Navigando nelle infinite possibilità dell'essere

49.IL CENTRO PSICHICO

In un suo bellissimo libro, “Esperienze delle Vette” (Astrolabio), Piero Ferrucci, psicoterapeuta della Psicosintesi, la scuola fondata dal grande Roberto Assagioli, scrive: “Parlare dell’essere umano senza parlare del Sé è come parlare del sistema solare senza mai menzionare il sole.”

Questa frase sintetizza ciò che ho verificato ormai da anni nella mia professione di analista reichiano. Una psicologia senza Sé è mutilata, pesca soltanto nelle acque torbide del subconscio in cui si annidano ombre che inquinano, emozioni rinnegate, lati oscuri dell’essere umano che al di sotto della coltre della personalità di facciata condizionano l’individuo e lo spingono ad azioni misere, a subire la paura e il rimorso, a temere la vita.

La psicologia transpersonale, giovane virgulto dell’occidente, ramificata in numerosi movimenti e tendenze, cerca però di colmare questa assenza di Luce, avvicinandosi all’oriente, depositario di una conoscenza vastissima che si spinge nei reami dello spirito, che è capace di svelare il Sole nascosto dalla coltre delle nuvole della mente, delle emozioni indotte e dei bisogni.

Il Sé, che Sri Aurobindo e Mère chiamavano ilCentro Psichico, è il Sole di ogni essere umano che non appartiene al regno della metafisica, ma come già Jung aveva indicato, è un’esperienza concreta che l’uomo può toccare e sviluppare armonizzando le sue funzioni ed aprendosi ad un cammino di meditazione e di integrazione corporea.

La psicologia attuale ha un compito importante ed una grande responsabilità perché può diventare realmente la portavoce di questo uomo integrale , ridando vita ai valori più sublimi che la nostra cultura raggrinzita e offuscata non riesce più a recuperare, procurando un gravissimo danno alle nuove generazioni che vagano in un non senso che le obbliga a sprofondare nel nichilismo, come dice Galimberti.

Poco importa come questo Sole interiore sia chiamato, anima, sé, essenza. Ciò che urge nella cultura, di cui gli psicologi sono portatori, è riprendere una ricerca personale che non si faccia condizionare dalpartitismo delle singole scuole che spesso si combattono tra di loro e riaccendere il fuoco della conoscenza e dell’esperienza.

continua..

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