Anime compagne: quando gli atti di bullismo possono trasformarsi in opportunità…
Caro viandante, questa settimana scoperchieremo un tipo di relazione che può arrivare a essere difficile, ostico, doloroso. La relazione di cui vorrei parlare quest’oggi è il collegamento animico che ognuno di noi può avere con l’anima compagna.
Ma che cos’è l’anima compagna?
In più occasioni in questo decennio mi è capitato di parlare e scrivere di anime gemelle e anime complementari (per chi si fosse perso tale argomento, ricordo le numerose date di conferenze pubbliche che sono sparse sul territorio italiano e quelle on line, inoltre gli articoli che si possono trovare qui e nei miei libri), ma forse ho pochissimo espanso il fenomeno delle anime compagne. Esse, pur avendo un compito sostanziale nelle nostre vite, sono temute come il diavolo perché portano prove, situazioni di squilibrio, dolore.
Proprio in questi giorni ho preso consapevolezza di un fatto particolare nella mia vita che vorrei condividere con te. Da circa un anno, quella che era tra le più care amiche di mia figlia si è trasformata in una piccola iena prepotente, finendo, sostenuta da altre, per manipolare l’intera classe e diventando in effetti impossibile da sopportare e da gestire, soprattutto per mia figlia e un’altra bambina.
A questo punto, dopo atti di bullismo di varia gravità e spessore, sarebbe molto facile da parte di noi genitori amareggiarsi e arrabbiarsi. Inizialmente devo dire di essere caduta pure io nel turbinio dell’incomprensione, finendo con l’incrementare la fatica stessa che queste piccole attrici sono venute a vivere.
Piccole attrici
Ognuno di noi infatti, prima di nascere, sceglie accuratamente il suo dramma e sceglie pure gli alleati: compagni di viaggio che, una volta arrivati sulla Terra, metteranno in scena il dramma che l’anima è venuta a esperienziare.
Gli alleati migliori
Vista da questo punto di vista, quindi, i nostri nemici sono i migliori complici che possiamo trovarci! Essi stessi hanno il compito di creare quell’attrito, quella fatica, quel dolore: affinché la prova possa essere superata, infatti, è necessario che si metta in azione la prova stessa. In qualche modo, quindi, le anime compagne hanno la funzione di crearci l’ostacolo perché noi, caro lettore, possiamo saltare.
Punti di vista
Visto da questa angolazione tutto viene a cambiare, non è vero? Diventa molto più facile comprendere quel datore di lavoro che ha creato mobbing, accettare quel collega che ci ha portato via idee, quell’amica che, come nel caso di mia figlia, diventa inaspettatamente e rabbiosamente una orchessa.
Quante volte, quante, caro viandante, ci siamo trovati tartassati e stretti dentro a una situazione apparentemente impossibile, che ha invece aperto la via a dell’altro di migliore?
L’anima compagna crea il dramma
Ecco! Mettiamola così: se non avessimo avuto l’anima compagna che ha creato il dramma, mai sarebbe arrivata quella promozione, quel nuovo posto di lavoro, quella nuova mansione, quel talento; se non ci fosse stato quel marito o quella moglie non avremmo mai compreso l’indipendenza, o incontrato l’anima complementare. Neppure questo articolo si sarebbe mai scritto, se non mi fossi accorta di ciò che stava capitando alla mia piccola figlia.
L’anima compagna è preziosa come un tesoro
Si tratta infatti di possibilità, occasioni, tesori evolutivi e grandi che si mettono in azione grazie a queste anime compassionevoli che accettano di essere il “cattivo” della situazione, per apprendere anche loro, per imparare, per crescere di più come anime.
Nessuno sta sbagliando
Ora sarà veramente faticoso prendersela coi politici se pensiamo che un tale scempio e mancanza totale di senno si stia realizzando nella nostra epoca storica affinché, come direbbe un passo biblico, si possa compiere il volere del Padre.
La vittoria passa per la via della comprensione
Nei prossimi giorni potremmo “divertirci” a passare nel tamiso (antico setaccio veneto) le persone che ci stanno creando affanno; potremmo stupirci dei lati di potere e apprendimento che si stanno dipanando in noi grazie a loro, nascosti sotto l’apparente ingiustizia, e saremo così nella vittoria, con nuovo slancio.
Arrivare alla gratitudine
Magari piano piano, verso l’orizzonte, potremmo anche arrivare ad amare quelli che vediamo come i nostri aguzzini, per il compito che hanno accettato di mettere in scena nelle nostre vite.
Buona consapevolezza e un sorriso di condivisa comprensione.
Monia Zanon
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