Satprem (colui che ama davvero) è il nome che Mère ha dato ad un suo discepolo che io amo molto e che è vissuto accanto a lei per una ventina d’anni, registrando le sue conversazioni in cui Mère raccontava la sua incredibile esperienza di trasformazione della coscienza del corpo. Ne sono nati 13 volumi,l’Agenda di Mère (ed. Mediterranee), preziosissimo documento in cui seguire i progressi di questa donna guerriera, che non si fermava neanche di fronte a ciò che ogni uomo riterrebbe impossibile: far germogliare una nuova era della Terra, un’umanità guidata da una Coscienza di Verità con un corpo recettivo ad Essa.
Satprem è stata una figura molto controversa, come tutti gli uomini eccezionali: era una natura ribelle, resa ancor più insofferente dai due anni di campo di concentramento in cui è stato internato a soli vent’anni. Era un bretone, amante del mare e delle esperienze estreme in cui poter andare oltre le trappole dell’ego e delle convenzioni. In un suo libro-intervista,“L’Uomo Dopo L’Uomo”, scrive una frase in cui condensa non solo la sua filosofia di vita ed il senso della sua ricerca, ma anche il progetto che anima la mia vita: “Per me la verità è qualcosa di fisico…. La verità so sentirla solo quando pulsa realmente nel mio corpo. Lo stato di verità per me è quando il CORPO si trova in uno stato armonioso, quando non si sente prigioniero.”
Queste parole hanno una grande risonanza con la frase scritta da Reich: “La verità è una funzione naturale” (vedi post 46)
Sto insistendo molto su questo argomento perché sono certo che rappresenta una vera rivoluzione. Eliminando il corpo oggetto, pura estetica carrozzeria che spersonalizza l’individuo e lo rende un manichino, eliminando il corpo impuro, fonte di peccato e di dannazione, può finalmente nascere il corpo-coscienza, il corpo-individuo, restituendo dignità alla natura dell’uomo e consentendogli di accelerare il suo progresso consapevole nell’armonia con la vita sulla Terra e di allinearsi al flusso universale.
Continua..
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