Un cattivo speciale: la pecora nera

In alcune famiglie c’è chi assume la parte della “pecora nera”, ma nulla accade per caso: questa figura porta i restanti membri del sistema famigliare di fronte allo specchio di quello che ancora non ha trovato soluzione… Ce ne parla Gian Luca Misturini in questo articolo, estratto dal suo libro Zen e Costellazioni familiari.

 

In alcune famiglie vi è una “pecora nera”, ovvero una persona che fa vedere i cosiddetti sorci verdi ai restanti membri, che la ripagheranno con scarse razioni d’amore famigliare e abbondanti dosi di critica più o meno aperta. Ma nulla succede a caso: invero questa figura porta i restanti membri del sistema famigliare di fronte allo specchio di quello che ancora non ha trovato soluzione, sicché, è al loro servizio col suo problematico comportamento.

Sappiamo come funziona quel ritaglio della coscienza che, per riparare all’esclusione di un componente, va a rapinare senza ritegno il destino di un singolo discendente, il quale non può far altro che obbedire all’ordine impartitogli di far suonare la fastidiosa sirena d’allarme all’interno della famiglia, cioè di coloro che si percepiscono i “buoni” della compagine famigliare. È a causa di questa “bontà” che si genera un escluso, reiterando il problema.

Conosco un signore, Dario, il quale ha una sorella, Giovanna, e lei si ritrova proprio in questa situazione di essere pecora nera. L’ex fidanzata del padre aveva ancora un ruolo da protagonista nel cuore del loro papà. Giovanna fin dalla più tenera età aveva manifestato una forte scontrosità nei confronti della madre e di conseguenza era cresciuta portando in casa un problema molto sentito da tutti, soffrendone a sua volta. La bambina Giovanna portava in casa i sentimenti malevoli della ex, la quale era presente in famiglia, data l’irritazione che ancora produceva nel padre il solo sentirla nominare.

Dario, inizialmente molto infastidito dal comportamento della sorella, avendo poi lavorato con le Costellazioni, ha avuto modo di vedere tutta la famiglia con altri occhi e interiormente di ringraziare la “pecora nera” per il peso che sopportava da sempre e accogliere e ringraziare anche l’ex partner per la sofferenza che pure lei aveva patito per la separazione dal loro genitore, permettendo così il formarsi della famiglia e la nascita sua e della sorella. Col tempo Giovanna si è molto acquietata e ha potuto finalmente mostrare per la famiglia degli sprazzi d’amore tenuti nascosto per anni sotto la coltre mimetica dell’atteggiamento aggressivo […]

Verrebbe da dire che maggiore è il malessere che arreca il famigliare problematico, più grande è l’amore che lo supporta. Odio e amore fanno parte di un unico club. Serve molta consapevolezza affinché un componente guardi finalmente con amore le persone difficili dell’albero genealogico, giacché ogni pecora nera è fedele a un altro “ovino” che l’ha preceduta in famiglia; è un tipico caso di irretimento che si protrae nelle generazioni.

Continuiamo la disamina delle “pecore nere” con l’ausilio del gossip internazionale: la tanto chiacchierata famiglia Windsor. I Reali d’Inghilterra portano da almeno quattro generazioni un unico fardello legato al matrimonio di un membro famigliare. Negli anni ’30 il famoso caso dell’abdicazione di Edoardo VIII per sposarsi con una donna non ritenuta all’altezza generò un grave shock; la coppia si dette a una vita diversa dall’austerità regale e riscosse per questo simpatia negli usa, di cui lei era cittadina. Nella generazione successiva la nipote di Re Edoardo, la principessa Margaret, sorella della defunta Regina, volle sposare lo scudiero di suo padre, ma anche lui, non ritenuto all’altezza, fu allontanato, al che lei si unì con una persona molto eccentrica, non consona allo stile di Corte; la famiglia acconsentì per accomodare la situazione, ma poi divorziò – fu il secondo caso dai tempi di Anna Bolena: creando un certo imbarazzo, portò avanti un’intera esistenza poco adeguata alla vita di Palazzo.

Poi è stato il turno di suo nipote Carlo con Camilla, a sua volta non ritenuta all’altezza, e la famiglia reale riuscì in un primo momento ad allontanarla facendola sposare a un ufficiale di cavalleria; successivamente arrivò Diana Spencer (Lady Diana) – tutti conosciamo la guerra con la famiglia, il divorzio, i seri problemi psicologici depressivi e autodistruttivi di cui soffrì (fu abbandonata dalla madre all’età di tre anni […]); poi irruppe alle cronache con la famosa intervista televisiva che creò notevole imbarazzo a Buckingham Palace. Della sua condotta di vita ne parlarono molto i media e riscosse anche una grande simpatia la “principessa triste”, proprio perché diretta nel suo comportamento, così lontano dallo stile principesco che veniva richiesto.

Oggi “in scena” ci sono il principe Harry e la moglie Meghan. Lui è “uscito” dalla famiglia – una sorta di abdicazione – e, come la madre, ha rilasciato un’intervista scandalo insieme alla consorte, la quale in precedenza aveva rivelato di aver coltivato pensieri suicidali in seguito al fatto di non essere considerata all’altezza del ruolo per motivi razziali. Lei è cittadina USA dove la coppia sta riscuotendo notevoli simpatie, con il comportamento ancora una volta così distante dall’etichetta imposta dal ruolo.

Non si possono trarre conclusioni guardando la sola superficie dei fatti, ciononostante si può notare una ripetizione di situazioni in continua assonanza tra loro, generazione dopo generazione.

C’è qualche antenato da reintegrare nell’amore? Nessuno può asserirlo con certezza, ma al dì là di tutto, questa storia può farci venire il dubbio che non siamo nemmeno liberi di innamorarci di chi vogliamo; spesso c’è un convitato di pietra che ci tiene per la briglia, illudendoci con l’ologramma della libertà di scelta. Vale per tutti noi e non solo per la famiglia Windsor che possiamo solo sentitamente ringraziare per essere stata presa anch’essa a servizio al fine di (forse) mostrarci concretamente un’occulta legge da tempo iscritta nel nostro inconscio, che ci riguarda tutti da vicino.

Non ci resta che guardare con amore le pecore nere della famiglia; è difficile realizzarlo col cuore, ma quantomeno saperlo con l’intelletto è già un bel primo passo.

Gian Luca Misturini

Estratto dal libro Zen e Costellazioni familiari

 

 

Gian Luca Misturini ti aspetta a Milano lunedì 26 giugno 2023 per la presentazione del suo libro Zen e Costellazioni familiari. Tutte le info a questo link.

 


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