione totalmente assente.

– Fine ufficiale del patriarcato? Quindi non fine definitiva?

C’è un sottile condizionamento residuo che induce al dominio patriarcale, una convinzione latente ma persistente circa la superiorità maschile e la naturale inferiorità femminile. La società è ancora profondamente intrisa di patriarcato residuo non riconosciuto. Proprio la negazione e il mancato riconoscimento rendono il fenomeno più insidioso.

– Maurizio, perché tanta attenzione al narcisismo da parte di specialisti delle relazioni come voi?

Perché il narcisista non solo non riesce a essere empatico e a creare delle vere relazioni personali, ma causa profondi danni e infligge sofferenze distruttive nel partner. Lo annienta, lo svuota, lo demolisce fino a renderlo nullo. Nel nostro lavoro di supporto alle coppie in crisi o alle persone che escono da una relazione insana, ci capita fin troppo spesso di imbatterci in questo tipo di disfunzionalità.

– Quale connessione c’è tra patriarcato residuo e narcisismo?

Il narcisista considera gli altri inferiori e al suo servizio. Il patriarcato considera la donna inferiore e a servizio dell’uomo. Una società intrinsecamente patriarcale è il luogo ideale per l’uomo narcisista.

– Gloria, ma cos’è esattamente il micromachismo?

È il modo capillare e infiltrante in cui il patriarcato residuo sopravvive. Una serie di soprusi quotidiani, di tecniche di manipolazione mentale, coercizioni di bassa intensità, pratiche permanenti “normalizzate” e quindi dotate della capacità di mimetizzarsi, diventare automatiche e passare inosservate, trasferendo il conflitto nella mente delle donne ed evitando l’accusa di sessismo.

– Quando scrivete che narcisismo, patriarcato e micromachismo sono una visione anti-tantrica del maschile e del femminile, cosa intendete esattamente?

Narcisismo e patriarcato implicano il dominio e la sottomissione di un partner, che è disumanizzato e relegato a strumento materiale e sessuale a servizio delle esigenze del dominatore. Il concetto tantrico di amore tra uomo e donna prevede un’unione tra dio e dea, una fusione tra pari. Una sana, equilibrata e appagante relazione sentimentale e sessuale non può che essere alla pari.

– A chi è diretto questo libro (Annientare e sottomettere le donne – Narcisismo, patriarcato, micromachismo. La visione anti-tantrica del maschile e del femminile), Maurizio?

Lo abbiamo pensato come un vademecum per aiutare soprattutto le donne a comprendere se sono entrate o stanno entrando in relazione con un narcisista manipolatore e a tutelarsi.

– Non gli uomini?

Ci sono casi di vittime maschili e narcisisti femminili, ma sono più rari. I consigli restano in ogni caso validi. È utile comunque a tutti per conoscere il fenomeno e approfondirlo.

– Perché leggerlo in questo periodo?

Perché l’alienazione da connessione digitale ci rende sempre meno preparati alle vere relazioni umane, esponendoci a quelle disfunzionali e alle trappole dei Narcisi e perché viviamo nell’era del narcisismo.
Gloria Di Capua e Maurizio Lambardi sono autori del libro Annientare e sottomettere le donne – Narcisismo, patriarcato, micromachismo. La visione anti-tantrica del maschile e del femminile.

 

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