Creatività Medica – L’atto poetico in terapia
Presentazione libro di Raffaele Fiore
Quando: Lunedì 1° ottobre 2018
Ore: 19:00-20:30
Dove: Anima Edizioni – Corso Vercelli, 56 – 20145 Milano
Ingresso gratuito senza prenotazione.
Le prime 5 persone che entreranno in sala riceveranno in omaggio il libro dell’autore.
Questo libro suggerisce, citando il poeta, qualcosa di nuovo che, in sé, è qualcosa di antico. L’atto terapeutico è da sempre legato all’arte medica. La dimensione artistica prevede un costante gesto creativo che può nascere solo dallo spirito. Questo saggio ne propone alcuni efficaci percorsi.
La nobile professione del medico, e quella del terapeuta in genere, negli ultimi decenni, ha cominciato a essere soffocata nel dedalo dei protocolli, delle statistiche e dei meandri burocratici, oscurando quegli aspetti fondamentali che, a suo tempo, avevano incendiato il cuore dell’individuo nella scelta a favore delle arti mediche.
L’autore porta la propria esperienza di questi trent’anni di professione in cui ha raccolto, nelle confidenze dei colleghi, il desiderio di riscoprire l’eros, l’afflato poetico, la motivazione interiore nell’attività clinica. L’alternativa è spesso un senso di impotenza, di melanconia, di inaridimento che, col tempo, può allargarsi alla dimensione anche relazionale e affettiva.
L’autore propone, come accadeva nella miglior tradizione, di riscoprire la sfera spirituale come sottofondo di ogni azione, in modo che questa si trasformi da attività meccanica ad azione consapevole. Gli stessi atti di tutti i giorni possono nuovamente rigenerare l’anima, se a guidarli è un atto di Creatività Medica..
La Mente in Ayurveda
Presentazione libro di Bruno Renzi
Quando: Lunedì 15 ottobre
Ore: 19:00-20:30
Dove: Anima Edizioni – Corso Vercelli, 56 – 20145 Milano
Ingresso gratuito senza prenotazione.
Le prime 5 persone che entreranno in sala riceveranno in omaggio il libro dell’autore.
La visione dell’uomo nel sistema di riferimento vedico dove l’individuo è inserito in un ciclo evolutivo cosmico eterno, in cui l’aspirazione prevalente è ritornare a immergersi nella sostanza originaria.
Il sé è più piccolo del piccolo, e può essere facilmente trascurato, messo da parte. È bisognoso d’aiuto, e deve essere percepito, protetto e in un certo qual modo costruito dalla coscienza, quasi che prima non esistesse del tutto e nascesse alla vita solo grazie alla cura e alla dedizione dell’uomo.
In contrasto con ciò, l’esperienza insegna che il Sé è già da molto tempo presente ed è più antico dell’Io, e che rappresenta il segreto spiritus rector del nostro destino. Il Sé in quanto tale non diventa eo ipso (da se) cosciente, ma è sempre stato insegnato, se mai lo è stato, da una tradizione, da un sapere….
Perciò come ogni altro archetipo, non può essere localizzato, confinato nell’ambito della coscienza dell’Io, ma si comporta come una atmosfera che circonda l’uomo senza limiti spaziali ne temporali ben definibili… (C.G. Jung).
All’interno della visione della mente nella Scienza vedica, l’autore enfatizza il valore dei determinanti quantistici preconcezionali che costituiscono quella “memoria olografica” quale campo morfogenetico che al livello del DNA determina l’espressione fenotipica, temperamentale, e il progetto esistenziale dell’individuo all’interno di un flusso coscenziale ben definito.
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