Esercitare la propria volontà in modo corretto significa agire in conformità alle proprie naturali tendenze. Ce ne parla Gabriella Monzi in questa intervista.
– Cosa è per lei la volontà?
La volontà è qualcosa che emerge dentro di noi nel momento in cui c’è qualcosa che ci interessa fortemente. Non si può avere volontà per una finalità che non ci riguarda invece, quando si percorre la “strada giusta” e si è nel posto che ci appartiene realmente, anche una persona depressa può trasformasi in una persona di volontà, perché ha sentito cosa realmente vuole.
La depressione, che in un certo senso è proprio all’opposto della volontà, nasce dalla mortificazione di quello che si vorrebbe essere e quindi l’anima diventa pienamente e totalmente pigra. Una persona fortemente depressa può trasformarsi non appena riesce a realizzare cosa vuole e allo stesso tempo a tirare fuori il coraggio per affrontare l’esterno, l’altro… volontà e coraggio vanno sempre di pari passo.
– Avere forza di volontà è sempre qualcosa di positivo?
Secondo me sì, quando avere forza di volontà significa tirare fuori se stessi e quello che si è veramente. Negativo è, invece, quando si soffoca se stessi e non si riesce ad esprimere la propria natura.
– Quale può essere una possibile configurazione astrologica che caratterizza le persone di forte volontà?
Non si può dare un quadro assoluto: un conto è la forte volontà di un imprenditore e un conto la forte volontà di un artista. Ci sono alla base degli intenti diversi. In termini astrologici, una forte volontà di essere se stessi fino alla “radice dell’essere”, è costituita da una XII casa colma di pianeti… questa è la casa dell’espressione del sé.
– Potrebbe spiegarsi meglio?
Consideriamo per esempio i Pesci che hanno come significanza astrologica proprio la XII casa. I pesci sono un segno che può amare tantissimo o non amare per niente, arrivare a un amore cosmico o alla freddezza più assoluta. Questo è il modo di essere che solitamente caratterizza l’artista. In genere il “vero” artista o è “presente” al 100% o non lo è per niente. Non si può dire a un artista “cosa fare” in quanto egli tira fuori la sua volontà e la sua natura creativa senza compromessi, la sua opera d’arte è frutto della sua libertà, della sua capacità di non avere interferenze. Quando invece prevalgono interferenze esterne, l’opera prodotta non sarà più un’opera d’arte. La volontà dell’artista è una volontà creativa, più eterea, immateriale… è una volontà nettuniana, dove Nettuno è il pianeta che governa la XII casa e quindi anche il segno dei Pesci.
La volontà di un imprenditore non è di minor importanza ma è caratterizzata da valenze diverse, da una concretezza diversa, tipica in genere dei segni di terra. L’artista è tale quando la sua opera non è finalizzata ad un ritorno economico mentre la volontà dell’imprenditore persegue un fine più pratico ed economico.
– Può dare ulteriori precisazioni sulle “case astrologiche”?
Il tema natale prevede dodici case, ed ognuna di queste è collegata ad un segno zodiacale: l’Ariete governa la I casa, il Toro la II e così via fino al segno dei Pesci, che governa la XII casa. I vari pianeti possono essere presenti in ciascuna di queste case. Se ad esempio si è un Gemelli ascendente Capricorno, allora questo significa in genere che si possono fare delle scelte idealiste e, allo stesso tempo, concrete, arrivando a fare ciò che piace. Inoltre, se in XII casa sono presenti molti pianeti (Plutone, Nettuno, Urano, Saturno, Luna, Marte, Venere …), si avrà un forte aspetto legato alla volontà. Quando in questa casa ci sono due pianeti come Nettuno e Venere, allora si tratterà di volontà legata alla creatività, tipica degli artisti. Chiaramente, ogni segno ha la sua espressione creativa che manifesterà con le proprie peculiarità.
– Il segno dei pesci è associato alla XII casa: si può dire allora che è un segno di volontà?
Non è così semplice: si può essere del segno dei pesci e non essere per niente creativi, perché magari nel tema natale la maggior parte dei pianeti sono presenti in case che con la creatività c’entrano ben poco… Bisogna tener conto di tutte le varie configurazioni e della presenza di determinati pianeti nelle varie case.
Sempre a proposito di volontà, Padre Pio aveva Giove in XII , il che spiega la sua peculiare forza di volontà. Come detto, Nettuno in XII casa rappresenta la volontà creativa, la capacità di affrontare l’ambiente, di dire “io sono questo e faccio questo”, e di non fare quello che invece non si vuole fare, perché non ci appartiene.
Chi ha dei pianeti importanti (tipo Plutone o Saturno che riguardano il comando) in X casa o in VI casa, non potrà mai fare lavori dipendenti a meno che, comunque, non siano caratterizzati da un certo prestigio. Diversamente si sentirà male, fino ad ammalarsi. Non esiste, in ogni caso, una legge assoluta per tutti, ma una “legge dell’individuo” che deve rispettare il suo DNA, e l’astrologia ci aiuta a metterla in luce.
Mozart aveva un’oppozizione Sole-Nettuno che dà grande creatività… se lui non avesse tirato fuori la sua arte sarebbe stato coinvolto dalla droga in maniera devastante. Le persone che vivono male la propria vita sono quelle che non rispettano il proprio modo di essere naturale. Se il tema natale di una persona indica che deve stare a casa e fare figli, e invece questa va sempre in giro per lavoro, alla fine vivrà male.
L’astrologia permette di capire se una persona è portata per la vita materna, per la carriera lavorativa etc, e in generale aiuta ad individuare le maschere e tutti quegli aspetti che si tengono nascosti: è uno strumento di conoscenza e quindi di trasformazione personale. Se una persona ha una tendenza, è bene che ne sia consapevole e che la viva in modo costruttivo.
– Posso imparare a rafforzare la mia volontà anche se il mio tema natale è assolutamente carente da questo punto di vista?
E’ giusto rispettare le proprie tendenze. Se devo fare il dirigente ma in realtà non sono portato e non ne ho voglia, sarò un infelice a vita perché devo tirare fuori da me una parte che non esiste. Quello che posso fare è lavorare sulla volontà ma in relazione alla mia personale attitudine. Non sarà la volontà di comandare gli altri o di fare l’imprenditore, ma magari quella di realizzarmi come artista….
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