Diventare come il Sole

Diventare come il Sole

Una circolazione ininterrotta fra natura inferiore e superiore dona all’uomo il meglio delle sue facoltà. Ed è in quel momento che avviene l’unica vera e auspicabile trasformazione: quella di diventare come il Sole…

L’essere umano si distingue per la coscienza del sé, vale a dire per la possibilità che ha di riflettere, di osservare e di analizzare il suo invisibile mondo interiore che è sempre in fermento: il mondo dei suoi pensieri, dei suoi sentimenti, dei suoi desideri e della sua volontà, ma il sé di cui prende coscienza è difficile da afferrare in modo definitivo. Noi siamo in grado di estrarre e di far affiorare alla superficie della coscienza solo una minima parte delle nostre riserve di energia e d’immagini inconsce. Questo sé incosciente è, a dire il vero, la nostra natura; ogni uomo, a causa di questo carattere mutevole e incontrollabile, è votato al fallimento se non ha ancora intrapreso un serio lavoro spirituale.

Possiamo individuare due nature nell’essere umano: una inferiore e una superiore. La natura inferiore riguarda i nostri bassi istinti, le pulsioni primarie, azioni, emozioni, pensieri distruttivi; quella superiore riguarda zampilli di luce creatrice, aperture verso un mondo di armonia, ispirazioni elevate, impulsi di coraggio.

La psicosintesi ha fatto molta luce sulla nostra seconda natura, quella superiore, dando un forte impulso a tutta la psicoanalisi, la pedagogia e la comprensione dei problemi sociali. Se la conquista dell’essere umano è stata la conquista della verticalità (cioè della posizione eretta), la conquista psicologica e spirituale dell’uomo deve essere la messa a punto della sua verticalità interiore.

La la chiameremo personalità e quella superiore individualità.
La personalità, egocentrica e interessata, versatile e, quindi, poco affidabile, crudele, modifica il proprio linguaggio e la propria condotta secondo la situazione, del ruolo, del momento in cui ci troviamo. In realtà potremmo parlare di un panorama di piccole personalità ognuna con proprie caratteristiche che le contraddistinguono (sub-personalità). La parola latina “persona”, da cui deriva “personalità”, sta a indicare la maschera teatrale che rappresenta il gioco, la molteplicità, l’inganno. Tali personaggi possono svolgere un ruolo di semplici comparse nel teatrino della vita, oppure veri e propri attori, prime donne il cui unico interesse è soddisfare i propri bisogni e il proprio piacere.

Al contrario, l’individualità fa riferimento al carattere inscindibile dell’essere umano, alla sua essenza pura e semplice, a quella scintilla senza la quale egli non esisterebbe: il suo spirito. […] la personalità e l’individualità hanno la stessa struttura trina, vale a dire che si manifestano in: pensiero, sentimento e azione. A livello inferiore l’intelletto è la sede dei pensieri menzogneri, il cuore è la sede dei sentimenti di possesso e di odio, la volontà delle azioni distruttive e violente. Nella parte superiore, la ragione è la sede dei pensieri elevati, l’anima è la sede dei sentimenti di generosità, comunione, perdono, devozione, lo spirito è la sede delle azioni creatrici e liberatrici.

Libero dagli intralci della personalità, lo spirito vivifica dall’interno tutte le creature, ravvivando quel sentimento di appartenenza alla Divinità. Le due nature sono chiamate a identificarsi e a unificarsi. La potenza della natura superiore non è mai così completa come quando riesce a manifestarsi attraverso la natura inferiore, con pensieri, sentimenti e azioni che rendono concreto insospettati poteri dell’anima e dello spirito.
La linfa grezza che sale nel nostro albero inferiore alimenta gli elementi della natura superiore portando a maturazione i suoi frutti e creando nuova vita attraverso la matrice di un nuovo seme.

Una circolazione ininterrotta fra natura inferiore e superiore dona all’uomo il meglio delle sue facoltà. Ed è in quel momento che avviene l’unica vera e auspicabile TRASFORMAZIONE: quella di diventare come il Sole. Con un’intelligenza scevra da pregiudizi egli illumina con amore puro e disinteressato; egli riscalda con la forza dello spirito, vivifica e crea. Questo è il processo evolutivo cui siamo chiamati a rispondere oggi, solo così riusciremo ad accedere ai poteri della quinta dimensione.
Ogni tradizione misterica profetizza tale passaggio, che si manifesterà come un processo graduale per permettere alla nostra razza umana di creare un nuovo seme dell’evoluzione.
Come il Sole, centro del nostro sistema planetario, che è l’origine di tutta la vita sulla terra e che genera, da miliardi di anni, trasformazioni nella scala dell’evoluzione degli esseri umani sospingendoli verso un’organizzazione sempre più complessa, il Sole interiore della nostra individualità, il Sé, è dotato di un’onnipotenza creatrice e feconda nei confronti della nostra terra (interiore): la personalità.

Il tema di questo legame personalità-individualità potrà apparire inesauribile a coloro che desiderano realizzarlo. La maggioranza degli uomini vive soltanto con la metà di se stesso: la pace, l’amore, il successo e l’intelligenza che vorrebbero ottenere si ostinano a cercarli nella limitazione, nel disordine e nelle contraddizioni della personalità. Ne troveranno certamente qualche briciola, qualche pezzetto, grazie a questo legame che esiste fra la natura inferiore e quella superiore. Ma è giunto per tutti noi il tempo di risalire le alture del nostro essere, dove si manifesta con forza, pienezza e perfezione tutto ciò che desideriamo, per poterlo tradurre ed esprimere nel nostro comportamento.

Un tempo esistevano riti iniziatici di passaggio che permettevano all’uomo di accedere a realtà superiori più complete dell’essere. Tali riti sono pervenuti a noi tramite scritti Sacri e Maestri Spirituali, ma ne abbiamo perso il significato alchemico. Per noi occidentali la figura del Cristo e la sua vita diventano testimonianze di tale processo e i Vangeli potenti catalizzatori della Coscienza. Egli fu il primo a parlare dell’Era dell’Acquario dandoci il compito di realizzare il Regno dei Cieli sulla Terra.

È importante, pertanto, riappropriarci dell’aspetto iniziatico del passaggio che i Vangeli ci indicano. Ora bisogna morire per vivere, occorre morire alla personalità-prigione per vivere l’individualità-libertà. Ecco il senso profondo dell’Iniziazione.
La libertà esisterà esteriormente quando l’uomo l’avrà conquistata interiormente, avrà dominato i suoi impulsi e si sarà liberato dalla loro presa. La pace esisterà soltanto se l’uomo si sarà pacificato interiormente. L’armonia esiterà sulla terra a patto che l’uomo sia in armonia con se stesso fin nelle vibrazioni delle sue cellule fisiche. Solo allora, ovunque passerà, propagherà quest’armonia: l’armonia della Vita.

Introduzione del libro Alchimia della Nuova Era di Chiara Zappoli, Edizioni Anima.

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