Kryananda e la Teosofia

L’americano Swami Kryananda, allievo del Maestro Paramhansa Yogananda, propone idee che ricalcano esattamente quelle della Teosofia, cioè la divulgazione di concetti indobuddhisti alla luce delle moderne scoperte scientifiche e psicologiche.

Tra le personalità che maggiormente lavorano per lo sviluppo delle idee spirituali in Italia troviamo sicuramente Swami Kryananda. Questo americano, ha attraversato la metà del secolo scorso
come indiscusso pioniere di una spiritualità libertaria protesa all’autorealizzazione del Sé, testimoniandola con la sua vita e con gli insegnamenti del suo Maestro Paramhansa Yogananda.

È curioso notare come le sue idee e quelle del suo Guru si sovrappongano perfettamente a quelle teosofiche, fin nei minimi particolari. La Teosofia e a seguire gli esoteristi buddhisti e induisti, venuti dall’India nell’ultimo secolo, hanno avuto il compito, dalla Fratellanza Bianca, di divulgare le idee indobuddhiste secondo i concetti moderni della psicologia e della scienza.

Così, per esempio, il concetto delle tre menti o coscienze (subconscia, conscia, superconscia) che aveva espresso già A. Besant molto chiaramente nella sua magistrale opera letteraria, Studio sulla coscienza, Kriyananda le ha fatte proprie ponendole sotto una nuova luce per stabilire nuovi rapporti umani basati su più livelli di coscienza integrati e privi di pregiudizi, superstizioni, falsi moralismi e blocchi mentali.

Egli, come un vero teosofo, pur senza esserlo e senza citare la teosofia, come d’altra parte Yogananda che invece ebbe rapporti di amicizia coi teosofi, sta svolgendo egregiamente quel lavoro di preparazione alla Nuova Era dell’umanità. Il suo messaggio spirituale è un ottimo antidoto contro le ansie e le paure che dominano il subconscio umano di questi tempi. Il Centro Ananda di Assisi, da lui fondato, è una realtà comunitaria viva, la stessa che ritroviamo nelle idee ispirate dal Mahatma Gandhi, nelle esperienze teosofiche del Monte Verità e del Villaggio Verde di Bernardino del Boca, nelle innumerevoli
sperimentazioni storiche libertarie e in tutte quelle spirituali e utopistiche del mondo.

La condivisione del proprio cammino spirituale individuale, la Self Realization, in una dimensione non settaria è il Sentiero degli spiritualisti contemporanei che vedono nell’unità di base di tutte le religioni,
espressa per la prima volta a fine Ottocento agli albori del movimento teosofico, il modo migliore di risvegliare la Supercoscienza affinché questa divenga autocoscienza e porti la vera luce nello stato di veglia ordinario. (Per avere informazioni, libri, materiale digitale su Kriyananda rivolgersi alle librerie Esoterica ed Ecumenica)..

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