Diventare ricettivi è lasciarsi guidare

Rendere conscio l’inconscio e mantenersi integri: questo è fondamentale per imparare ad agire in modo conforme ai propri desideri, ma ciò non può prescindere dall’affidarsi a quella forza più grande che ispira e guida l’umanità, come ci spiega Peter Roche de Coppens, intervistato sul tema da Camilla Ripani.

 

– Esiste un giudice interiore che sabota le nostre azioni. Perché alcune persone si autoboicottano?

L’essere umano è molto complesso: ha un campo di coscienza e in particolare un preconscio, un subconscio, un inconscio e un superconscio. Penso che ci siano molte persone che effettivamente distruggono quello che più vogliono; alcuni vogliono più soldi, alcuni vogliono l’amore, eppure, se si analizza la loro vita in modo obiettivo e distaccato, si riscontra che agiscono in un modo tale da sabotare o rendere impossibile quello che vogliono. Per me, questo è dovuto anche a una forma di karma, cioè alla legge di causa ed effetto… A livello conscio le persone vogliono certe cose, ma nell’inconscio tendono verso altre ancora, e quindi si verifica un conflitto.

La grande chiave è sempre di rendere conscio l’inconscio. L’altra grande chiave è l’integrità, l’essere fedeli a se stessi. A vari livelli di coscienza, possiamo avere vari valori. Il punto non è quello di avere la risposta ultima che, tra l’altro, per l’essere umano è ancora molto lontana ma, con quello di cui si dispone, avere l’integrità e il coraggio di agire, e non vendersi. Penso che la vera prostituzione oggi si trovi nel mondo del lavoro, dove tanta gente sceglie una professione solo per soldi, e alla fine si ritrova con il burn-outsenza sapere il perché.

Anche nella Tradizione ritroviamo San Paolo che spiega che lo spirito è pronto ma la carne è debole; l’uomo vuol fare il bene, ma alla fine fa il male. In sociologia, abbiamo un principio che si chiama l’eterogonia dei fini, dove l’essere umano fa di tutto per arrivare a qualche cosa ed ottiene esattamente l’opposto. Un esempio concreto lo ritroviamo con la medicina allopatica: noi vogliamo la salute, e più ci inoltriamo nella sofisticazione chimica e nell’alta tecnologia, più creiamo qualcosa che può diventare pericoloso, con effetti imponderabili che non conosciamo e che alla fine possono distruggerci…

Occorre comprendere che, arrivato ad un certo punto di evoluzione di coscienza, l’uomo deve essere ispirato da una forza più grande quindi lo sforzo umano da solo non basta più. L’uomo deve passare dalla polarità maschile alla polarità femminile: invece di essere emissivo, deve diventare ricettivo, e raggiungere quell’umiltà che lo porta ad affermare “Ho fatto quello che potevo fare però adesso ho bisogno di essere ispirato e guidato, perché per completare il mio percorso, è necessario qualcosa di più”…

Quando una persona sviluppa il proprio carattere, quando diventa fedele a se stessa, quando vive in modo impeccabile, quando dà ma nel contesto di quello che può dare, allora non si autolesiona più… certo, le persone desiderano cose differenti in modi differenti, e ciò dipende dal tipo di coscienza raggiunto, quindi è molto importante anche il livello di coscienza, che determina la nostra capacità di essere ispirati..

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