Il viaggio spirituale dal concepimento alla consapevolezza

La Missione: perché nasciamo in un momento preciso

Ognuno di noi viene alla luce di questa Terra, in un momento ben preciso, in un luogo ben preciso, per un motivo ben preciso.
Chiameremo questo motivo ben preciso: Missione!

L’Anima e la frequenza vibrazionale originaria

Ognuno di noi, che chiameremo Anima o Entità animica, porta con sé la propria essenziale, originaria frequenza vibrazionale e ogni Anima congiunge la propria frequenza vibrazionale con quella dell’Anima che l’accoglie, nella propria incarnazione, nel momento in cui vi entra.

Concepimento: l’unione delle frequenze

Durante il concepimento, l’Anima che consente alla nuova vita animica di incarnarsi, unisce a essa la propria frequenza originaria, aumenta e amplifica la capacità portante della frequenza vibrazionale dell’Anima che sta per nascere, in corpo, sulla Terra!

Il ruolo dell’Anima materna nel risveglio

Il grado di connessione, il livello di consapevolezza di sé e delle proprie natura e origine, raggiunti e mantenuti dall’Anima che ha il ruolo materno, contribuiscono ad aiutare l’Anima nuova arrivata, che recupererà e consoliderà, a sua volta, la propria connessione e che porterà in sé le facoltà necessarie all’espletamento della sua Missione sulla Terra!

Il cammino inizia dal concepimento

Il processo di cui parlo è un cammino che comincia nell’esatto istante nel quale la nostra scintilla luminosa entra nelle prime cellule del concepimento umano e che viene percorso, nel dipanarsi della vita terrena, secondo dopo secondo!

Nello scritto L’Universo reclama Amore voi potrete leggere e comprendere cosa significano “un momento ben preciso, un luogo ben preciso, un motivo ben preciso”.

Risveglio e responsabilità universale

Ogni Anima ha l’onere e l’onore, individuali e universali, di procedere al proprio risveglio, al recupero della consapevolezza di sé, delle memorie originarie e delle sue facoltà naturali e, soprattutto ha l’onere, individuale e universale, di porre le sue qualità, quali forza, coraggio, determinazione nell’affrontare, comprendere, superare, utilizzare come palestra ogni ostacolo, difficoltà, dolore e sofferenza umani e terreni!

Il processo è uguale per tutti, nessuno escluso!

Domande fondamentali dell’Anima

In che modo questi si affrontano?
In quale modo si superano?
Quanta sofferenza comporta?
Quanto diverrà un “maestro” il nostro bagaglio esperienziale, costruttivo per noi stessi e per le altre Anime?

La risposta a ognuna di queste domande dipende dalle qualità animiche recuperate, consolidate ed estrinsecate, snodo dopo snodo, durante lo svolgersi della vita terrena!

Il mio processo di ricognizione spirituale

Il mio processo di rapida ricognizione, di preservazione della connessione con la nostra unica Fonte, di recupero della consapevolezza di me, della mia origine, delle memorie originarie universali e della comunicazione con il nostro mondo originario, mi consentono di conoscere perfettamente la mia Missione terrena, ogni suo aspetto e ogni compito appartenente a essa, così da rendermi strumento verso i nostri fratelli!

La mia incarnazione: dolore come risveglio

La mia attuale incarnazione terrena ha comportato grandissima sofferenza, enormi difficoltà di ogni genere, continue opportunità volte al recupero rapido e quanto più efficace possibile della mia consapevolezza, in ogni suo significato!

La prima fase del risveglio: nel grembo materno

Il risveglio animico, giunti sulla Terra, si compone di diverse fasi.
La prima fase si realizza quando ancora ci si trova nel grembo materno; durante la gravidanza possono verificarsi avvenimenti molto differenti tra loro, avvenimenti dei quali pochissimi esseri umani riescono a percepire e individuare il reale significato.

Si tratta di una fase determinante, poiché si vive immediatamente dopo il distacco dalla propria frequenza originaria, che genera il primo grado di separazione!

La metafora della miniera: il trauma della nascita spirituale

L’Entità animica entra in condizioni e circostanze particolarmente angustie, dolorose per l’Anima, solamente preparatorie a quelle che dovrà affrontare successivamente e in circostanze, vibrazionalmente lentissime e densissime, scandite dalla percezione dell’estrema lentezza del “tempo” terreno.

Ciò che accade all’Anima si può paragonare alla seguente situazione:
Una persona vive libera, in perfetto stato di salute, serena, lieve, in un luogo qualitativamente e vibrazionalmente ottimali; può respirare a pieni polmoni, muoversi liberamente, comunicare con ogni altro essere vivente sulla Terra, godere del sole e di ogni creazione.

Questa persona, improvvisamente, entra in un luogo minuscolo, con scarsità di ossigeno, privo di luce, opprimente, il cunicolo di una miniera, consapevole che affronterà una vita distonica rispetto alla sua esistenza naturale.

Provate a immaginare, i più fortunati potranno addirittura ricordare qual è la dolorosa esperienza animica che ognuno di noi, nessuno escluso, vive nel preciso istante nel quale entra in concepimento!

La prima fase del “risveglio”, ovvero della ricognizione, in corpo umano, come state ben comprendendo, comporta innumerevoli difficoltà.

Un aiuto per risvegliare le memorie originarie

La mia essenziale e dovuta premessa è che ogni strumento e ogni aiuto universali che mi giungono, per trasmettere i quali mi rendo canale, hanno il solo obiettivo di stimolare e sollecitare l’Entità e le sue emozioni originarie, vale a dire le memorie animiche universali, al fine di generare in lei una rapida ricognizione e restituirle la connessione con la nostra unica Fonte, ricordando che ogni Entità animica possiede il libero arbitrio!

La nostra identità animica non si perde mai

Nell’istante nel quale ci incarniamo, noi siamo come quella persona che, prima di entrare in miniera, camminava leggiadra e libera.

Ciò significa che noi abbiamo solo temporaneamente perduto la totale libertà di movimento, di azione, di comunicazione, ma non possiamo perdere l’identità animica né tutte le nostre caratteristiche e qualità originarie animiche!

Questa, per alcuni, sarà una nuova visione sul concetto di vita dell’Anima in corpo.
Quando una cellula dell’Universo si incarna in un veicolo umano, resta ciò che è, che è sempre stata, solamente il suo veicolo è “piccolo”!

Ecco che, durante i nove mesi, l’Anima sceglie se e come proseguire a vivere in quell’incarnazione!

Gabriella Laura Conversano Cippini

Autrice del libro L’universo reclama amore

 

 

 

 

 


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2 commenti su “Il viaggio spirituale dal concepimento alla consapevolezza”

  1. Ah, lAnima che si risveglia nel grembo materno! Ma Gabriella, non potevi darci una scappatoia per evitare la miniera? Scherzi a parte, articolo illuminante! Ora capisco perché il mio gatto mi guarda come se sapesse di più di me! ‍♂️

  2. Interessante riflessione sul viaggio dell’anima! Mi fa pensare molto al ruolo cruciale della madre e all’importanza di essere consapevoli fin dal concepimento. Davvero stimolante!

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