Meditazione della consapevolezza sul respiro, meditazione analitica, meditazione tantrica. Tre metodi che, “aprendo” il cuore, possono condurre a stabilità e coscienza di sé. Ecco gli insegnamenti del Risvegliato.
Il Buddha Shakyamuni era un pragmatico. Risiede qui la potenza trasformativa del Suo insegnamento e la sua radicale attualità. Per coprire la distanza tra la mente ordinaria e la mente illuminata, ci ha insegnato a partire da dove ci troviamo qui ed ora, liberandoci gradualmente delle maschere che inconsapevolmente o consapevolmente indossiamo.
Il primo passo consiste quindi nel “rendere reale” la nostra vita, tramite la nuda presenza mentale, ovvero dissolvendo le idee cristallizzate che inquinano il nostro agire quotidiano. Testimoniando senza giudizio “ciò che è”, dentro e fuori di noi. A questo fine il Risvegliato ci ha trasmesso il metodo della meditazione di consapevolezza sul respiro, attraverso il quale apprendiamo a rimanere presenti a noi stessi e al divenire.
La meditazione della consapevolezza sul respiro ci insegna gradualmente a fluire con la vita, tramite il nudo esperire i fenomeni e gli eventi nella loro natura intima di transitorietà e di fitta interdipendenza. La graduale esperienza diretta dell’impermanenza e della vacuità, ovvero del sorgere, dimorare e cessare di ogni fenomeno, ci consente finalmente di Essere, e non di pensare di essere.
Su questa base di “consapevolezza espansa” s’imperniano altre due fondamentali pratiche meditative della tradizione buddhista: quella analitica e quella tantrica. La meditazione analitica si basa appunto sull’analisi di concatenazioni logiche che ci portano a generare una “comprensione” e un “sapore” della natura ultima dei fenomeni. Generato il “sapore” risultante da quell’excursus logico, dimoriamo in modalità meditativa univoca su di esso. Allora la realtà ci si rivela per ciò che è: un flusso di sorgere dipendente, privo di esistenza intrinseca.
Infine, il pinnacolo delle tecniche meditative buddhiste è il corpus dei Tantra. Tramite la meditazione tantrica ha luogo un transfer di qualità illuminate fra il Buddha sul quale scegliamo di meditare e noi stessi. Il tantra è considerato una tecnica trasformativa estremamente potente, per questo vi si giunge solo dopo aver ottenuto un’ottima familiarità con i due stili meditativi precedenti.
Combinare questi tre metodi con costanza, conduce a salti quantici di consapevolezza e a una stabile serenità. Ma prima di tutto occorre “aprire il cuore” e sviluppare la Grande Compassione!.
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