Angeli e maestri, strumenti di consapevolezza

In questa intervista, Eleonora Brugger e Paul Kircher affrontano il tema “angeli e maestri” e ci espongono la loro visione in merito.

– Secondo voi, esistono angeli, maestri o energie di questo tipo a cui è possibile appellarsi per crescere e migliorare lungo il percorso della vita?

(EB): Certamente, lo posso affermare per delle esperienze personali in merito: esistono varie forme di energia e di esseri spirituali, che si tratti di forme pensiero positive, angeli o maestri specializzati in diversi ambiti. E’ possibile stabilire un qualche contatto con questo genere di entità: le si può vedere, sentire o comunque è possibilepercepire la loro energia. Senza questi maestri, in realtà sarebbe molto difficile affrontare la vita.

(PK): E’ ancora molto diffuso un modello di pensiero che vede noi uomini quali gli unici esseri dotati di intelligenza nell’universo… è una visuale molto “ego-centrica”. In realtà, come appunto sta dicendo Eleonora, esistono molte forme di intelligenza ed è possibile entrare in contatto con loro modificando il nostro “stato di coscienza”.

Si tratta di sviluppare un’adeguata capacità di gestione del nostro cervello, tale da sincronizzarsi con un determinato canale; allora ci si può portare in unostato di coscienza profondo e attivare le onde alfa, teta o delta… adatte a un certo tipo di sogni o esperienze (come i “viaggi astrali”) mediante i quali è possibile entrare in risonanza con queste intelligenze e ricevere informazioni. Che le si chiami guide, angeli, maestri… quello che più conta è che è possibile sviluppare questo tipo di consapevolezza, e ciò è uno degli obiettivi del nostro lavoro.

– In che modo questi esseri intelligenti possono aiutarci? Come interagiscono con noi?

(EB): Potrei citare moltissimi esempi… c’è stato il caso di un bambino caduto dal quinto piano direttamente sull’asfalto e che non si è fatto niente… come è possibile? Non si riesce a trovare una risposta a meno che non si accetti l’idea che esistono altre forze che interagiscono con noi. In particolare, neonati e bambini piccoli sono assistiti con estrema attenzione da quelli che chiameremmo angeli custodi.

In genere è difficile, se pur non impossibile, accorgersi di queste entità durante lo stato ordinario di veglia, allora è consigliabile entrare in uno stato di coscienza più profondo, grazie al quale si può stabilire il contatto e chiedereinformazioni utili allo sviluppo personale, per capire quale sia la strada ottimale per guarire da una malattia o affrontare una situazione difficile.

(PK): Secondo me è importante valutare bene cosa si sta facendo. Una cosa è entrare in contatto con gli angeli e i maestri al fine di comunicare e ricevere aiuto, un’altra è cercare di farlo per instaurare una sorta di dipendenza o delegare la responsabilità delle proprie scelte. Proprio come accade nella vita di tutti i giorni: c’è chi cerca il rapporto con l’altro oppure si attacca ad un lavoro o ad una situazione, in funzione del proprio bisogno di dipendenza… se, invece, si ha l’obiettivo cosciente di crescere e di aumentare la propria consapevolezza in ogni momento, allora tutti i contatti possono essere fruttiferi e ci possono aiutare a sviluppare la nostra coscienza.

(EB): Vorrei citare una mia esperienza personale riguardo alla guarigione ottenuta grazie a queste “altre forze”. Ero miope da vent’anni, quando sui miei occhi è sceso una specie di raggio luminoso; sul momento non capivo bene quello che stava capitando… ma stavo ricevendo un trattamento psichico e da quel momento in poi, cioè da sei anni a questa parte, non ho più portato gli occhiali..

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